Le Pleiadi conosciute anche come Le Sette Sorelle (sigla M45 del catalogo di Charles Messier) sono un ammasso di luci stellari visibili presso la costellazione del Toro. Astrologicamente sono molto interessanti perché risultano essere vicine all’eclittica, quindi a livello astrologico sono molto significative. Le stelle sono giganti blu o bianche, l’ammasso conta numerose stelle alcune però non riusciamo a vederle a occhio nudo, è considerato un ammasso stellare piuttosto giovane, con una età stimata di circa 100 milioni di anni, e una vita prevista di altri 250 milioni di anni. In questo approfondimento, tuttavia, tratterò le Pleiadi non in senso astronomico-assoluto ma in senso astrologico, queste stelle diventano nel 2021 molto importanti per alcune realtà geografiche e politiche, specialmente per l’Italia le Pleiadi sorgeranno nel momento dell’ingresso del Sole in Bilancia che andrà a rappresentare, secondo le regole della tradizione araba della Rivoluzione del Mondo, l’immagine celeste della seconda parte dell’anno 2021.

In Particolare vi riporto alcune nozioni che ha egregiamente trattato il professor Lorenzo Verderame docente universitario e ricercatore presso la Sapienza di Roma in assiriologia e filologia e storia del mondo antico, in una sua pubblicazione dal titolo “pleiades in ancient mesopotamia”. Seguiranno poi alcune indicazioni interpretative di queste stelle.

Le Pleiadi sono ricorrenti nel mondo e nella cultura astronomica mesopotamica, il che ci dimostra che erano osservate e studiate. Le troviamo infatti spesso raffigurate in numerose sculture, come stelle sfere, sette punti, che quindi andavano a rappresentare Sette Esseri Divini. Tuttavia questo ammasso stellare pare sia stato connesso anche ad un gruppo di demoni chiamati i Sette Sebettu, che secondo un mito arcaico erano responsabili delle eclissi di luna. Partiamo quindi col considerare che in riferimento alle Pleiadi il mondo antico mesopotamico proiettava due entità spirituali, una divina e una demonica. I Sebettu ovvero i sette demoni mangiano carne e sangue umano, sono i corrispettivi dei nostri “vampiri”, sono nati dal Dio del cielo An e si allearono al Dio della peste Erra, andavano ciclicamente a disturbare la Luna a tal punto da causare la sua eclissi. Loro antagonisti sono i Sete Spiriti del Bene, potremmo dire Sette Angeli, nati da Emmescharra, che combattano appunto i sette demoni frequentemente associati proprio alle Pleiadi.

L’associazione delle Pleiadi con la guerra e la sfera della morte è avvalorata dal fatto che in Mesopotamia fossero associate frequentemente con il Dio degli Inferi Nergal Erra. Anche le culture successive a quelle mesopotamiche, associarono le Pleiadi alla natura di Marte, in un certo senso mantenendone una qualità e una virtù.  Il ricercatore assiriologo fa notare nella sua ricerca che le Pleiadi sono frequentemente associate al moto lunare, leggendo in effetti alcuni frammenti di Enuma, per quel che è stato possibile tradurre dai ricercatori, le Pleiadi sono relazionate frequentemente all’astro notturno ovvero al suo “movimento” sopra, sotto, le Pleiadi. Le relazioni dunque Pleiadi e Luna, che oggi possiamo chiamare “aspetti” sono di estrema importanza nel mondo mesopotamico: in particolare quando la Luna passa sopra le Pleiadi in specifici momenti astronomici (di rilievo o di importanza fenomenica) gli Astronomi vedevano in quell’evento una predizione di epidemie, sconfitte, morte di un gran numero di persone, guerre e insurrezioni, rivolte, animi che ribollono e si infiammano.

Nelle traduzioni delle predizioni astronomiche dei babilonesi, è stato notato che le Pleiadi sono associate a predizioni collegate a:

  • presagi collegati a sette grandi divinità che periodicamente si radunano per stabilire l’establishment del mondo ovvero la classe dirigente mondiale, una specie di élite o di potere assoluto su tutti: in tal senso le Pleiadi rappresentano il cambiamento degli ordini politici e quindi del Potere, specialmente in riferimento a grandi organizzazioni, se ci ispiriamo a queste indicazioni le Pleiadi possono coincidere con momenti in cui le grandi istituzioni mondiali sono sovvertite nei loro ordini, con nuove classi dirigenti;
  • presagi collegati a sette divinità femminili e presagi collegati a creature nate da una relazione tra il Dio delle Acque Enki e un Cadavere: in tal senso abbiamo presagi di disseminazione, espansione, di corruzione. Epidemie, pandemie, malattie, ma anche abbondanza di acqua che distrugge, tempeste, inondazioni.

Il Pianeta delle Pleiadi è dunque Marte: ovvero le Pleiadi incarnano una natura marziale, collegata però anche alle nature cicliche ed espansive della Luna. Proprio perché la Luna è l’astro più vicino a noi, e dunque astro che infonde tutte le virtù del cielo, l’associazione Pleiadi alle cose infauste e terribili è più comprensibile perché esse sono della natura di Marte, ma di una Natura relazionata anche alla capacità espansiva e trasmissiva della Luna che è un catalizzatore oltre che un esecutore.  Nelle numerose indicazioni, frammentate, degli Enuma, gli astronomi antichi davano un particolare valore agli “astri che si muovono” sulle Pleiadi, ovvero al passaggio dei pianeti sopra le pleiadi, osservato ad occhio nudo! Questi passaggi indicano sempre fenomeni bellicosi, infiammazioni nel mondo, epidemie, o eventi naturali catastrofici connessi specialmente con l’Acqua. 

Tuttavia le Pleiadi sono associate alla costellazioni del Toro e avevano dunque anche un valore dal punto di vista del calendario babilonese, associate quindi al mese di Ayary che è proprio quello che corrisponde anche da noi con il periodo in cui il Sole transita in Toro (Aprile Maggio).

Da una parte le Pleiadi sono state concepite come stelle regali e di potere, perché erano viste anche come Luci di cambiamento degli ordinamenti delle élite o delle classi dirigenti e connesse al potere; infatti spesso sono osservate all’interno di sculture, vicino alla testa di sovrani importanti. In altri casi però le Pleiadi hanno un presagio catastrofico e molto infausto. Questo è dovuto intanto al fatto che queste stelle erano associate alla natura di alcune divinità: quindi alla potenza degli spiriti buoni degli Dei, che distribuiscono il potere e l’amministrazione del mondo agli uomini giusti; e alla potenza degli spiriti cattivi, quelli prodotti anche dalla corruzione di Enki che si unisce a un cadavere in un rapporto “simil-negromantico”, da cui nascono demoni che riescono anche ad eclissare la Luna, quindi demoni che disseminano pestilenze, distruzione, guerra, catastrofi naturali dovute specialmente all’acqua e alla sua corruzione.

La stella più importante delle Pleiadi è Alcyone, perché è la più grande e la più luminosa. Le Pleiadi diventano importanti all’interno di una immagine celeste quando esse appaiono in un fenomeno astronomico-astrologico decisivo. Nel 2021 la Rivoluzione del Mondo ovvero l’ingresso del Sole in Ariete per l’Italia, è coinciso con un Ascendente Bicorporeo. Per questo motivo la seconda parte dell’anno, secondo la tradizione araba, sarà decretata dall’ingresso del Sole in Bilancia che ci racconterà quindi l’autunno e l’inverno 2021. Questo è un momento importante a livello astronomico, e quindi in questa occasione ciò coincide con le Pleiadi che sorgono sull’orizzonte dell’ingresso del Sole in Libra, sull’orizzonte di Roma capitale d’Italia. Fanno capolino, perfettamente allineate all’orizzonte, e questo è un evento astronomico molto importante in sede interpretativa perché le luci delle pleiadi sono valorizzate.

LE PLEIADI risulteranno in questo evento disposte nel sistema tropico da VENERE IN SCORPIONE (dispositore scelto per posizione siderale della stella che è al grado 5 del Toro) in casa VI quindi una Venere a disagio, per la disposizione accidentale e per il fatto che è in un suo esilio; Venere è nella Casa di Marte e Marte è in esilio. Negli aspetti INMUNDO le Pleiadi comunicano con Venere. Negli aspetti di LONGITUDINE le Pleiadi comunicano con Marte e con Saturno, con aspetti tolemaici. Ci troviamo inoltre in fase plenilunica.

 

ALCUNE CITAZIONI DI CORNELIO AGRIPPA SULLE PLEIADI

 

Seguono le Pleiadi che presiedono tra le pietre al quarzo e tra le piante all’erba diacedon all’incenso e al finocchio e inoltre hanno dominio sul mercurio.

 

Vi sono sette Pleiadi e sette pianeti, che formano i sette giorni della settimana.

 

Il numero sette ha molta efficacia non solo nelle cerimonie e nelle cose sacre, ma anche nelle cose naturali. Citiamo i sette giorni, i sette pianeti, le sette Pleiadi, le sette età del mondo, i sette cangiamenti dell’uomo, le sette arti liberali, le sette arti meccaniche e le sette arti proibite, i sette colori, i sette metalli, i setti fori nella testa umana, le sette paia di nervi, i sette colli di Roma, i suoi sette re, le sette guerre civili, i sette saggi contemporanei del profeta Geremia e i sette saggi della Grecia.

 

La terza si chiama Alchaomazon, o Athoraye, vale a dire le piovose o Pleiadi. E’ favorevole ai viaggi in mare, ai cacciatori e alle operazioni d’alchimia.

 

Sotto le Pleiadi, formavano l’immagine d’una giovanetta o d’una lampada, eccellente per rendere limpida la vista, per radunare i demoni per far soffiare i venti, per scoprire i segreti e le cose nascoste.

Le Pleiadi erano conosciute anche nel Paleolitico superiore, infatti in alcune pitture rupestri appaiono chiaramente, come nella Pittura di 17.500 anni fa presso le Grotte di Lascaux dove sul Toro dipinto, sono rappresentate le sfere di luce delle Pleiadi nel Toro Astronomico (nello stesso punto!). Coincidenza?

 

 

FONTI
Mediterranean Archaeology and Archaeometry, Vol. 16, No 4, (2016), 109-117
and PLEIADES IN ANCIENT MESOPOTAMIA by Lorenzo Verderame

 

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