Dopo 20 anni di interesse per la materia, oggi sono arrivato a comprendere che dietro al concetto di “tradizione” si cela un sottile autoinganno. L’Astrologia è una e sola. È il metodo attraverso cui lo studioso traduce il fenomeno astronomico valorizzandolo di virtù strettamente connesse all’ambiente e agli ecosistemi del suo osservatore, ovvero è il metodo attraverso cui è possibile trasformare la qualità e la quantità delle luci del cielo in proprietà naturali strettamente connesse alla natura a cui appartiene il suo osservatore, che è quella terrestre. Ciò che cambierà è il metodo attraverso cui tradurremo questo messaggio che è relazionato strettamente alla Natura dell’osservatore. Come già detto, e ne sono fermamente convinto a rigor di logica, ogni metodo astrologico che si basa su logiche astronomiche, ha una sua ragion d’essere.
Un fenomeno celeste, quindi astronomico, diventa agli occhi dell’osservatore un fenomeno con degli effetti e delle influenze nel suo vissuto personale, privato, biologico, psicologico. L’astrologia nasce con l’uomo perché da sempre l’uomo ha avuto una naturale e istintiva predisposizione ad alzare gli occhi al cielo e ad interrogarsi sul mistero dell’Universo e dell’infinito cielo che è alla fine il mistero dell’esistenza e del perché tutto esiste e si rende manifesto.
Ritengo che il termine influsso sia stato spesso frainteso. Nemmeno Tolomeo credeva troppo all’Astrologia giacché indicò nelle prime pagine del libro Tetrabiblos di badare bene a non confondere la scienza astronomica quella dell’Almagesto, con quella delle predizioni perché codesta non può giungere alla stessa certezza della prima essendo una forma di interpretazione delle qualità delle luci. L’Astrologia coesiste con l’Astronomia, se le separiamo l’intero sistema crollerebbe come è già crollato.
L’astrologia studia come l’influsso del cielo agisce, attraverso la sua virtù, nella complessa struttura umana e dei suoi ambienti ed ecosistemi. La mia natura non è un qualcosa di “autoprodotto” ma è un qualcosa di assemblato e complesso, di biologico e naturale, e in virtù della materia di cui sono composto, che è degli stessi elementi delle stelle, è indiscutibile che io (noi) siamo tutti collegati al cielo, all’universo, alla sua infinita potestà e ad esso noi ci relazioniamo in ogni nostra azione, volendolo o non volendolo.
A tal proposito per far comprendere cosa è l’influsso spesso faccio l’esempio del Sole e di come il suo calore e la sua luce determina già il nostro giorno, il nostro destarci e le nostre attività quotidiane; grazie all’influenza del Sole, la Terra ha la possibilità di produrre frutti e quindi nutrimento alle sue creature, questo non è forse un influsso celeste? Oppure pensiamo che il piatto di pasta che mangiamo tutti i giorni è autoprodotto dai vermi auto-generati o che la pasta sia il prodotto di una attività simbolica?
Oggi vorrei proporre l’esempio dell’influsso legato alla Luna. La Luna ha un influsso sulla nostra vita? Per farla semplice partirei già da un dato inquietante: senza la Luna non avremmo stagioni definite, il clima sarebbe soggetto a cambiamenti repentini, e le tempeste sarebbero all’ordine del giorno, avremmo grandi estremi di freddo e grandi estremi di caldo, anche perché i poli terrestri cambierebbero di continuo la loro posizione, in breve tempo la Terra arriverebbe ad inclinarsi fino a 90° e i poli andrebbero sull’equatore, insomma un incubo da film horror!
Gli animali ma anche le piante risentirebbero molto dell’assenza della Luna, senza luna si verificherebbe una drastica alterazione della rotazione terrestre, la Luna è una sorta di “moderatore” e freno per la rotazione terrestre, così l’assenza del nostro satellite naturale potrebbe alterare la durata del giorno e della notte a cui attualmente siamo abituati. Il fatto che la Luna permetta una certa rotazione, una certa inclinazione della terra, e un certo controllo sul clima, non è già questo un influsso?
La biologia ha ipotizzato il tipo di reazione che avrebbe il nostro corpo in assenza della Luna: molti studi ci dicono che avremmo cambiamenti sostanziali nel ciclo di veglia e sonno, una alterazione dei ritmi circadiani, la cronobiologia ritiene che la Luna sia strettamente connessa alla regolarità dei nostri ritmi biologici, alcuni studi dimostrano come le fasi lunari possano cambiare il nostro grado di veglia o di sonno, e quando siamo svegli o dormienti produciamo anche ormoni diversi, il che creerebbe un gran cambiamo nel nostro corpo e prima di tutto nelle strutture endocrine. Ciò sarebbe devastante per l’uomo. Così la scienza ritiene che l’assenza della Luna potrebbe portare all’estinzione di molte specie viventi, inclusa quella umana, forse solo gli insetti riuscirebbero ad adattarsi e alcuni animali comincerebbero a cambiare le loro strutture biologiche, tutti questi cambiamenti avrebbero inevitabilmente una azione anche sulle nostre funzioni cognitive e psicologiche, emotive, quindi anche sulle nostre scelte individuali legate agli stili e ai costumi di vita.
La Luna per via della sua posizione e della sua natura determina certe qualità della nostra vita ecosistemamica e individuale. Così il Sole. Questo è l’influsso. E l’astrologia attraverso l’astronomia e attraverso i metodi astrologici cerca di tradurre queste “funzioni” astronomiche e celesti in messaggi naturali, che possano in qualche modo essere compresi dall’uomo. Così l’astrologia non è altro che una specie di alfabeto o stargate che cerca di tradurre il fenomeno astronomico per scopi umani e per utilità strettamente umana.
Usi e costumi… altro tema che incontriamo nell’Astrologia dei nostri avi, e che oggi l’Antropologia tratta come fossero notizie assenti nelle trame del tempo. Già gli astrologi dell’antichità sapevano come il clima agisse sulle culture dei popoli, sui loro stili di vita, oggi questo è confermato dall’antropologia. I pregiudizi che oggi dilagano sull’astrologia sono causa di una colpevole approssimazione nei confronti di questo scibile, che abbiamo trasformato in una sorta di “codice marketing” a proprio uso e consumo, l’importante è colpire, fare effetto, piacere, essere seguiti, ma forse certe conoscenze devono ritornare segrete o meglio “inaccessibili” e riservate a pochi. Ben venga. L’astrologia non è stata demolita dall’illuminismo e non sarà demolita ne dalla teosofia ne dalla newage, giacché in questi tempi si evince come lo studio dell’astrologia tradizionale ritorni in voga in tempi non sospetti tra coloro che difronte all’astrologia commerciale non sono stati coinvolti nel loro animo anche perché dopo i balli e le delizie, viene comunque il contenuto che se manca renderà le cose molli e inesorabilmente destinate a implodere su sé stesse.
Nella sapienza antica noi troviamo già tutto ciò di cui abbiamo bisogno, va solo collocato correttamente al nesso storico a cui apparteniamo e nel rispetto delle esigenze dell’uomo e del suo tempo di appartenenza. E chi capisce di più… deve destarsi dal suo torpore e aiutare tutti gli altri che camminano in questo sentiero ad accedere a quel sapere, perché il sapere va seminato senza badare alle cornacchie, qualcuna mangerà dei semini ma altri riusciranno a radicare e a germogliare.