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Tag: dignità

Tabella Delle Essenzialità ed Accidentalità

Segue tabella riepilogativa delle dignità essenziali, unitamente alle indicazioni della forza e debolezza degli astri secondo le indicazioni di “Opusculum astrologicum” Ioannis Schoneri.

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Albumasar spiega la logica delle dignità essenziali. Commento.

La lettura delle fonti antiche è un valido modo per comprendere la modalità attraverso cui i nostri predecessori si sono relazionati alle vicende del cielo in ambito astrologico. Propongo in questa occasione alcuni passaggi di Albumasar, che provengono dalla prestigiosa edizione “The Great Introduction to Astrology” nella versione tradotta da Yamamoto e Burnett.

ALBUMASAR DICE: Ai sette pianeti è associata la generazione e la corruzione delle cose di questo mondo, e i luminari sono quelli che più di tutti significano le cose universali e la generazione delle cose o la loro corruzione nel mondo. Per quanto riguarda la Luna è il pianeta più vicino a noi e quello dotato del movimento più rapido, muta velocemente nei segni ed è soggetta a una varietà di condizioni. Così per via della sua natura è simile a tutte quelle cose che sono veloci nel nascere o nel trapassare.

COMMENTO: Non a caso alla Luna è associata non solo l’attività vegetativa, ma anche i processi di putrefazione e macerazione, la Luna è significatrice in molti approcci astrologici del corso degli eventi per via del suo moto, e dei suoi comportamenti astronomici, ovvero è più vicina a significare la quotidianità, oserei dire “quotidianità oraria”, di ogni nostra attività.

ALBUMASAR DICE: I pianeti sono più efficaci quando sono nel culmine e il più vicino ai segni del nostro culmine che sono il segno Gemelli e il segno Cancro. Gemelli è un segno maschile e questo è il segno che, quando vi è il Sole, segna la fine della stagione primaverile. Per la sua mascolinità e per il fatto che è il segno che indica la fine della stagione (primaverile) non è in accordo con la natura della Luna. Mentre il Cancro è un segno femminile ed è quello che, quando vi è il Sole, segna l’inizio della stagione estiva, il segno è di natura umida e femminile, e la Luna è un pianeta femminile e umido che indica gli inizi. Il Cancro è il segno più vicino al culmine (della luce, in riferimento al transito del Sole) ed è il pianeta più vicino a noi. Quindi Cancro e Luna sono in accordo nell’umidità, nella femminilità, nell’indicazione dell’inizio e della vicinanza a noi. Per questi motivi il Cancro è la casa della Luna.

COMMENTO: Albumasar rievoca i segni Gemelli – Cancro mettendoli in relazione al comportamento del Sole quando è in essi: il Sole in Gemelli è in un segno bicorporeo e volge verso il Solstizio Estivo, è il segno posto alla fine della primavera, e quando passerà in Cancro segnerà l’inizio della stagione estiva, che si verificherà nell’ingresso del Sole in Cancro con la vittoria della Luce sulle Ombre. È il momento di massima culminazione della luce nell’attività solare. Albumasar rievoca il concetto di “efficienza del culmine” rievocando una delle sue celebri 25 Condizioni, che prevede una straordinaria forza (detta accidentale) degli astri quando si posizionano nel Culmine del Cielo, per intenderci nella Decima Casa, questo luogo assume quindi un valore analogico con la culminazione della luce massima, giacché nel grado del Medio Cielo rievochiamo il Mezzogiorno del Sole, e il Mezzogiorno del Sole rievoca la massima esplicitazione della Luce del giorno.

ALBUMASAR DICE: Per quanto riguarda il Sole, con il suo sorgere l’aria diventa calda e con il suo movimento quando è in Cancro, Leone e Vergine nasce l’estate, ma l’evidente natura estiva, calda e secca, vi è quando il Sole è in Leone, essendo un segno maschile, caldo e secco. Il Sole indica per sua natura il caldo, secco, e la mascolinità, e il Leone è nel mezzo della stagione estiva, e il Sole è in mezzo ai sette pianeti. Quindi il Sole e il Leone sono in accordo nel caldo, nell’aridità, nella mascolinità, è nel mezzo delle sfere, ed è dentro la stagione estiva. Per questo il Leone è diventato la casa del Sole.

COMMENTO: Albumasar prova a ragionare sulla dottrina delle dignità essenziali, attraverso riferimenti stagionali. Infatti l’Astrologia potremmo chiamarla (poeticamente) Scienza del Grano, o Dottrina degli Effetti delle Stagioni sulle cose del mondo. L’influsso in astrologia non è concepito – come alcuni pesano erroneamente – ad una “influenza soprannaturale”. Molte conoscenze e definizioni astrologiche, sia chiaro, non sappiamo bene da dove derivano, perché sprovvisti di fonti documentali, ma il ragionamento generale e il filo conduttore in tutta la letteratura astrologica è sempre connesso ad una sola cosa: il Sole, con il suo comportamento nei confronti del mondo sublunare e nei confronti degli altri astri erranti, tutto è decretato dal Sole, a tal punto che Cardano dichiara, in uno dei suoi tanti aforismi, che Il Sole si Assimila all’Ascendente ovvero l’Ascendente è come il Sorgere del Sole o rievoca l’idea del sorgere del Sole; le stagioni sono in effetti l’evento che da sempre causano comportamenti, stili di vita, culture, folclori diversi. Quando si parla di stagioni dobbiamo intendere le varie temperature del mondo. Oggi è la Sociologia Ambientale a studiare gli effetti sulla cultura, sulle tradizioni e sui folclori dei vari popoli del mondo in relazione alle stagioni e ai climi delle diverse aree della terra, ma già Tolomeo ci ha indicato le differenze delle varie popolazioni associate ad un segno o ad un pianeta, secondo criteri di temperatura, di atmosfera, di clima.

ALBUMASAR DICE: Il Sole è il luminare del giorno e la Luna della notte, e i due (eventi) si succedono nell’indicazione della generazione della vita, e degli inizi, e da questo possiamo ottenere indicazioni di ciò che accade nel mondo dalla loro congiunzione o dalla loro opposizione (…). Poiché Cancro e Leone furono indicati come le due case dei luminari, della generazione e della crescita, e poiché questi due segni appartengono alla stagione estiva, Capricorno e Acquario furono indicati come le case di Saturno perché questi due segni appartengono alla stagione dell’inverno e del freddo. Saturno è freddo e secco, e la sua natura è diversa da quella dei luminari e ad essa opposta, è inoltre la sfera (il pianeta) più alta (più distante). Per questo le sue case divennero opposte alle due case dei luminari.

COMMENTO: Albumasar ragiona sulle disposizioni delle Dignità Essenziali. È necessario suddividere il circolo dei segni eclittici in due emicicli, uno diurno e uno notturno.

Emiciclico Notturno parte dal Cancro casa della Luna, segue Gemelli, Toro, Ariete, Pesci Acquario. Emiciclo Diurno parte dal Leone casa del Sole, segue Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno.

ALBUMASAR DICE: Giove indica moderazione, la sua sfera segue quella di Saturno, quindi a Giove furono assegnati i due segni che seguono le due case di Saturno cioè quella del Sagittario e quella dei Pesci, e divennero posizioni in trigono e di amicizia rispetto alle due case dei luminari.

COMMENTO: Giove in Sagittario è in un segno dell’emiciclo diurno ed è in trigono con il Sole, Leone; Giove in Pesci è in un segno dell’emiciclo notturno ed è in trigono con la Luna, Cancro. L’autore congettura le varie dignità degli astri erranti, c’è una implicita rievocazione all’emiciclo diurno e notturno, che può sicuramente aiutarci a comprendere la logica matematica e naturale dell’assegnazione dei domicili.

ALBUMASAR DICE: Marte è un malefico natura calda e la sua sfera segue quella di Giove, quindi gli fu assegnato lo Scorpione e l’Ariete in quartile e disgrazia rispetto alle case dei due luminari

COMMENTO: Marte in Ariete è in un segno dell’emiciclo notturno ed è in aspetto di disgrazia o inimicizia alla casa della Luna, Cancro; Marte in Scorpione è in un segno dell’emiciclo diurno ed è in aspetto di inimicizia alla casa del Sole, Leone.

ALBUMASAR DICE: La natura di Venere è la moderazione, la sua sfera segue quella del Sole, così gli furono assegnate le due case che seguono quelle di Marte, cioè la Bilancia (che è segno dell’emiciclo diurno in sestile alla casa del Sole), e il Toro (che è segno dell’emiciclo notturno in sestile alla casa della Luna). I due segni rimanenti furono dati a Mercurio, cioè Gemelli e Vergine.

COMMENTO: A proposito di Mercurio, dice Tolomeo: «alla stella di Mercurio che mai si allontana dal Sole di più di un segno in entrambe le direzioni e la cui sfera è inferiore a quella delle altre stelle e maggiormente prossima ad entrambi i luminari, gli furono attribuiti i due restanti segni, che sono contigui ai domicili del luminari, Gemelli e Vergine…» tratto da Tetrabiblos I-17.

ALBUMASAR DICE: Poiché i luminari sono i pianeti principali che agiscono su questo mondo, ad essi furono assegnati metà della Sfera al Sole (Leone Vergine Bilancia Scorpione Sagittario Capricorno segni dell’emiciclo solare) e l’altra metà alla Luna (Cancro Gemelli Toro Ariete pesci Acquario segni dell’emiciclo lunare), in modo tale che ciascun luminare abbia una collaborazione con ogni pianeta in uno delle sue case, ognuno nel suo emiciclo.

COMMENTO: Albumasar dunque conferma l’importanza della logica degli emicicli nella congettura della Dottrina delle Dignità Essenziali. Riporto per concludere un passaggio di Retorio che può arricchire in questo momento la riflessione che si è posta in essere in questo articolo: «i domicili della Luna e del Sole sono opposti a quelli di Saturno. Diciamo che la Luna ed il Sole sono le luci del mondo e che Saturno è signore delle tenebre e che, pertanto, sempre la luce si oppone alle tenebre e le tenebre alla luce. A loro volta i domicili di Mercurio sono opposti a quelli di Giove e viceversa. Ora se Giove porta l’abbondanza e le ricchezze, Mercurio è sempre il signore della ragione e sempre la ragione si oppone e disprezza il desiderio delle ricchezze e, dal canto suo, l’abbondanza si oppone alla ragione. E i domicili di Marte sono opposti a quelli di Venere. Se Venere porta ogni desiderio e piacere e diletto, Marte arreca la paura e la guerra e l’ira e sempre la voluttà, l’appetito e il piacere si oppongono al timore, a ciò che è battagliero e ardimentoso. Così stando le cose, occorre giudicare secondo verità le nature degli astri in ogni momento, secondo le loro reciproche configurazioni. Infatti, l’unione di Marte e di Venere può generare l’adulterio. Non è forse manifesto che ogni adulterio proviene dal piacere e dalla paura ovvero da Marte e da Venere? Osserva poi quando Venere è unita a Saturno, giacché crea i nativi sterili, infelici nei figli, sordidi, non sposati. Cercare quindi la causa: poiché la natura di Saturno è fredda e secca, raffredda e inaridisce il liquido seminale. Come può dunque il nativo essere prolifico o avere unioni non sordide con persone anziane o vili secondo la natura dell’Astro?» tratto da CGAG.

BIBLIOGRAFIA
The Great Introduction to Astrology  – Albumasar
CGAG – Retorio

LINK TESTO ALBUMASAR The Great Introduction to Astrology
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Dignità e debilità: in particolare la condizione di Carro secondo Cardano

Come interpretare le dignità (e debilità) degli astri? Le dignità essenziali sono: il domicilio, l’esaltazione, la triplicità, il confine e il decano. Personalmente considero anche la Sede della Gioia Planetaria e la Sede della Manifestazione della Forza Planetaria e i Signori dei Luoghi secondo gli indù. Quindi oltre alle dignità essenziali sopra citate, valutiamo anche se un pianeta è nella sua gioia. Mercurio gioisce in Casa Uno; la Luna gioisce in Casa Tre; Venere gioisce in Casa Cinque; Marte gioisce in Casa Sei; il Sole gioisce in Casa Nove; Giove gioisce in Casa Undici; Saturno gioisce in Casa Dodici. Considero anche la Sede della manifestazione della forza, così come tramandata dagli arabi: Giove manifesta la sua forza in Casa Due; la Luna in Casa Tre; Venere in Casa Sette; Saturno in Casa Otto; Mercurio in Casa Nove; il Sole in Casa Dieci. Considero anche i Signori Naturali dei Luoghi così come tramandati dagli indù e che erano considerati anche dagli arabi: Mercurio Giove sono signori della Casa Uno; Venere Luna signori della Casa Quattro; Saturno è signore della Casa Sette; Sole Marte sono signori della Casa Dieci.

In base a queste dignità, possiamo avere un primo orientamento sulla capacità espressiva di un astro, che deve tuttavia essere unitamente valutata alle forze accidentali che sono determinate anche da questioni strettamente astronomiche (vedi per esempio le fasi eliache, la velocità degli astri, il moto diretto, retrogrado o stazionario, e via dicendo).

Consideriamo dignità essenziali esclusivamente: domicilio, esaltazione, triplicità, confine e decano. Consideriamo dignità secondarie: la sede del gaudio planetario; la sede della manifestazione della loro forza; la signoria naturale secondo gli indù (e altre che elenco più avanti).

Un astro è in CARRO quando rispetta un elevato numero di dignità, Cardano non specifica infatti che l’astro deve rispettarle tutte, anche perché sarebbe impossibile per via della disposizione delle dignità stesse, Cardano precisa che il carro si realizza quando è elevato il numero di dignità ricoperte dal pianeta. Potremmo per esempio dire (e seguo personalmente questo orientamento) che un astro è in Carro quando rispetta almeno 2 dignità essenziali: una di queste deve essere una dignità maggiore (domicilio, esaltazione) e un’altra deve essere minore (triplicità, confine o decano). Unitamente a queste dignità, deve anche occupare una posizione di gaudio o di forza, quindi per esempio un astro che ha due dignità essenziali e occupa il luogo della sua gioia lo considero nella condizione di carro. Più ci sono dignità presenti in uno stesso astro, maggiore è la condizione di carro dell’astro.

Facciamo un esempio pratico.

La Luna in Toro di Carl Gustav Jung è in esaltazione, in triplicità, e occupa il secondo decano del Toro, che è della natura della Luna. Quindi la Luna di Jung rispetta tre dignità essenziali. Inoltre è nella Casa Tre, luogo ove ha sede il gaudio della luna, e aggiungiamoci anche che la Luna occupa il luogo della sua massima capacità espressiva, secondo le indicazioni degli arabi riportata da Albiruni (che indica per la Luna appunto la terza casa come luogo non solo di gioia ma anche di manifestazione massima del potenziale lunare). Quindi la Luna di Jung occupa tre dignità essenziali e due minori (che andrebbero definite accidentali) comunque importanti. La Luna almeno secondo i criteri che personalmente uso, anche nel rispetto delle indicazioni della letteratura astrologica e delle indicazioni di Cardano, è in carro. Inoltre la Luna è veloce e nella fase di ultimo quarto, procede in modo calante verso il novilunio nel suo moto zodiacale. Questa condizione valorizza l’astro in modo dignitoso, osserviamo come la Luna comunichi con un aspetto sestile a Mercurio e a Venere, tra i due aspetti quello più importante è a Venere essendo applicativo, la Luna porta qualcosa di Mercurio a Venere. Consideriamo inoltre un trigono in mundo Luna-Marte. L’aspetto armonico Luna-Venere evidenzia una moderazione etica, espressiva, la nascita è probabilmente da ritenersi notturna essendo il Sole prossimo a tramontare, quindi questo valorizza una forte capacità empatica, introspettiva, di comunicazione per il coinvolgimento dei luoghi, conferisce cose utili e profittevoli dallo “sfruttamento” dei sottoposti, ma tale sfruttamento è armonico, a fin di bene, infatti le scoperte e le intuizioni di Jung sono state il frutto di sue attività esplorative nei confronti dei suoi sottoposti, ovvero i pazienti che si sono prestati alla sua psicanalisi e alle sue indagini da cui ha tratto scoperte, intuizioni. Inoltre il trigono in mundo Luna-Marte è da considerarsi armonico, Doroteo lo definisce come un aspetto che conferisce successi in modo rapido, o capacità di iniziativa che con un buon intuito e fiuto produce risultati, conferisce abilita nell’amministrazione delle cose.

La condizione di carro indica per quell’astro dignità, autorevolezza, benevolenza, tranquillità, azione, fortuna; quindi la Luna di Jung era percepita in modo amorevole e conferiva a Jung una capacità espressiva e un carisma accogliente, quasi materno, disponibile, capace di toccare l’animo degli altri e coinvolgere le persone (specialmente i suoi pazienti) in viaggi importanti nel mondo dell’inconscio, al fine di scoprirsi e dominarsi. Insomma, non è affatto una coincidenza ma un dato preciso che la Luna di Jung sia in carro.

La condizione di carro è un valore aggiunto, se possediamo degli astri in tale condizione possiamo su di essi fare leva, o percepirli come punti estremamente benevoli, e quindi in base al luogo che occupano e agli aspetti che formano, specialmente applicativi, avremo specifici benefici in specifiche questioni dell’esistenza. Per Jung i benefici sono legati in particolare alla Terza Casa essendo luogo occupato dalla Luna, in relazione poi ad un sestile a Venere in sesta e ad un trigono in mundo a Marte che occupa la undicesima casa. (NOTA BENE – il carro viene valutato diversamente, in base all’autore di riferimento, quindi potrete trovare anche altri modi di approccio alla condizione di carro).

Tuttavia non sempre gli astri presentano questa bella condizione… ma possono comunque occupare delle dignità. Allora possiamo dire che:

un pianeta nel suo domicilio è come un uomo che ha una forza costante e tutti gli altri lo obbediscono vedendolo come leader. Il domicilio di Mercurio conferisce la capacità per la trattativa, per il commercio ma anche una inclinazione zelante ovvero un’attitudine a svolgere le cose con scrupolo, coscienza, sollecitudine. Il domicilio di Venere conferirà amabilità, grazia, senso estetico, bellezza, attrazione per il bello o per le cose dolci e amabili, inclinazione per l’arte e per le pulsioni edonistiche. Giove in domicilio conferirà onestà, amministrazione, capacità di amministrazione, carisma autorevole, capacità filosofiche, o di insegnamento, erudizione, magnanimità. Il Sole in dignità è solennità, regalità, capacità di azione nel mondo. Marte in dignità conferirà audacia, prontezza, vigore, istinto alla sopravvivenza. Saturno in dignità conferirà costanza, astuzia, ostinazione. La Luna conferirà amabilità, sensibilità, desiderio di indagare il mondo, sia nel viaggio fisico sia in quello metafisico, estrema curiosità, elevato spirito di osservazione. Queste indicazioni per il domicilio saranno rafforzate se oltre al domicilio l’astro occupa il suo confine, o il suo decano, o se occupa un luogo ove ha sede la sua gioia, o ha sede la sua manifestazione secondo gli arabi, o ha sede la sua signoria naturale secondo gli indù. Inoltre è da valutare la condizione relativa alla setta diurna o notturna.

-l’elevazione (o esaltazione) è un’altra dignità importante ma diversa dal domicilio, in questa condizione infatti l’astro vede valorizzare qualcosa di estremamente specifico di sé stesso, ma con un valore inusuale. Cardano per l’elevazione diceva che l’astro esaltato agisce nel mutare e nel magnificare, mentre il domicilio agisce nello stabilizzare e nel rendere le cose costanti. Possiamo quindi dire che un astro in elevazione non esprimerà qualcosa di convenzionale o di costante o di ovvio, al contrario esprimerà qualcosa di inusuale che tuttavia magnificherà la natura stessa dell’astro. Un astro in esaltazione od elevazione intende quindi esprimere qualcosa di quell’astro in modo amplificato conferendo qualcosa di magnifico al nativo, può dunque glorificare o evidenziare specifiche qualità, anche inusuali.

la triplicità conferisce informazioni sul vigore, sulla capacità del nativo di accettare gli ordini degli altri, dei soci, o i consigli degli altri, ovvero un astro nella sua triplicità è in ascolto del mondo esterno e questo ascolto è profittevole ed utile, l’astro è attento ai consigli del mondo, alle regole del mondo, e cerca di usare queste cose anche a suo vantaggio, per adattarsi alla realtà e attraverso le sue regole formalizzare successi o concretizzare successi.

il confine e il decano rappresentano sfumature più lievi ma pur sempre importanti, perché possono sottolineare o meno qualcosa dell’astro. Quando il pianeta occupa il suo confine o il suo decano, sottolinea qualcosa della sua natura, il bisogno cioè di evidenziare qualcosa di sé, il bisogno di mostrarsi o di essere notato, è una sorta di sottolineatura, che può concorrere ad una costruttiva armonia tra esigenze interne e individuali relazionate alle esigenze esterne del mondo, degli ambienti, degli altri. Confine e Decano assumono un certo valore quando sono concomitanti ad una dignità essenziale importante come domicilio, od esaltazione.

Esistono poi considerazioni accidentali, argomento molto complesso poiché queste dipendono da considerazione strettamente astronomiche, che congettureranno qualità in sede interpretativa.

Le dignità accidentali più importanti sono:

gli astri che aumentano la propria luce e quindi prossimi alla levata eliaca e quindi che si prestano alla loro visibilità ottica: questi acquisiscono una certa forza e qualità tali che producono vantaggi nel nativo, sono strumenti-accessori che renderanno le funzioni di quell’astro utili ad avanzare nell’esistenza individuale;

gli astri di moto diretto: che in virtù di tale condizione elargiscono forza induttiva e intuitiva nell’operare in modo celere, veloce, specifico, determinato, capace;

gli astri di moto veloce: che in virtù di tale condizione concedono rapidità nel fare, sollecitudine, capacità reattiva agli stimoli, ovvero una reazione pronta e immediata.

Altra considerazione da fare è sulla posizione nelle case: in luoghi angolari gli astri manifestano le loro condizione in modo immediato, forte, prontamente, e in modo evidente. In luoghi succedenti gli astri vedono l’espressione della loro natura crescente, graduale. In luoghi cadenti l’espressione è ritardata ma non è detto che non possano esprimersi nel tempo.

Ne consegue che parallelamente alle dignità essenziali ed accidentali, esistono anche le corrispettive debilità che brevemente riassumo in questo modo:

un astro in esilio è come un uomo che non riconosce il suo potenziale;

un astro in caduta è come un uomo che cede con arrendevolezza alle prove della vita;

un astro che non è nella sua triplicità, nel suo confine, o nel suo decano, è come un uomo che tende ad essere sordo agli stimoli esterni, o poco capace di percepirli e modularli, o comprenderli;

-a livello accidentale invece un astro stazionario è come un uomo esitante prima di compiere un’azione, che pur convinto di qualcosa non ha la prontezza di realizzare l’intento in modo immediato e veloce; un pianeta retrogrado è come un uomo recalcitrante ovvero che tende ad opporsi, ribellarsi e a resistere a certe influenze esterne o interne che lo vorrebbero indirizzare verso un certo “luogo” ma dove il pianta farà di tutto per allontanarlo da esso; gli astri che diminuiscono la loro luce ovvero che vanno verso il loro tramonto eliaco sono come quelli che operano di nascosto, o che tendono ad azioni di sottrazione che producono danno a sé stessi o agli altri, non sono capaci cioè di una azione limpida e pulita; l’astro dotato di moto lento è come un uomo indolente, caratterizzato da una mancanza di volontà vera o che è dotato di una bassa forza spirituale.

Perdonerete la trattazione elementare e priva di distinguo e di necessarie valutazione ulterori ma è quello che si può fare in un articolo discorsivo e generale.

Bibliografia

  • Book of instruction in the elements of the art of astrology, Albiruni
  • Theory and practice in medieval and renaissance, from Masha’Allah to Kepler
  • Arcana Mundi, Giuseppe Bezza
  • Commento al primo libro della Tetrabiblos, Giuseppe Bezza
  • è stato consultato il seguente articolo: Girolamo Cardano and the Tradition of Classical Astrology,
    Proceedings of the Ameerican Philosophical Society,
    Vol. 142 No. 3 (Sep., 1998) pp.323-354,
    Published By: American Philosophical Society
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