La luce è il fenomeno più importante della dottrina astrologica. Ciò è giustificato dal fatto che gli Astri, nel loro movimento, tenderanno ciclicamente a rendersi visibili: condizione relazionata alle fasi eliache ma anche al loro sorgere e tramontare cosmico. Sin dagli albori della cultura astrologica e già nelle prime previsioni astronomiche che incontriamo negli Enuma Anu Enlil presso il mondo babilonese (XVII secolo a.C.), la visibilità a occhio nudo dei fenomeni celesti è considerata fondamentale per scopi interpretativi e di lettura dei fenomeni naturali.

Se la Luna si oscura nella regione del Leone, il re morirà e i leoni saranno inferociti. Se la Luna indossa una tiara di nuvole nere, il bestiame giovane non prospererà, soffierà il vento del sud, il bestiame andrà in rovina … (Verderame, Le tavole I-VI della serie astrologica Enuma Anu Enlil). Non solo gli astri visibili ma anche i fenomeni atmosferici relazionati a quelli celesti producevano nell’osservatore predizioni astronomiche di rilievo. Importanza era data anche alla relazione tra astri erranti visibili e i luminari.

Oltre agli astri erranti visibili ovvero Mercurio Venere Marte Giove Saturno, accompagnati dai luminari Sole Luna, possono occasionalmente presentarsi altri fenomeni visibili a occhio nudo, in particolare le Comete assumono un valore di estrema importanza ai fini predittivi. Questi fenomeni sono oggi trascurati ma in antichità avevano una importanza rilevante nelle faccende dell’umanità.

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Before Comet Neowise, when these celestial visitations were seen as harbingers of doom
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