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Segno zodiacale: solare contro ascendente!

La prassi comune vuole che tendiamo ad identificarci con il nostro segno zodiacale. In genere quando diciamo di che segno siamo, indichiamo il segno occupato dal Sole nel momento della nostra nascita. Nella letteratura astrologica gli autori antichi tendevano invece a dare rilievo al segno dell’Ascendente, come informazione iniziale che oggi potremmo chiamare “tipizzazione” zodiacale. Cerchiamo di capire questa questione e come nasce l’idea di una identificazione del segno solare.

Chi siamo secondo l’Astrologia?

Intanto, è necessario premettere che se desideriamo analizzare il nostro essere con i metodi dell’astrologia non è sufficiente guardare il segno del Sole, o il segno dell’Ascendente. Questi possono solo identificare qualità generali del momento della nostra nascita. Tuttavia, per comprendere le inclinazioni per esempio psicologiche (chiamate inclinazioni dell’animo e della mente), le qualità lavorative e delle attività in genere (chiamate inclinazioni delle opere), il modo che abbiamo di amare (chiamato inclinazioni sessuali), i rapporti che abbiamo con l’eredità genealogica, con la questione de figli, il modo attraverso cui operiamo nelle diverse questioni della vita, è necessario appellarci a dei metodi astrologici che elaborano la nostra carta di nascita osservando più punti insieme, ed eseguendo una serie di calcoli complessi. Quindi, l’identificazione attraverso il segno solare o il segno dell’ascendente, o il segno lunare, è una procedura generale e semplificata, che permette al massimo una descrizione didascalica della nostra identità astrale.

Quando nasce l’identificazione attraverso il segno solare?

Non vi è traccia nella letteratura antica partendo da Tolomeo (II secolo d.C.) arrivando se vogliamo fino all’ultimo (secondo me) astrologo della tradizione degno di nota ovvero William Lilly (XVII secolo). Il Sole non è mai usato per identificare in senso generale un individuo. L’idea di usare il segno solare per tipizzare la nascita di una persona nasce tra 1800 e 1900 (praticamente tra XVIII e XIX secolo e si fa poi radicata nel XX secolo) per una serie di progetti rientrati nella “grande confutazione teosofica” che ha inquinato il sapere e le conoscenze con rivisitazioni moderne. Tuttavia non possiamo liquidare questo tipo di attribuzione con superficialità e dobbiamo comprendere la logica che vi è dietro tale attribuzione. L’Astrologia in particolare nel XIX secolo è stata rielaborata o revisionata con una forte influenza delle nuove dottrine che stavano nascendo in quel periodo, in particolare la psicologia del profondo è stata utilizzata dai praticanti dell’astrologia come metro di valutazione dell’astrologia. Va detto che in questo periodo la conoscenza antica dell’astrologia non era ancora del tutto emersa, oppure circolavano per lo più manuali e testi di difficile comprensione e traduzione. Questo ha permesso una trasposizione della psicologia del profondo verso il metodo astrologico. Ovvero è la psicologia e l’approccio teosofico ad avere proposto un nuovo modello di astrologia, tuttavia questo è stato dovuto alla non-conoscenza di tale dottrina nel suo antico sapere. Il ragionamento da cui si è partito è il “simbolo”: l’astrologia è stata in questi periodo storici vista non come metodo di lettura di un fenomeno celeste e naturale e della sua capacità apotelesmatica negli individui o nel collettivo (ovvero capacità di influenzare e inclinare) ma piuttosto il fenomeno celeste è stato visto come “proiezione umana” di un insieme di simboli importanti per la vita. Un po’ come un tifoso proietta il suo ardore e il suo amore nei confronti della bandiera della sua squadra preferita, verso i linguaggi astrologici sono stati proiettate le convinzioni personali. Da questo tipo di osservazione né deriva la Babele che ancora oggi è strisciante: ecco che non c’è più una considerazione polare nei fenomeni celesti (maschile e femminile) non c’è più contemplazione della natura e ricerca naturale delle analogie tra alto e baso, ecco che per alcuni la Luna è maschile per altri femminile, per altri il Sole identifica una certa cosa per altri una totalmente opposta, ecco che i nomi dei pianeti sono stati elaborati come “etimologie” o “divinità” quindi i significati dei pianeti e dei luminari derivano da “simboli” e non più da certi loro comportamenti nella grande Sfera Celeste vera matrice in cui si compie il miracolo dell’esistenza e della creazione. L’astrologia in questi tempi ha portato l’osservatore ad escludere la natura dal suo metodo e a vedere in essa solo una “proiezione ego-inclinata” dove è l’io, l’ego personale a decidere i significati secondo sensazioni personali e convincimenti soggettivi derivanti da cultura personale e influenze personali. Insomma, un grande caos. Il Sole è stato visto come simbolo della vita, come luogo dell’ego, poiché è l’astro più luminoso indentifica il nostro io, la nostra volontà di essere ed esistere, da questo tipo di ragionamento si è arrivati a vedere il segno zodiacale (solare) come segno di tipizzazione dell’io. Se rispettiamo i metodi dell’astrologia moderna (ad influenza teosofica e della psicologia del profondo) tale attribuzione ne rispetta il suo paradigma ma dovremmo però dire, per onestà intellettuale, che questo tipo di attribuzione parte dal XIX secolo, e non riguarda la dottrina astrologia precedente rappresentata da millenni di letteratura e di esperienze.

Nella letteratura astrologica antica perché si utilizzava il segno dell’Ascendente?

L’Ascendente, ma non solo, è rintracciabile in tutta la letteratura astrologica come punto di identificazione dell’essere. Ovviamente le descrizioni che provengono dall’antichità sono didascaliche e generiche e non erano assolutamente utilizzate poi in sede pratica. Ovvero quando un astrologo antico doveva studiare le inclinazioni di una persona, non riportava il significato generale dell’ascendente ma partiva solitamente nell’indicare il temperamento e il signore della genitura (quindi utilizzava dei metodi e delle elaborazioni per ricavarne le prime qualità inclinanti). Tuttavia molti autori antichi (come Firmico Materno e tanti altri) identificano e offrono delle descrizioni generali su “Chi nasce al sorgere di…” che significa “Chi ha come segno dell’ascendente… Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone e via dicendo” riportando poi indicazioni generali sull’Essere. L’Ascendente è visto come “punto” di una natività in cui sorge una parte di eclittica, ovvero sorge un grado dello zodiaco. Poiché nel metodo astrologico sono i fenomeni astronomici a indicare le qualità di una nascita, il segno ascendente identifica ciò che “sorgeva” nel momento della nascita, quel segno può darci qualche indicazioni sul nostro essere. In particolare poi l’Ascendente è stato da sempre utilizzato come indicatore delle qualità del corpo ovvero le sue caratteristiche, ne consegue che l’Ascendente può indicarci le nature del nostro corpo e darci prime indicazioni qualitative. L’argomento è sviluppato da molti autori ma in particolare Firmico (autore del IV secolo) prova a darci una spiegazione andando anche oltre il mero-Ascendente. Ci dice che i quattro angoli della nascita hanno virtù apotelesmatica ovvero non solo i pianeti causano apotélesma nell’essere ma anche i 4 angoli e i loro relativi gradi zodiacali plasmano una serie di nature (virtù apotelesmatica significa virtù naturale che plasma qualità specifiche nell’individuo). L’Ascendente identifica le qualità o nature del corpo perché il grado zodiacale qui posto è un segno che “sorge” e quindi diventa importante perché le sue nature che “sorgono” sorgeranno anche in noi. Firmico tuttavia va ben oltre e non si limita a dare indicazioni sulla natura dell’Ascendente, ma identifica anche gli altri segni angolari. L’autore identifica anche gli altri segni angolari quindi il segno che culmina (al medio cielo e  al fondo cielo) e il segno che tramonta (al discendente) elencando una serie di significati. Anche questi segni sono dotati di virtù apotelesmatica e andranno a indicare altre nature proprie.

Questa trattazione ci fa comprendere quanto – anche nelle versioni semplificate – il segno zodiacale fosse importante in sede inclinante, ma non in riferimento alla posizione del Sole piuttosto in riferimento a quei segni che posizionati negli “angoli” della sfera locale di nascita vanno a indicare certe nature generali che in parte possiamo poi rintracciare nel nativo. Prima di Firmico, Tolomeo non propone tuttavia alcuna semplificazione al riguardo, non indica le caratteristiche dei segni angolari, tantomeno quelli del Sole, possiamo quindi dire che è dal IV secolo d.C. che ha inizio questo genere di semplificazione dove il maggior riferimento è Firmico Materno che sistematizza i 12 segni zodiacali connotandoli di nature apotelesmatiche in riferimento ai segni posti nei quattro angoli della natività.

Significati dei 12 Segni posti nei 4 Angoli della Nascita, secondo Firmico Materno IV secolo

ARIETE

Virtù apotelesmatica quando segno dell’Ascendente

Indica molti mali nella prima gioventù, nega fratelli o ne risparmia uno solo fra molti e debilita il nativo per l’asprezza di un qualche male. La sua reputazione è sempre accompagnata da avversione. Le sostanze paterne non perdurano nel medesimo stato, ora dilapidate son disperse, ora dissipate sono nuovamente riacquistate. Egli darà ad alcuni l’impressione, a causa della sua grande generosità, di essere solidamente installato, ma ad altri la sua costante generosità sarà sgradita. Renderà i suoi favori ad ingrati e mai sarà equamente ricompensato. Avrà un carattere instabile e sarà sempre afflitto da vari dolori al capo.

Virtù apotelesmatica quando segno del Discendente

Trarrà i suoi guadagni da luoghi acquatici o umidi, sarà preoccupato da qualche timore e incorrerà un qualche pericolo di vita in luoghi deserti, scosso e agitato da una gran copia di pericoli, avrà viaggi frequenti e lunghi e certo un’infermità nascosta e la sua massima prosperità giungerà nella vecchiaia, sua moglie sarà soggetta ad attacchi di follia.

Virtù apotelesmatica quando segno del Medio Cielo

Chi nasce frequenterà uomini potenti e i suoi mezzi di vita gli saranno assicurati da ricchezze altrui, i suoi desideri si rivolgeranno a cose oneste, il suo patrimonio sarà continuamente soggetto a variare e quante volte lo perderà altrettante lo ricostituirà.

Virtù apotelesmatica quando segno del Fondo Cielo

Molto andrà vagando ed avrà pace solo dopo aver provato disagi e la sua vita cangerà per la multiformità delle sue azioni, godrà di condizioni di alta dignità, ora abbattuto sarà a livello più basso, tale disproporzione gli verrà a causa delle amicizie con i potenti, seppellirà la moglie e il primo figlio o per certo un suo figlio soffrirà di gravi infermità.

GLI ALTRI SEGNI

Puoi leggere gli altri segni consultando il relativo PDF nella sezione di Academia.edu LINK

 

 

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Significato dell’Ascendente e dei Pianeti nei cinque Confini o Termini, secondo Matheseos Libri VIII (Firmico Materno)

Segue una breve traduzione su ciò che Firmico indica relativamente alla natura del confine o termine dell’Ascendente. Il confine o termine è una dignità essenziale che corrisponde ad una divisione del segno zodiacale in cinque parti, di diversa ampiezza e gradi. Ogni confine è rappresentato da un pianeta tra i cinque erranti ovvero Saturno Giove Marte Venere Mercurio. Firmico indica anche alcuni giudizi sui sette pianeti all’interno dei cinque confini.

Ho descritto in generale ciò che indicano gli angoli. Ora spiegherò nel dettaglio il significato dell’Ascendente situato nei termini (o confini) dei pianeti. Dovresti annotare con attenzione quanto sarà detto, e imprimerlo nella tua memoria. Altrimenti non sarai capace di interpretare i destini degli uomini.

TERMINE DI SATURNO

Se l’Ascendente si trova nei termini di Saturno, ciò renderà i nativi pigri, lenti, con pensieri nascosti in un profondo silenzio, saranno inclini alla malvagità e malevoli, estranei da ogni grazia e fascino, i loro piani tarderanno ad essere compiuti, la loro ostilità sarà rivolta contro tutti e la rabbia sarà prolungata. (…)

Saturno nei termini di Saturno, inclinerà a rinnegare i fratelli o li abbatterà affinché non ci siano eredi.

Se Giove è nei termini di Saturno renderà i nativi severi, avari e impuri.

Marte nei termini di Saturno renderà i nativi crudeli, criminali e mossi da malizia.

Il Sole nei termini di Saturno renderà moderati nel carattere, ma capaci ad ogni male velenoso, molti dei loro progetti rimarranno incompiuti.

Venere nei termini di Saturno inclinerà in amori ripugnanti e farà desiderare cose impure.

Mercurio nei termini di Saturno inclinerà crisi miserevoli spesso causate da crimini che portano in carcere.

La Luna piena o crescente nei termini di Saturno rende i nativi vuoti nella mente e nel corpo. Ma se calante, sporcherà tutto il corpo di umori maligni, causerà idropisia, renderà il nativo deforme, pallido o pazzo.

TERMINE DI GIOVE
L’Ascendente nei termini o confini di Giove indica virtù e saggezza.

Giove nei termini di Giove, renderà grandi nello spirito, ma feroci.

Saturno o Marte nei termini di Giove in un tema diurno, inclinerà il nativo al tradimento e non manterranno mai le loro promesse, fingeranno di avere saggezza o si crederanno saggi, occuperanno posti di basso rango…

Venere nei termini di Giove caratterizzerà ogni tipo di buona azione, ma il matrimonio non andrà a buon fine, saranno benevoli e raccoglieranno continuamente i frutti delle loro buone azioni, indicherà prosperità.

Mercurio nei termini di Giove farà uomini di buon carattere, estranei a ogni malizia, con una intelligenza chiara, profondi nel pensiero.

La Luna in questi termini indica ogni tipo di buona fortuna, specialmente una buona salute fisica che prevarrà sull’afflizione e sulla malattia.

Il Sole nei termini di Giove indica la stessa cosa della Luna.

TERMINI DI MARTE

Coloro che hanno l’Ascendente nei termini di Marte saranno contrassegnati da una mente acuta.

Saturno nei termini di Marte rende similmente acuti, ma inclina a frequenti reazioni furiose.

Marte nei termini di Marte di giorno spinge alla depravata avidità, e a ogni sorta di delitto, avventatezza, il nativo sarà coinvolto da continue disgrazie e costretti a faticare per vivere, ma in un tema notturno saranno coraggiosi ma crudeli, avidi e irregolari e inclini ad appropriarsi della proprietà altrui.

Il Sole nei termini di Marte fa le persone scaltre che tendono trappole.

Venere nei termini di Marte indica passioni e adulteri, saranno preoccupati del loro aspetto, saranno affascinanti e trarranno profitto dalle amicizie maschili.

Mercurio nei termini di Marte fa gli assassini e gli aggressivi, saranno intelligenti ma dediti alla licenziosità sessuale e all’ubriachezza, saranno generosi, spendaccioni, non mostreranno buon senso, avranno relazioni amorose illecite.

La Luna nei termini di Marte genera uomini che spiano i loro nemici in vari modi, ma che sono anche scoperti dai loro stessi nemici, sono appesantiti dalla fatica e subiscono ferite da ferro o fuoco. Ma la Luna piena in un tema diurno nei termini di Marte renderà forti nel corpo, la Luna calante di notte nei termini di Marte renderà forti e robusti nel corpo, ma costantemente in viaggio (o in movimento), per loro è sempre indicata una morte violenta.

TERMINI DI VENERE

Coloro che hanno l’Ascendente nei termini di Venere saranno musicisti o amanti della musica. Saranno gentili, benevoli, misericordiosi, desiderosi di aiutare tutti gli uomini. In un tema diurno ricopriranno alte cariche, saranno amici di persone potenti o prospere, avranno discendenti prosperi.

Coloro che hanno Saturno nei termini di Venere in un tema diurno odieranno le donne e il matrimonio. Se si tratta di un tema notturno, saranno impuri, non in grado di avere rapporti sessuali normali, saranno intrappolati in mostruosi vizi innaturali. Saranno nei guai a causa della natura mutevole dei loro piani e saranno odiati da tutte le persone rispettabili.

Giove nei termini di Venere rende gentili, sensuali, amanti del lusso, mai crudeli in alcun modo, moderati in tutte le loro attività, saranno artigiani famosi o ricopriranno posizioni elevate nei tempi.

Marte nei termini di Venere in un tema diurno indica sommosse, una vita turbata da rivoluzioni e disordini e pericoli a causa delle donne, saranno musicisti, organisti, poeti, scultori, artigiani di arti sottili, avranno un qualche talento. Marte nei termini di Venere in un tema notturno indica il matrimonio con una persona di alto lignaggio che porterà con sé enormi ricchezze, ma il nativo sarà tormentato da dolorose ansie, il matrimonio sarà litigioso.

Il Sole nei termini di Venere indica profitto, risulteranno inclinati in tutte le occupazioni e le amicizie avranno a che fare con persone potenti.

Mercurio nei termini di Venere renderà lussuriosi, intelligenti, di buon carattere, saranno piacevoli, amabili e dotti, astronomi, grammatici, poeti divini i cui canti hanno grazia e fascino, oratori dotati, i loro discorsi o poesie saranno lodati dai posteri.

La Luna nei termini di Venere farà gli artigiani di ottimo gusto e gli scultori popolari, questo specialmente in una nascita diurna. Ma in una carta notturna, indicherà occupazioni intorno all’acqua, come la pesca, oppure attività lontane dalla società umana. I nativi saranno gelosi, ma per il resto benevoli, e faranno tutto con moderazione equilibrata.

TERMINI DI MERCURIO

Coloro che avranno l’Ascendente nei termini o confini di Mercurio saranno letterati, dotti, retti nel giudizio, adempiranno fedelmente i compiti loro affidati, saranno nominati custodi o governatori di stati, amministratori responsabili o governatori del tesoro.

Se Mercurio si trova nei termini di Mercurio (specialmente quando in ascendente) creerà astronomi, astrologi, aruspici che predicono il futuro, saranno famosi e conosciuti in ogni modo.

Saturno nei termini di Mercurio renderà i nativi amareggiati, infelici, silenziosi, moderati nel parlare, custodi dei segreti, lavoreranno sodo, faranno progressi lentamente e avranno una cattiva reputazione tra la gente, perché saranno avvelenatori, ardenti di rabbia continua, useranno ogni sorta di veleno… saranno abituati a predire il futuro attraverso i sogni, ma tenderanno ad essere avventati nel dare consigli, gli affari degli uomini dipenderanno dalla loro intercessione.

Giove nei termini di Mercurio renderà medici o persone abili nella legge, saranno amministratori o notai famosi e rispettabili, saranno popolari, ma spesso coinvolti in adulteri.

Marte nei termini di Mercurio renderà i nativi forti, ma anche spudorati, saranno infiammati di rabbia, sputeranno malvagità, saranno malevoli, costantemente in lotta contro gli altri, crudeli, avventati, inclini a saziarsi di vizi, volubili, facilmente persuasi a cambiare idea, imbroglioni, assassini, dediti a ogni tipo di crimine. Ma in un tema notturno tutto questo sarà alleviato e saranno noti e popolari nello stato.

Il Sole nei termini di Mercurio renderà i nativi famosi e nobili, noti per aver adempiuto e ricoperto molte posizioni e azioni (specialmente se in ascendente). E se Mercurio stesso è congiunto al Sole nei termini di Mercurio renderà pieni di saggezza incorrotta e se alla congiunzione (del Sole e di Mercurio) vi è anche Venere nello stesso termine di Mercurio, renderà i nativi grandi, fortunati, attraenti.

Venere nei termini di Mercurio indica la stessa cosa di Mercurio nei suoi termini, inclinerà felicità, erudizione, eleganza, amanti della musica, con dono dell’oratoria, saranno in grado di persuadere la moltitudine a ciò che desiderano.

Ma se la Luna è nei termini di Mercurio saranno allora poeti famosi, tutti questi ottengono fortuna specialmente se in Ascendente (per esempio Ascendente nei termini di Mercurio con Luna congiunta nello stesso termine, e quindi Luna in Ascendente congiunta al suo grado), e se la nascita è diurna produrrà artigiani con abilità eccezionali, in un tema notturna indicherà facilità in tutte le arti, i nativi saranno intelligenti, competenti, scelti per ogni occupazione (duttili e capaci in tutto), non mostreranno pubblicamente i loro sentimenti e disprezzeranno ogni manifestazione esteriore di dolore o sofferenza.

FONTE MATHESEOS LIBRI VIII FIRMICUS MATERNUS

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Identificarsi in un segno o in un pianeta? Cambiare il paradigma segno-centrico.

Siamo abituati da ormai molti secoli ad identificarci attraverso i segni zodiacali. In occidente è costume vedersi rappresentati da un segno zodiacale, solitamente quello indicato dal giorno di nascita che corrisponde alla posizione del Sole in uno dei dodici segni zodiacali. Così se sei nato il 4 maggio ti identifichi nel Toro. Se sei nato il 10 ottobre nel segno Bilancia. Se sei nato i primi giorni di febbraio in quello dell’Acquario, e via dicendo. Nessuno vieta di compiere tale attribuzione, che comunque intende identificare il Segno Stagionale in cui siamo nati, ovvero attribuirsi il Segno del giorno di Nascita razionalmente significa identificare “la qualità stagionale” in cui siamo nati. Così se sei nato il 4 maggio e dici “sono nato sotto il segno del Toro” stai praticamente indicando attraverso la rievocazione di una serie di simbologie celesti che sei nato nella stagione primaverile, esattamente nel cuore della primavera, questo è valido se sei nato nell’emisfero boreale (se sei nato nell’emisfero opposto, semplicemente devi invertire i segni perché l’Astrologia funziona su criteri stagionali).

IDENTIFICARSI CON UN PIANETA
Tuttavia, la letteratura che ruota intorno alla dottrina astrologica da oltre 2 mila anni ci tramanda il fatto che i “segni” sono realtà immateriali e quindi rievocative di qualche “memoria solare” ma ciò che ha materia e forza corpuscolare sono solo i pianeti ed essi sono stati descritti proprio come “persone, come inclinazioni, come stati d’animo, come propensioni, come attitudini, come espressioni reali”. Il segno rievoca certi temperamenti, ma è il Pianeta che materializza con tangibilità e concretezza un certo grado di realtà.

Non sorprende così notare che molte descrizioni che possiamo ritrovare nella letteratura astrologica associano i caratteri peculiari di certe persone alla “natura di qualche pianeta”. Così abbiamo quello saturnino, quello marziale, quello gioviale, quello mercuriale, quello solare o lunare, quello venusiano. In particolare in alcuni Almanacchi e raccolte antiche di analisi astrologiche, si nota che la persona viene “descritta” con la similitudine planetaria, solitamente si tratta di un pianeta in ascendente, oppure di un pianeta che comunica con l’ascendente, oppure di un pianeta che governa in qualche modo l’ascendente.

IL RUOLO DELL’ASCENDENTE NELLA RICERCA DEL PIANETA INDIVIDUALE
Le tecniche per identificare un “pianeta dominante” in una genitura sono molte. Tutte queste tecniche si basano comunque sullo stesso criterio: stabilire quale pianeta ha più forza accidentale, essenziale, e quindi quale pianeta è dominante nella nascita, ciò può essere determinabile con una serie di computi, di osservazioni, di criteri, e badate bene non c’è un “metodo” più giusto di un altro, perché ogni metodo ha suoi criteri e sue regole.

Possiamo calcolarlo con i criteri della tradizione araba, per esempio, attraverso la determinazione del Signore della Genitura (vedi ibn Ezra); ma possiamo anche evidenziarlo con una determinazione temperamentale, e quindi valutare il pianeta che governa il temperamento prevalente, o ancora possiamo determinare individuando il Significatore Accidentale delle Inclinazioni dell’Animo. Insomma le possibilità sono molte.

Cardano ma anche altri autori precedenti e successivi la fanno un po’ semplice… a me pare che oggi è negli astrologi del 2021 l’idea che in antichità fossero così FISCALI E PRECISI, anzi spesso ci trovano certe incorrettezze in celebri astrologi antichi che fanno sorridere parecchio… calcoli approssimativi, o interpretazioni generaliste, ma questa è un’altra storia. Dicevo il Cardano in molte natività che tratta osserva il pianeta che fa aspetto all’ascendente, che non necessariamente è il signore della genitura o il signore del temperamento o il signore dell’inclinazione dell’animo, perché queste determinazioni non sono “computerizzate” ma erano determinate con una osservazione generale dell’immagine di nascita e tenendo conto di una serie di variabili.

CARDANO saggiamente evidenzia come un pianeta relazionato all’Ascendente porterà nel nativo “certe sue qualità”. Quindi intenderà imprimere su di esso le proprie nature. Se quindi abbiamo un Saturno in ascendente o Saturno che governa l’ascendente, e in aspetto all’ascendente, noi incarneremo ed esprimeremo alcune nature tipiche di saturno, benefiche quanto malefiche, e quindi la nostra nascita in un certo senso incarnerà il ruolo di Saturno.

COME POSSIAMO DETERMINARLO IN AUTONOMIA?
Come detto le tecniche possono essere molte, e serve sicuramente una certa competenza e occhio astrologico per fare i computi del Signore della Genitura, o del Signore del Temperamento, o nella identificazione di certi Significatori Naturali / Accidentali. Per cui qui vi propongo un metodo molto semplice, accessibile a tutti, basato sull’osservazione specifica dell’Ascendente, del suo governatore, o del pianeta ad esso relazionato, nonché alla natura del decano.

Partiamo con il considerare certe dignità essenziali, che seguono in questa tabella.

Considereremo solamente le dignità essenziali a cui daremo una serie di punteggi: Domicilio (5) Esaltazione (4) Triplicità (3) Confine egizio (2) Decano (1). Conferiremo poi 5 punti ai pianeti in Aspetto “applicativo” al Grado Ascendente (aspetto tolemaico di sestile, quadrato, trigono e opposizione). Conferiamo 5 punti al pianeta in Ascendente ma non congiunto al grado ascendente. Conferiamo 7 punti all’astro congiunto al grado ascendente (entro 4 gradi applicativi o separativi, rispetto al grado ascendente). Questi punteggi con estrema semplicità ci daranno un “orientamento”, quindi servono esclusivamente ad avere una traccia iniziale.

Facciamo un esempio pratico con la nascita di Lady Diana.

 

L’Ascendente di Diana è al grado 18 del Sagittario.
Governatore per domicilio GIOVE (+5).
Governatore per esaltazione NP.
Governatore per triplicità SOLE (+3) GIOVE (+3) (SATURNO +3)
Aspetto applicativo all’Ascendente NP.
Pianeti in Casa Uno SATURNO (+5).
Pianeti congiunti al grado Ascendente NP.
Decano Luna (+1)
Confine Mercurio (+2)

Risultato finale: GIOVE +8 | SATURNO +8

Il pianeta che emerge in questo calcolo è SATURNO e GIOVE. Diana è una “emanazione” di Saturno+Giove che ha un certo peso nella sua nascita. Intanto notiamo che Saturno è un pianeta posto in ascendente, Saturno è copartecipante della triplicità ignea, e l’Ascendente è in segno igneo. Aggiungiamoci che la nascita di Diana è caratterizzata da una “congiunzione” Giove-Saturno che ha un certo peso… anche retrogradi. Venere Saturno governano la decima casa, quindi Saturno ha anche diritto sull’angolo del mediocielo. Non ci sono aspetti che sostengono l’Ascendente da parte dei benefici. Anzi vi è un antiparallelo Sole-Ascendente che invece ostacola la vita o la capacità di viverla pienamente.

SATURNO potrebbe rappresentare la natura di Diana dunque. Ogni pianeta ha una serie di “significati naturali” e di inclinazioni, costumi, condizioni di vita, attività. Personalmente uso le indicazioni di Albiruni.

Per esempio Albiruni su Saturno dice:
INCLINAZIONI E COSTUMI – pauroso, timido, ansioso, sospettoso, avaro, malevolo, tetro, superbo, melancolico, sincero, austero, fidato, riluttante a pensar bene, assorbito nei suoi affari, discordia, ignoranza ma anche intelligenza.
CONDIZIONI DI VITA – esilio, povertà, oppure ricchezza acquisita con il proprio o altrui inganno, fallimento negli affari, veemenza, ricerca della solitudine, render schiavi qualcuno o esser schiavi di qualcuno, frode, pianti, gemiti, lamenti.

Non dimentichiamo che Lady Diana è stata da tutti ribattezzata come la PRINCIPESSA TRISTE e tutta la sua vita ha sfumature intensamente melanconiche. Tuttavia notiamo che Saturno nella nascita di Diana è in-setta, ovvero è un pianeta diurno all’interno di una nascita diurna, dunque dobbiamo valorizzare i lati più costruttivi e positivi di Saturno. Inoltre dobbiamo anche considerare le sfumature derivanti dagli aspetti con gli altri pianeti, vediamo che Venere comunica con un aspetto di trigono a Saturno, Venere è in domicilio, Saturno anche. Un trigono molto potente!

Dunque, alla luce di queste considerazioni potremmo dire che:

  • Lady Diana è stata una personalità che ha in alcuni suoi lati esistenziali espresso la natura di Saturno, tristezza dunque, melanconia, senso di solitudine
  • Tuttavia Saturno è in setta e favorisce un certo grado di austerità intellettiva o di eleganza intellettuale
  • Inoltre vi sono sfumature venusiane poiché Saturno riceve un Trigono applicativo a Venere e questo propende nel immettere nella natura saturnina anche sfumature legate a venere quindi austerità nell’immagine ma grande eleganza
  • Gli aspetti della vita di Lady Diana potrebbero essere per la maggior parte “saturnini”. Di lei non vi è dubbio che emerga una natura cosmopolita più tipica di Giove (che comunque partecipa a tale computo), ma sappiamo anche che tutte le sue attività pubbliche sono state sempre rappresentate dal rigore, dall’umiltà, anzi specialmente nell’ultimo decennio della sua vita provava un senso di estremo fastidio nell’ingerenza del gossip, e aspirava ad una vita isolata, lontana dai riflettori, per dedicarsi completamente alla vita fuori dalla famiglia reale, e questo ricalca molto la natura di saturno.
  • Per quanto riguarda l’aspetto Venere-Saturno di trigono, Doroteo indica che favorisce una buona condizione di vita (come tenore di vita) ma tuttavia indica anche che il nativo subirà delle disgrazie improvvise causate da persone “inferiori” che potrebbe indicarci proprio “sottoposti”, Diana è morta in un incidente, guidava l’autista e il tragitto era affidato alle loro guardie del corpo, quindi dei sottoposti che hanno probabilmente gestito male la faccenda.
  • Altri autori indicano che è una figura propizia perché genera persone eleganti.
  • Doroteo e Abenragel non sono concordi nel ritenere questo aspetto favorevole o sfavorevole all’amore, il primo dice che causa ritardi nel matrimonio, o addirittura che non ci sarà il matrimonio, il secondo invece sottolinea che la figura  non è da intendersi assolutamente negativa per l’amore! Personalmente sono portato a considerare qualsiasi aspetto di Venere ai malefici (saturno e marte) quasi sempre poco propizio… ma in questo caso però abbiamo una Venere in domicilio e un Saturno in domicilio, tuttavia Saturno è retrogrado. Diana ha avuto il dono dell’innamoramento e dell’amore grazie al suo ultimo partner, ma che tuttavia si è concluso in modo tragico e violento, generando nel mondo un senso di grande tristezza per la favola non a lieto fine.

 

FACCIAMO UN ALTRO ESEMPIO SULLA NASCITA di Luigi XIV di Francia chiamato Re Sole

Seguendo il computo che uso per orientarmi inizialmente sulla “natura” emergente del pianeta legato all’ascendente, determiniamo che: 

  • il governatore dell’ascendente è Marte +5
  • il segno ascendente non presenta alcun astro che ne dispone l’esaltazione
  • i signori della triplicità dell’ascendente sono Venere +3 Marte +3 e Luna +3
  • il decano dell’ascendente è il Sole +1
  • il confine dell’ascendente è Mercurio +2
  • unico astro in relazione applicativa al grado ascendente è il Sole +5

Il Sole ottiene +11, il punteggio più alto. Segue poi Marte +8.

Vediamo come il Sole potrebbe avere un certo ruolo espressivo nella vita di Luigi XIV, chiamato anche Re Sole, e vediamo come il Sole è proprio un “re” nella nascita di questo personaggio, perché si posiziona nella Casa Dieci luogo angolare e luogo della culminazione, ovvero della “corona” o della “incoronazione”. Tuttavia il computo ci da anche un Marte abbastanza coinvolgente.

Se prendiamo però in esame l’astro che ha ottenuto attraverso questo computo il massimo punteggio, ovvero il Sole, notiamo anche che questo acquisisce una certa forza accidentale (e tale condizione non è presa in considerazione dal computo in sé, ma possiamo usarla come verifica successiva, ovvero sortito il Sole, è realmente forte nella nascita di questo individuo anche per accidentalità? La risposta è si).

Albiruni sul Sole dice:

INCLINAZIONI E COSTUMI – perspicace, dotto, consapevole, paziente, puro, sensuale, desideroso di scienza, di potere, di vittoria, nell’aiutare, ambizione ad acquisire fama, amichevole, di indole focosa

CONDIZIONI DI VITA – desideroso di potere, di autorità decisionale, brama ricchezza e brama governare gli affari del mondo, impone la sua volontà sugli altri specialmente sugli ignoranti, biasima i malfattori, aspro verso gli oppositori.

Potremmo dire che il Sole come “pianeta individuale” può indicare i solari quando armonico ma anche coloro che sono brucianti, avidi, invadenti se disarmonico. Ma come ci descrivono i biografi Luigi XIV?

I cortigiani lo descrissero così: di statura media, una figura robusta dalle spalle larghe, i lineamenti piacevoli, gli occhi di ghiaccio. Sembrava non soffrire il freddo, né la pioggia. Amava la caccia, il lusso, i banchetti e le feste. Non gli piaceva star fermo, sempre doveva essere in movimento, intento a qualche occupazione, fosse anche il gioco della palla o una lunga passeggiata a piedi. Quando lasciava le sue residenze di Parigi, Fontainebleau o Saint-Germain-en-Laye per recarsi nella campagna, una schiera di carrozze piene di giovani dame trepidanti lo seguiva. Il re amava molto la compagnia femminile e, fedele al suo gusto per il lusso sempre e dovunque, esigeva che le belle si presentassero costantemente agghindate dalla testa ai piedi, ingioiellate, invitanti. E che mangiassero con appetito alla sua tavola perennemente imbandita. In una sua prima fase da re era quindi molto “sordo” alle esigenze della corte e dello Stato… questi aspetti ludici, sociali, goderecci, ricalcano molto la natura del Sole, tuttavia anche la seconda fase del suo ruolo di re ha assunto sembianze incredibilmente solari. 

Infatti, ci fu una svolta radicale nella vita di Luigi. Il momento di gloria, quello vero, giunse alla morte di Giulio Mazzarino. Fu allora che il re, sorprendendo tutti i suoi ministri, decise di prendere in mano le redini dello Stato. E scoprì di trovar piacere in quella nuova occupazione, tant’è vero che nelle sue memorie scrisse:

“Iniziai a posare lo sguardo sulle diverse faccende di Stato. Non fu uno sguardo indifferente, ma quello di un sovrano.”

Un sovrano come Luigi XIV, signore della messinscena, aveva bisogno di una reggia che superasse per il suo splendore qualsiasi altra reggia del suo tempo e che gli permettesse – cosa non certo meno importante – di meglio controllare i nobili sempre pronti a ordire qualche complotto. Questa esigenza portò alla formazione e allo sviluppo di un potente servizio segreto di informatori che spiavano le mosse dei cortigiani e poi riferivano al re. Luigi XIV, sovrano perfetto, si presentava così: informato su tutto. Impossibile sfuggire al suo occhio onnipresente. Impossibile sapere quando una mancanza sarebbe giunta al suo orecchio semidivino e quando la mano reale avrebbe colpito con una punizione esemplare. I ritratti del re inseguivano il suo popolo dovunque: dall’alto dei monumenti che lo rappresentavano, dalle miniature e pitture, dalle monete. Tutto questo assume proprio la natura del Sole e della sua caratteristica astronomica principale, quella di irradiare Luce, quella Luce che è indispensabile ai nostri occhi per “vedere le cose del mondo”.

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