A CURA DI FRANCESCA DE LUCA – Non sarebbe scorretto dire che la fondazione dell’antichissima città di Baghdad, sita nell’odierno Iraq, sia avvenuta per decreto delle stelle. Prima di posare la prima pietra della nuova capitale dell’impero della dinastia degli Abbasidi, per volere del califfo al-Manṣūr (712-755 d.C.), una squadra di astrologi di corte – tra cui l’arabo al-Fazāri, il persiano Nawbakht e l’ebreo Masha’allah Ibn Atharī – ebbe l’incarico di studiare con cura il momento più propizio in cui sarebbe avvenuta la fondazione, secondo i dettami della cosiddetta astrologia elettiva, quella branca che si occupa di determinare il momento più fausto per intraprendere un’azione.

Fu così che la data dell’elezione venne individuata nel quarto giorno del mese di Jumada del 145 anno dell’Egira, corrispondente al 31 luglio del 762 d.C. del calendario giuliano.

Non siamo del tutto certi quale fosse il sistema di domificazione utilizzato in quell’occasione: potrebbe essere stata la domificazione detta “a segno intero” oppure quella col metodo Alcabizio, ma c’è chi ha supposto addirittura la possibile adozione di uno zodiaco siderale, attestato all’epoca in questione, che avrebbe spostato, di conseguenza, i pianeti di alcuni gradi indietro rispetto allo zodiaco tropicale.  

In mancanza di informazioni precise circa l’orario e il metodo di domificazione utilizzato, alcuni astrologi contemporanei hanno cercato di ricostruire la carta di elezione di Baghdad col maggior grado di esattezza possibile, partendo anche dalle fonti antiche, come quella fornita dal celebre astrologo e matematico al-Bīrūnī (973 – 1048). Secondo il parere dell’americano James H. Holden e dell’inglese P. James Clark, l’orario scelto per l’elezione potrebbe essere stato fissato alle ore 14:40, partendo dal presupposto che il team di astrologi di corte avesse ragionevolmente posizionato il grande benefico Giove all’ascendente, o almeno in I casa.

Pertanto, optando per una carta del cielo domificata a segno intero e per l’ora proposta dagli studiosi, la scelta della posizione degli astri non sarebbe potuta essere meno casuale.

Al momento della fondazione, infatti, è possibile notare nella carta il sorgere all’orizzonte del Sagittario con il governatore Giove in domicilio nel segno e in casa I: una posizione, dunque, di forza e di grande influenza positiva in una carta d’elezione. Inoltre, il pianeta si troverebbe ulteriormente rafforzato perché nei suoi stessi termini o confini.

Anche il Sole si trova in una condizione privilegiata nel suo domicilio in Leone, in buon aspetto a Giove e a Marte, e nella IX casa, luogo della sua gioia, sede del divino, della religione e della sapienza, quasi ad affermare l’indiscusso dominio politico e morale che il califfato eserciterà su tutta l’ecumene islamica e non solo, oltre ad alludere al lusso e allo sfarzo leonino di cui a lungo ha fatto sfoggio la città davanti al mondo intero.  

Ma non dobbiamo dimenticare che Baghdad era nota in epoca medievale principalmente come un centro nevralgico della scienza e della cultura e, già agli inizi della sua lunga storia, divenne il fulcro di un’intensa attività di traduzione e di studio, che attirò una moltitudine di studiosi e ricercatori intorno alle istituzioni scientifiche come la famosa Bayt al-Ḥikma, la Casa della Sapienza, nata sotto il califfo Hārūn alRashīd (766-809), reso celebre dalle novelle delle Mille e una notte. Ma fu sotto il regno del figlio al-Maʾmūn (786-833) che la Casa si sviluppò significativamente grazie all’entusiasmo del califfo che per tutta la vita si impegnò a promuovere le attività legate al reperimento di testi antichi (in particolare quelle dei sapienti Greci) e alla loro traduzione e diffusione.

Simbolicamente, tali attività rientrano a pieno titolo nella dimensione simbolica della IX Casa e furono interessate da uno spirito filosofico e religioso prettamente gioviano, legato al concetto di “missione” per quel che riguarda l’entusiasmo nella ricerca e nella promozione della conoscenza, nonché della divulgazione su più ampia scala.

Nella carta di fondazione, è possibile notare altri elementi che potrebbero essere non casuali, come per esempio la posizione della Luna nel segno della Bilancia (in “via combusta” ma mitigata dall’aspetto favorevole con la Parte di Fortuna) in casa XI, luogo propizio legato alla fortuna, alla speranza e ai progetti futuri. L’astro, inoltre, si trova in aspetto di mutua ricezione con Venere in Cancro (uno scambio di domicili tra pianeti): la bellezza, del resto, magnificava ogni cosa si trovasse sotto il cielo di Baghdad, dai palazzi alle fontane, ai giardini, fino alla stessa cultura.

Forti perplessità potrebbe invece suscitare la posizione di Marte in Gemelli in VII casa, il luogo dei nemici noti, che forma un’opposizione con il governatore della carta, Giove, una scelta che potremmo definire pericolosa per il destino di una città. Partendo proprio da questa considerazione, alcuni astrologi hanno sostenuto l’ipotesi della possibile scelta di uno zodiaco siderale da parte della squadra di al-Manṣūr, che, in tal caso, vedrebbe Marte spostarsi negli ultimi gradi del Toro, avanzando con effetto mitigante in VI casa, luogo della sua gioia, e, soprattutto, scongiurando di fatto l’opposizione con Giove e l’ascendente.

Se, tuttavia, si segue l’ipotesi dell’utilizzo di uno zodiaco tropicale, tocca fare i conti con quel Marte posizionato in casa VII e trarre delle conclusioni, in base all’evoluzione storica della città.

Se, da un lato, l’influsso di un Marte mercuriale in Gemelli in VII casa potrebbe alludere alle diatribe di ordine intellettuale che rendevano vivace la vita nella capitale della cultura, tuttavia, è noto come sia stata burrascosa la vita politica della città, già dalla fine dell’VIII secolo: altelanante fu, infatti, la stabilità del califfato abbaside che vide gli stessi successori coinvolti in aspre lotte di potere che sfociarono spesso in guerre. Non è da dimenticare, infine, che Baghdad nel 1258 cadde rovinosamente a seguito di una terribile invasione delle truppe mongole di Hulagu Khan le quali saccheggiarono e distrussero la città quasi fino alle fondamenta, cancellando le tracce delle antiche vestigia che purtroppo non sono sopravvissute ai nostri giorni.

Non ci è dato sapere fino a che punto l’ingloriosa fine della capitale abbaside fosse imputabile al nefasto effetto di un Marte in VII casa e quanto abbia potuto influire persino in epoca più recente. Basti ricordare la drammatica guerra del Golfo e l’invasione statunitense dei primi anni duemila.

Sulla base di queste poche osservazioni – e molte altre considerazioni possono essere fatte osservando questa carta – possiamo limitarci a leggere l’evento della fondazione di Baghdad in chiave astrologica e a ragionare sul funzionamento dell’astrologia elettiva e, più in generale, sull’influenza degli astri anche sul piano storico, sull’esempio della storia di questa prestigiosa e turbolenta città.

A CURA DI FRANCESCA DE LUCA
Astrologa professionista
Palermo, 1984. Dopo la formazione liceale si laurea in Lingue Moderne (curriculum inglese e arabo, tesi sulla questione palestinese) e si specializza a Ca’ Foscari in lingua e letteratura araba (tesi in finanza islamica). Ha studiato Astrologia alla scuola torinese di Irene Zanier, perfezionando una sua antica passioneSi interessa anche di esoterismo, religioni, cinema horror, musica metal e letteratura, soprattutto inglese, francese e russa dell’Ottocento. -Email: francesca84deluca@gmail.com -Pagina Fb: https://www.facebook.com/inclinantastra/

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