Posizione della stella principale

e caratteristiche generali della mansione
secondo Ibn al-Hātim

La nona mansione lunare si chiama Al Tarf e le sue stelle sono poste nel bordo delle palpebre del leone stellato. Sono due piccole stelle. La sua immagine è quella di un uomo che pone la sua mano sui suoi due occhi. Modella questa immagine con cera nera. Riscalda un chiodo caldo e guidalo nei suoi occhi. Sospendi l’operazione al sorgere di Marte o Saturno. Incidi il nome (del reggente della mansione) insieme a quello della persona su cui vuoi rendere efficace l’azione. La sua specialità è quella di rimuovere la malattia degli occhi. Oppure incidi questa figura su piombo.

Commento: è evidente che la mansione si riferisce ad una stella vicino al Leone stellato e ai suoi occhi e che si chiama Alterf magnitudine 4.30. Ci riferiamo quindi a Lambda Leonis, la stella era conosciuta già nella tradizione araba proprio con il nome aṭ-ṭarf che significa la vista del leone.

POSIZIONE DA CONSIDERARE
Per chi preferisce considerare la stella fiduciaria 
la stella di riferimento è 4 Leo è una stella nell’area del Leone Stellato. La Luna che si approssima alla longitudine eclittica di 17° Leone 52′ è nella sua nona dimora lunare.

IMMAGINE TALISMANICA

Uso secondo il Picatrix

Chiamata ATARS. La mansione è ostile per le amicizie, le relazioni e le associazioni in genere. Per rovinare i raccolti, creare ostacoli a coloro che viaggiano e agli uomini che desiderano fare del male, per porre inimicizia e allontanare un uomo da un suo simile che gli chiede aiuto.

Per generare le cose nefaste fai in modo che la Luna sia in relazione a Marte o a Saturno o meglio ancora combusta. Per generare le cose buone evita che la Luna sia in relazione a Marte o a Saturno, evita che sia in relazione al Sole.

RIFERIMENTI VARI

  • Lettera: ṭā
  • Trasliterazione:
  • Valore numerico: 9
  • Fumigazione: resina di pino
  • Secondo Šams al-maʿārif: nadd incenso, zafferano (nadd è un incenso noto in epoca medievale composto principalmente da legno di aloe, ambra grigia, muschio boswellia, benzoino).
  • Entità reggente: ʾIsmāʿīl
  • Nome della mansione: ʾAṭ-Ṭarf 

FORMULA GENERICA

(Rivolgere lo sguardo verso la posizione della Luna relativa alla mansione in cui si sta operando.) Nel nome del Grande Dio Onnipotente che presiede i diversi mondi, per i suoi grandi nomi (recitare una serie di nomi tra i 99 nomi di Dio, quelli più appropriati rispetto al lavoro che si sta compiendo con la mansione), chiamo te (nome dell’entità reggente della mansione con cui si sta lavorando) affinché tu possa concedermi (indicare quanto si intende ottenere) poiché attraverso questi fumi io collego l’alto con il basso per mezzo di questa immagine creata. Amen!

(Ripetere diverse volte, fin tanto che lo si terrà opportuno, fumigare l’oggetto e l’incisione creata durante la recitazione della formula; l’immagine dovrà essere incisa a partire dal momento in cui la Luna occupa la mansione desiderata, nelle ore notturne ovvero quando il Sole è già tramontato e non è ancora sorto, nel momento in cui l’ora planetaria è di un benefico per una operazione buona, (che il pianeta dell’ora comunichi con la Luna) e facendo in modo per le operazioni buone che la Luna sia esente da aspetti nello zodiaco con Marte e Saturno e invece abbia qualche aspetto con Giove o Venere, scegliendo quindi un momento elettivo adeguato. Seguire inoltre le indicazioni per ogni mansione proposte da ibn al-Hatim).

FONTI PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

  • Le associazioni alle Mansioni provengono da Toufic Fahd, Huruf, e dall’opera Šams al-maʿārif riportate dalla ricerca di Daniel Martin Varisco (1951, antropologo e storico americano, accademico in storia dell’orientalismo, antropologia dell’islam, storia dell’agronomia e dell’astronomia islamiche, attualmente professore di ricerca presso l’Università del Qatar)  dal titolo “Illuminating the Lunar Mansions (manāzil al-qamar) in Šams al-maʿārif” pubblica nell’opera “Arabica” ed edita da BRILL. Unitamente all’opera di Kristen Lippincott e David Pingree: ho acquistato la ricerca pubblicata in Journal of the Warburg and Courtauld Institute Volume 50 (1987) pp. 57-81 (28 pagine totali), con titolo “Ibn al-Hātim on the Talismans of the Lunar Mansions”.
  • Consultato la versione in italiano del PICATRIX edito dalla casa editrice MIMESIS.
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