Nell’undicesimo capitolo della terza parte del Tractatus Astrologicus De Genethliacorum Thematum iudiciis pro signgulis nati accidentibus di Rantzau Henrik (Ranzovius, 1526-1598 astrologo, umanista e generale tedesco) l’autore propone un breve ragionamento sulla dignità e sugli onori di un nativo, attraverso lo studio del tema natale. Introduce l’argomento citando immediatamente Tolomeo che riporta il ruolo imprescindibile dei luminari; infatti Luna e Sole superano in splendore, e in eleganza (ovvero nella loro luminosità) tutti gli altri astri e lumi del cielo; in questo modo i luminari Sole e Luna suscitano gli spiriti nobili e coloro che lottano per cose importanti e coloro che si oppongono potentemente a qualsiasi difficoltà, essendo essi (i luminari) splendenti più di ogni altra cosa, quasi a voler contrastare qualsiasi altra luce possibile.

L’autore scrive che “diventano i più potenti” coloro che avranno i luminari che occupano certe disposizioni e qualità, proponendo un elenco di indicazioni, che vi riporto di seguito:

[1] Il Sole preferisce i segni del trigono igneo, e in generale i segni maschili. Quello che ci vuole dire Ranzovius è che dobbiamo giudicare l’essenzialità dei due luminari, partendo dalla natura del segno, e dallo studio delle qualità legate alla sfera celeste che sono connesse alle dignità essenziali. Infatti, aggiunge che è necessario valutare le dignità essenziali occupate dai luminari. L’autore riporta che il Sole preferisce segni maschili specificatamente quelli del trigono di fuoco: questo perché il sole è Caldo e Secco, i segni di fuoco Ariete Leone Sagittario poiché caldi e secchi risultano più in sintonia al Sole. Nel trigono di fuoco troviamo in effetti l’Ariete che è sede dell’esaltazione del Sole e il Leone sede del domicilio. È necessario dice Ranzovius giudicare anche l’essenzialità del Sole, più il Sole occupa posizioni dignitose (domicilio, esaltazione, triplicità, confine, volto) più significa onorabilità per il nativo. Mentre più condizioni debilitanti (per esempio in caduta, in esilio, peregrino, o segni contrari alla sua natura essenziale) faranno emergere l’idea di poca onorabilità o di poca capacità di essere visti e apprezzati. Ma vedremo più avanti, anche in un esempio pratico, che la regola dell’essenzialità non è tuttavia ferrea perché nel giudizio delle cose è necessario pesare più variabili, tra loro anche molto diverse.

[2] Per la Luna preferiremo segni femminili in genere e sicuramente la luce crescente della Luna significa l’aumento della onorabilità, ma in genere una Luna che risulta visibile è preferibile per quanto riguarda le condizioni della onorabilità e della fama. Anche in questo caso valorizzeremo come per il Sole le condizioni di essenzialità.

[3] Importante poi distinguere il luminare del tempo, ovvero valorizzare maggiormente il Sole per le natività diurne e la Luna per quelle notturne.

[4] L’autore indica che è importante anche la posizione nelle case, da suddividere in luoghi cadenti e succedenti incongiunti all’ascendente (casa 6, 12 – casa 2, 8) che risultano luoghi di pigrizia e di sfavore, di difficoltà all’emersione della onorabilità; luoghi cadenti e succedenti comunicanti l’ascendente (casa 9, 3 – casa 11, 5) sono luoghi operosi, che conferiscono una certa nobiltà, fama, prestigio e onorabilità, specialmente quando il Sole occupa la IX casa perché è nella sua gioia, e la Luna in III perché è luogo della sua gioia; e luoghi di potere e dominio (casa 1, 10, 7, 4) ovvero luoghi angolari o cardini, qui i luminari rivestono un ruolo di dominio, potere, bisogno di dominare; nel bene o nel male i luminari qui posti (in particolare in casa uno e dieci) sono molto accentuati e nel bene significa il carisma del “re” o il carisma di chi sa comandare; in senso negativo invece può significare il carisma del despota o del tiranno, o di chi ha mire territoriali e settarie.

[5] Dice poi di valutare le stelle regali specialmente quando configurate ai luminari, le stelle regali ma anche quelle più “luminose” unite ai luminari evidenziano un “senso di luminosità” ovvero di splendore, di nobiltà e regalità.

[6] Poi emerge la solita regola, che ho trovato in tutti i trattati medievali: la relazione alle benefiche stelle. Sole e Luna che si relazionano ai benefici sono migliorati nelle loro condizioni. Se le loro condizioni sono già buone (quelle di partenza) queste sono ulteriormente sottolineate. In particolare, le relazioni a Giove significano l’onorabilità e la capacità di governo. Le relazioni a Venere la bellezza quindi la capacità persuasiva e seduttiva.

[7] Interessante notare che l’autore scrive di non sottovalutare Marte, che anche se malefico quando ha certe relazioni con i luminari, specialmente con il Sole, e quando Marte è in condizioni di essenzialità buone, può significare capacità e autorità, non è infatti raro vedere condottieri, conquistatori, con una buona configurazione tra Sole-Giove e con l’intervento o il ruolo di un Marte favorevole. (Per esempio, Doroteo su Marte in trigono al Sole dice: In genitura notturna, se Marte è signore dell’ora e in aspetto di trigono al Sole, indica grandissimi benefici e talora un re potente; se poi Giove si trova nel proprio triangolo o in un cardine, chi nasce sarà un capo nobile e potente e, se è osservato dalla Luna, valoroso, signore di vita e di morte, veloce nel cambiare dimora, di natura sospettosa e diffidente persino verso se stesso, segnatamente se fosse in segno maschile).

Visibilità. Astri veloci. Astri lenti. Latitudine. Pianeta retrogrado. Diretto. Stazionario.

Un passaggio da considerare è il fatto che i vari pianeti giudicati nelle questioni dell’onorabilità vanno osservati anche in alcune qualità astronomiche: per esempio i pianeti visibili hanno significati sulla “visibilità del nativo” sulla sua capacità di essere visto, apprezzato, sulla sua capacità di popolarità e di fama. Ne consegue che astri invisibili diminuiscono l’efficacia della popolarità e della fama, ma possono comunque conferire qualità di onorabilità in spazi privati o in contesti più ristretti. La velocità degli astri è significativa alla capacità operante e operativa. La lentezza nonché i pianeti retrogradi possono indicare ambiguità, ovvero un certo modo di apparire che in realtà nasconde qualcosa, ovvero un apparire diverso da quello che si è realmente. Anche la Latitudine specialmente quando è positiva indica la capacità di elevarsi sugli altri o di suscitare l’idea di una notorietà e di una fama e popolarità. Questi dati valgono in particolare per la Luna (ovviamente tranne per il moto retrogrado / stazionario visto che non è soggetta a tale moto apparente) o per tutti quegli astri che hanno dominio o governano i luminari o che hanno significato sulle opere e sulle azioni del nativo.

C’è poi un interessante passaggio sulle “congiunzioni”, l’autore dice che la configurazione più forte o che indica l’autorità, l’onorabilità è fra tutte la congiunzione che in realtà non dovrebbe essere definita “aspetto”. L’aspetto infatti è una relazione dotata di una certa distanza che intercorre tra due punti (sestile, trigono, quadrato e opposizione) mentre la congiunzione è più una unione fisica prospettica dove due corpi ovvero due nature si uniscono in “un solo scopo” o per fornire una natura “unita” a servizio del nativo. Ecco che in temi di nascita di dittatori, tiranni, come anche di re e regine, incontriamo spesso congiunzioni forti unitamente alla posizione angolare dei luminari.

I luminari nelle sedi dei luminari stessi significano o amplificano i significati dell’onorabilità.

Tuttavia, aggiunge Ranzovius: se i luminari Sole e Luna non sono angolari, dobbiamo comunque valutare la posizione delle stelle fisse specialmente in Ascendente e in Medio Cielo, perché queste stelle possono significare cose illustri e fama e fare le veci dei luminari. Ma se i luminari sono in condizioni estreme, ovvero privi di dignità essenziale, in luoghi deboli, non configurati alle stelle benefiche, allora indicano una difficoltà nella onorabilità e nella fama, o anche una tendenza alla privatezza, e all’isolamento. E se invece abbiamo condizioni miste, alcune buone e alcune cattive, allora potremmo avere una onorabilità o una fama tra “pochi intimi” oppure una onorabilità e un modo di esercitarla che è dominante e imperante, anche castrante. Pare dunque che Ranzovius voglia distinguere la fama in pubblica, privata, in elevata, media, bassa, nonché evidenziare i concetti di non-socialità, isolamento, riservatezza, in collegamento allo studio della forza essenziale ed accidentale dei Luminari.

Ranzovius commenta alcune indicazioni di Tolomeo scrivendo: Se Saturno è con il Sole, se Saturno è orientale, se Saturno è nelle sue dignità, se ha dominio sui luoghi luminosi (intende dire se ha dominio sui luoghi ove sono i Luminari ovvero se ha dominio per essenzialità su Sole e Luna ma anche dominio sui luoghi celesti occupati dai luminari o dalle congiunzioni) allora aggiunge onore, ricchezze, denaro, autorità o autorevolezza. Idem per Giove, che invece conferisce grandezza, favori, fortune, eleganza. Idem Marte che propende più a donare comando, capacità di dominio e di conquista. Idem Mercurio che conferisce una autorevolezza più legata alla conoscenza e allo studio delle cose.

Ulteriori indicazioni riportate da Ranzovius orientano nella selezione di figure importanti. Per esempio, riporta che le congiunzioni Giove-Saturno indicano la nascita di persone grandi e famose o di chi causerà importanti cambiamenti nella società, nella politica, nelle cose di tutti. Di conseguenza anche le congiunzioni Marte-Giove hanno un certo effetto sull’onorabilità ma anche sulla capacità di dominio. Valgono però le regole anche precedenti. Voglio dire, potremmo avere una grande quantità di persone che nascono con Giove-Saturno congiunti o con Marte-Giove congiunti, ma solo alcune di queste saranno famose o apporteranno cambiamenti e benefici a tutti, e questo sarà stabilito nel giudizio della qualità della forza dei luminari e quindi è l’insieme delle variabili e di più testimonianze a indicarci un certo fatto.

Ranzovius parla poi di alcune “sorti” che chiama Partem Honoris (potrebbe riferirsi intanto alla Sorte di Fortuna, ma anche a Parti più specifiche come la Parte del re e del sultano, la Parte delle conquiste e delle vittorie del sultano, la Parte delle persone di alto rango, la Parte delle attività del nativo, la Parte della potenza, del Successo). Individua poi dei gradi di elevazione quindi grado 19 dell’Ariete (che è elevazione del Sole) e grado 3 del Toro (che è elevazione della Luna). Questi gradi pare essere visti da Ranzovius come gradi in cui se i luminari o altri pianeti o sorti fossero presenti, possono significare qualcosa sulla onorabilità e la fama.

Cita poi alcuni autori: alcuni di questi considerano il medio cielo, ovvero i pianti in decima, e le qualità del governatore della decima casa, essi avranno significato sull’onorabilità, il potere e il dominio. Altri autori, dice, preferiscono invece l’Ascendente e i pianeti ivi presenti che conferiranno al nativo grande potere, ovvero i pianeti in casa uno (nel bene o nel male) diventano “parte integrante” del corpo e dell’animo e del temperamento e della mente del nativo, perché l’Ascendente ha significato su tutto il corpo e quindi su tutte le sue funzioni animiche e razionali, dunque nella complessione temperamentale.

Molto interessante un’osservazione di Ranzovius; dice: anche Giove partecipa ai significati dell’onorabilità! Per esempio, un Giove in decima casa (o in ascendente) può indicare l’onore, la regalità, ma dice che non può indicare le cariche onorifiche pubbliche o i riconoscimenti pubblici! Ciò che vuole dire è che non basta Giove in decima o in ascendente, o piazzato in modo forte, dobbiamo sempre e comunque riferirci alla condizione dei luminari. Giove in decima conferisce onore e pregio che può anche essere vissuto in ambito privato, o in ambienti estremamente ristretti. Mentre se questo onore e pregio diventano di dominio pubblico, e riconosciuti da tutti, allora avremo con molta probabilità una condizione di forza dei luminari, dignificati nell’essenzialità e nell’accidentalità, e configurati in qualche modo anche a Giove! Ecco che la fama promessa da un Giove dominante diventa anche pubblica.

Aggiunge poi le seguenti affermazioni:

Il nativo frequenterà luoghi della società che contano o che conferiscono dominio e fama o regalità quando Giove e Saturno sono nella loro casa. Saturno in Ascendente e nella sua casa, e Giove che fa aspetto a Saturno, significa la stessa cosa. Venere in aspetto a Giove specie in trigono, e quando Venere è in decima casa, significa i costumi regali, gli amori, le passioni, ovvero ciò che regna e rende onore è l’atteggiamento, l’amore ovvero la passione per le cose, la creatività, il carisma, la bellezza magnetica e ammaliante. Ma poi conclude il capitolo affermando che la Luna gioca un ruolo fondamentale sia nelle natività diurne che notturne, perché essa indica la popolarità, l’aumento delle ricchezze.

La nascita di Elisabetta II.

Osserviamo la condizione della natività di Elisabetta II, rispetto a quanto indicato da Ranzovius.

La nascita è notturna, quindi ha un grande valore la condizione della Luna che è in una casa angolare e governa l’angolo. Questa è una condizione di forza, onorabilità e di fama, di regalità.

Inoltre la Luna in Leone è nella casa del Sole: tutta la letteratura medievale concorda nel dire che la Luna nelle dignità del Sole significa regalità, potere, fama.

Pur essendo la Luna peregrina, ha alcune condizioni che richiamano l’altro luminare, quello del Sole.

La Luna è nel domicilio del Sole. Il Sole è nell’esaltazione della Luna! Vi sono mutue ricezioni interessanti che possono collaborare nel conferire autorevolezza od onorabilità al nativo.

La Luna inoltre risulta visibile, quindi in potenza il nativo può essere soggetto a onorabilità pubblica (per visibile intendo dire che è sopra l’orizzonte oltre che ad essere visibile ovvero non sotto i raggi del Sole).

Inoltre, la Luna è crescente, quindi è testimonianza di “cose in aumento”, fama che può aumentare e crescere nel tempo. Il primo aspetto che forma è con il benefico della setta notturna, Venere che è in esaltazione!

Notiamo che il Sole, altro luminare da verificare, non ha alcuna dignità essenziale, è peregrino. Ma anche in questo caso il luminare acquisisce una serie di fortune: per esempio è unito alla Sorte di Fortuna e specialmente ha un aspetto nel mondo all’Ascendente. Non meno importante il già citato scambio di essenzialità, il Sole è nell’esaltazione della Luna, la Luna nel domicilio del Sole, questa mutua ricezione significherà qualcosa, o no?

Osserviamo che è presente nella natività una condizione indicata da Ranzovius, quella delle congiunzioni in luoghi forti: in questo caso abbiamo l’unione di Marte-Giove che comunicano con la Luna, luminare del tempo. È vero che l’aspetto di opposizione è considerato negativo, ma in questo momento ci interessa una comunicazione tra luminare del tempo ed eventuali pianeti in congiunzione (perché quando il luminare comunica con due pianeti uniti, indica che quella natura della congiunzione diventerà qualcosa di dominante nel nativo). Marte concorre secondo Ranzovius al comando e alla capacità di dirigere il proprio potere, e quando è unito a Giove ed entrambi configurati a uno dei due luminari, significa un potere che agisce sugli altri, riconosciuto, regalità.

Certamente l’opposizione della Luna alla congiunzione Marte-Giove può anche significare momenti di tensione nel regno, o in ciò che il nativo comanda o nelle cose in cui il nativo ha dominio.

Osserviamo che la congiunzione Marte-Giove è nel volto della Luna, ovvero tale congiunzione si “veste” di abiti lunari. Questo riafferma la notorietà e l’autorità, anche perché la Luna come corpo è in configurazione alla congiunzione Marte-Giove.

La decima casa ha significato sul potere: è governata da Marte in una casa cardine, l’ascendente.

Anche l’ascendente ha significato sul potere: è governato da Saturno angolare.

Dice Ranzovius che quando il luminare del tempo (in questo caso la Luna) si relaziona a Marte l’autorità è dedita al comando; a Giove l’autorità è elegante, austera, regale; a Saturno è seria, strutturata, decisa. Nel male, quando il luminare del tempo è configurato a Marte l’autorità è tirannica, distruttiva; a Giove è ostentata; a Saturno è spietata, crudele, senza cuore. A Venere è raffinata, elegante. Il primo aspetto che la Luna forma è con Venere!

Il Luminare della natività, la Luna, governa sull’angolo della settima casa e sull’angolo della IV casa per esaltazione.

LA REGOLA DEL GRADO DI ESALTAZIONE DEI LUMINARI

Notiamo poi che viene rispettata un’altra regola, quello del “grado di esaltazione dei luminari”. La sorte di fortuna è nei “gradi” di tolleranza dell’esaltazione della Luna (3° Toro) ed essendo questa natività notturna, questo significa un fato o un destino di grande fama e di grande autorità, giacché tale sorte e tale grado di esaltazione lunare va a collocarsi proprio nella sede di gioia della Luna ed è posseduto dalla sorte di fortuna (casa tre). La Sorte di Fortuna è governata da Venere in esaltazione. La sorte è in antiparallelo a Giove, in relazione all’Ascendente per sestile nel mondo, congiunta al Sole. Questo concorre oppure è un’ulteriore testimonianza di un destino di fama e di autorità.

BIBLIOGRAFIA
Ho consultato la versione latina del Trattato di Ranzovius, traduzione e commento autonomi.

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