Posizione della stella principale

e caratteristiche generali della mansione
secondo Ibn al-Hātim

La diciannovesima mansione è la coda dello Scorpione Al-Shiwwal (in altri testi Al Shaula). Sono due stelle e un’altra splendente sotto la quale sono altre tre. La sua immagine è quella di due donne una delle quali ha posto la mano sulla sua vulva l’altra immagine è distesa su di un fiume d’acqua. Crea questa immagine con cera bianca o incidila su piombo. Fumigala con storace liquido e avvolgila in un panno di cotone. Appendila o posizionala sulla vagina della paziente. Prega nel nome del suo signore. La sua specialità è quella di far defluire il sangue delle donne.

Commento: ovviamente ci riferiamo alla stella Shaula, quando la Luna è ai suoi pressi ci troviamo nella diciannovesima mansione. Pare che in questa dimora si facciano lavori specifici per la sanità dell’utero della donna.

POSIZIONE DA CONSIDERARE
Per chi preferisce considerare la stella fiduciaria 
la stella di riferimento è 35 Sco è una stella nell’area dello Scorpione Stellato. La Luna che si approssima alla longitudine eclittica di 24° Sagittario 35′ è nella sua diciannovesima dimora lunare.

IMMAGINE TALISMANICA

Uso secondo il Picatrix

Chiamata EXAULA. Per assediare le città, per conquistare e impossessarsi del bottino e avere tutto ciò che da essi desideri, per mandare in rovina le ricchezze di chi vuoi, per scacciare gli uomini da un luogo, per migliorare la condizione di chi viaggia per borghi e strade, per far crescere le messi, per far fuggire i prigionieri, per distruggere e affondare le navi, per dividere e disperdere i denari dei soci, per far morire i prigionieri in carcere.

Per generare le cose nefaste fai in modo che la Luna sia in relazione a Marte o a Saturno o meglio ancora combusta. Per generare le cose buone evita che la Luna sia in relazione a Marte o a Saturno, evita che sia in relazione al Sole.

RIFERIMENTI VARI

  • Lettera: qāf
  • Trasliterazione: q
  • Valore numerico: 100
  • Fumigazione: storace liquido
  • Secondo Šams al-maʿārif: buccia di melograno e mastice
  • Entità reggente: Aṭrāʾīl* e ʿUṭrāʾīl*
  • Nome della mansione: ʾAsh-Shawlah

FORMULA GENERICA

(Rivolgere lo sguardo verso la posizione della Luna relativa alla mansione in cui si sta operando.) Nel nome del Grande Dio Onnipotente che presiede i diversi mondi, per i suoi grandi nomi (recitare una serie di nomi tra i 99 nomi di Dio, quelli più appropriati rispetto al lavoro che si sta compiendo con la mansione), chiamo te (nome dell’entità reggente della mansione con cui si sta lavorando) affinché tu possa concedermi (indicare quanto si intende ottenere) poiché attraverso questi fumi io collego l’alto con il basso per mezzo di questa immagine creata. Amen!

(Ripetere diverse volte, fin tanto che lo si terrà opportuno, fumigare l’oggetto e l’incisione creata durante la recitazione della formula; l’immagine dovrà essere incisa a partire dal momento in cui la Luna occupa la mansione desiderata, nelle ore notturne ovvero quando il Sole è già tramontato e non è ancora sorto, nel momento in cui l’ora planetaria è di un benefico per una operazione buona, (che il pianeta dell’ora comunichi con la Luna) e facendo in modo per le operazioni buone che la Luna sia esente da aspetti nello zodiaco con Marte e Saturno e invece abbia qualche aspetto con Giove o Venere, scegliendo quindi un momento elettivo adeguato. Seguire inoltre le indicazioni per ogni mansione proposte da ibn al-Hatim).

FONTI PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

  • Le associazioni alle Mansioni provengono da Toufic Fahd, Huruf, e dall’opera Šams al-maʿārif riportate dalla ricerca di Daniel Martin Varisco (1951, antropologo e storico americano, accademico in storia dell’orientalismo, antropologia dell’islam, storia dell’agronomia e dell’astronomia islamiche, attualmente professore di ricerca presso l’Università del Qatar)  dal titolo “Illuminating the Lunar Mansions (manāzil al-qamar) in Šams al-maʿārif” pubblica nell’opera “Arabica” ed edita da BRILL. Unitamente all’opera di Kristen Lippincott e David Pingree: ho acquistato la ricerca pubblicata in Journal of the Warburg and Courtauld Institute Volume 50 (1987) pp. 57-81 (28 pagine totali), con titolo “Ibn al-Hātim on the Talismans of the Lunar Mansions”.
  • Consultato la versione in italiano del PICATRIX edito dalla casa editrice MIMESIS.
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