Lo studio che sto portando avanti di Astrologia Mondana dai testi di Bonatti è ogni giorno che passa fatto di COLPI DI SCENA. Nemmeno i romanzi di Agatha Christie mi hanno mai sorpreso in tal maniera. Nel lunghissimo capitolo del Signore dell’Anno, Bonatti indica come – secondo lui – rintracciare il Signore dell’Anno. La sua fonte principale è la tradizione araba, come Albumasar ma anche altri autori, ma c’è a mio giudizio anche il suo ingegno e la sua autonomia intellettiva infatti specificatamente in alcuni passaggi indica Albumasar scrivendo “Albumasar dice che” mentre in altri passaggi fa una trattazione dell’argomento in autonomia. Quindi Bonatti non è il portavoce di Albumasar, è un Astrologo a tutti gli effetti che ha tramandato la sua esperienza attraverso ovviamente gli studi che ha fatto e che ha assimilato.

Sul Signore dell’Anno mi sorprende evincere che Bonatti ha una “visione rigidissima” sulla sua elezione. Oggi, in questi tempi, molti tendono a eleggere come signore dell’anno un Astro forte, e spesso questo astro basta che sta in un angolo per essere definito Signore dell’Anno. Per esempio un Astro X nell’angolo del Discendente che governa la Decima Casa o l’Ascendente, è Signore dell’Anno. Sicuramente è un metodo, e può andar bene, ma è l’ultima istanza possibile nel rintracciare il Signore dell’Anno. Dice Bonatti, infatti, che dobbiamo prediligere un Astro a signore dell’anno che ha diritti specifici nel luogo in cui si trova. Per esempio dice che se abbiamo un Astro nell’Ascendente dell’ingresso del sole in ariete che ha diritto sull’ascendente, non servirà perdere altro tempo, quello sarà a tutti gli effetti Signore dell’Anno. Ci dice di guardare i 4 angoli, partendo dall’ascendente, poi si passa al medio cielo, poi al discendente, poi all’anticulmine. Dobbiamo rintracciare in questi luoghi un Astro che ha diritto sul luogo in cui è non su altri luoghi angolari, e possiamo cercarlo secondo Bonatti per Governatore, Esaltazione, Triplicità, Almuten, escludendo come prima istanza pianeti retrogradi o combusti. Se questo non produce alcun risultato, si passa a evidenziare altri luoghi “non angolari” ovvero la Casa Undici, poi la Casa Nove, poi la Quinta Casa e per finire la Terza Casa. Anche in questi luoghi dice Bonatti che se troviamo un astro che ha diritto sul luogo in cui è, non su altri, sarà Signore dell’Anno. Un astro in casa undici che ha diritto sulla casa undici, sarà Signore dell’Anno se nei 4 angoli non è stato possibile determinare un Signore dell’Anno. Se nemmeno questo produce un dato convincente, Bonatti dice come ultima istanza di valutare l’astro migliore per dignità essenziale e accidentale, e se abbiamo in uno stesso angolo con per esempio due astri dignificati dall’essere solo nel proprio decano (poca roba essenziale), preferiremo quello che è più vicino alla cuspide.

La definizione di Signore dell’Anno in Bonatti è “particolare”. Certamente indicherà le condizioni generali dell’anno ma non in assoluto. Bonatti inoltre accosta al termine “Signore dell’Anno” il concetto di “Signore della Gente Comune” cioè ripete come fosse una orazione “Il signore dell’anno ovvero il Signore della Gente comune o dei contadini” evidenziando che questo Astro è prima di tutto un significatore delle persone, della società possiamo dire, della condizione del popolo. Infatti subito dopo la trattazione del Signore dell’Anno, Bonatti parla dei SIGNIIFICATORI NATURALI e indica che per giudicare le cose dell’anno dobbiamo conoscere e stabilire i significatori naturali delle cose che vogliamo giudicare. Al che fa l’esempio di un Significatore Naturale per lui di estrema importanza, che dobbiamo calcolare insieme al Signore dell’Anno, ovvero il Significatore del Re e la procedura è articolata anche se piuttosto semplice ma richiede diversi passaggi e una osservazione molto “attenta” del cielo e del grafico che stiamo analizzando.

Signore dell’Anno e Significatore del Re sono i due astri più importanti in Bonatti o almeno che tratta in modo certosino nella sua Astrologia Mondana. Questi astri vengono però relazionati alla totalità dell’immagine del Sole in Ariete: così Bonatti tralascia il signore dell’anno e il significatore del re per passare allo studio dei governatori in particolare della casa uno, perché dice che il Governatore dell’Ascendente anche se non è Signore dell’Anno è estremamente importante nel giudizio di un anno. Dobbiamo dunque relazionare il Signore dell’Anno e il Significatore del Re con l’intera qualità della disposizione degli astri nell’ingresso del Sole in Ariete.

Bonatti conferisce poi una certa importanza ai luminari, distinguendo il grafico notturno da quello diurno. I dispositori dei luminari e le loro relazioni, la forza accidentale di tutti gli altri, la condizione generale insomma di un grafico è imprescindibile nella sua totalità nel giudizio finale.

Non mi sfugge il fatto che ogni autore presenterà poi la sua esperienza, e ben venga che sia così, tuttavia trovo in Bonatti una trattazione completa ed esaustiva. Per esempio alcuni autori antichi indicano che se conosciamo l’anno di fondazione di una città, possiamo calcolare annualmente il signore dell’anno attraverso la tecnica della profezione, quindi ciò dimostra che i metodi e le tecniche per il calcolo del Signore dell’Anno sono veramente tante e ognuna si fonda su criteri diversi.

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