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I nomi della Luna (Luna del Lupo, del Lombrico, Rosa, ecc.): origine e considerazioni

Non troveremo alcuna fonte nella Letteratura Astrologica Antica (ellenistica, medievale, rinascimentale, dall’Astrologia occidentale a quella orientale antiche) rispetto all’uso che si fa oggi dei nomi delle Lune, una moda simpatica ma che ha poco a che fare con la tradizione astrologica. È anche complicato stabilire fonti filologiche chiare, infatti l’origine di questi nomi appartiene a tradizioni (molte delle quali sono segrete o tramandate oralmente prive, cioè, di un corpus letterario) delle tribù dei nativi americani. Oggi a livello federale sono riconosciute oltre 576 tribù dalle quali proviene una complessa tradizione legata ai nomi delle Lune, associate a un uso diverso che queste realtà sociali hanno del calendario lunare. Questi nomi erano per lo più associati dalle tribù per identificare le fasi lunari concomitanti a fenomeni stagionali osservati e da certi eventi che accadevano nella tribù durante certi periodi dell’anno. Rimane tuttavia una tradizione che dimostra quanto, in ogni cultura e società del mondo, fosse presente una innata necessità di speculazione-filosofica nei confronti dei fenomeni del cielo, in questo caso legati alle fasi lunari.

DIVERSI NOMI DELLA LUNA

Mi ha sorpreso scoprire che i nomi attribuiti alle Lune di ogni mese sono in realtà una “infinità” e questi nomi possono variare in base alla tribù di riferimento. Il colonialismo americano ha fatto proprie alcune tradizioni di queste tribù banalizzandole nel folclore occidentale e appropriandosi di una cultura che invece dovrebbe essere salvaguardata piuttosto che usurpata indebitamente. In base alla tribù di riferimento incontriamo diversi nomi attribuiti alla Luna Piena di ogni mese, riporto di seguito alcune attribuzioni:

MESE DI GENNAIO

Grande Spirito della Luna, nome originale Gichimanidoo-giizis appartenente alla tribù Ojibway nativi americani appartenenti al gruppo linguistico algonchino, erano cacciatori, raccoglitori di riso selvatico, coltivatori di mais.

Luna di Ghiaccio, nome originale, Muhe Nuti appartenente alla tribù Catawba ancora esistente, i loro costumi e le loro credenze furono a lungo studiate dall’antropologo Frank Speck nel XX secolo, popolo conosciuto in particolare per la produzione delle loro ceramiche.

Luna Piena dell’Albero Spezzato, nome originale Puthe’naawe Mtokw Neepã’uk appartenente alla tribù Stockbridge-Munsee nativi americani discendenti dei Mohicani e dei Wappinger.

Altri nomi dati alla Luna di Gennaio: Maajii-bibooni-giizis (Stella d’inverno) Oshki-bibooni-giizis (Luna d’inverno) Dunolvtanv (Luna del vento) Ukiuq (Luna invernale) Teyakohuhtya’ks (Luna gelida), eccetera.

MESE DI FEBBRAIO

Luna di Neve ovvero Muxa’taawe Osãane Neepã’uk la cui origine è legata alla tribù dei Mohicani. Altri nomi attribuiti alla Luna di febbraio provenienti da altre tribù: Migizi-giizis (Luna dell’Aquila), Makoonsag-gaa-nitaawaadi-giizis (Luna della nascita dei cuccioli d’orso), Siwekure Araskehe Nuti (Prima Luna dei Fiori), Kagali (Luna della fame), eccetera.

MESE DI MARZO

Aandego-giizis (Luna del corvo), Nika-giizis (Luna d’oca), Upinagasraq (Luna della primavera), Komelitahch’a (Luna dei bagliori), eccetera.

MESE DI APRILE

Iskigamizige-giizis (Luna di zucchero), Omakakiiwi-giizis (Luna della rana), Othkeethkwun Wãak Pkwaaxowãpthowuk Neepã’uk (Luna delle erbe), Wasakayutese (Luna tuonante), eccetera.

MESE DI MAGGIO

Wabagoni-giizis (Luna fiorita), Sì’ Nuti (Luna del serpente), Tahch’ahipu (Luna danzante), eccetera.

MESE DI GIUGNO

Odemiini-giizis (Luna delle fragole), Iswa Nuti (Luna del fiume), Tihikatahch’a (Luna d’estate), eccetera.

MESE DI LUGLIO

Miini-giizis (Luna dei mirtilli), Miskomini-giizis (Luna dei lamponi), Guyegwoni (Luna del mais), Ãamowaawe Neepã’uk (Luna delle api mellifere), Ohyotsheli (Luna dei fagiolini), eccetera.

MESE DI AGOSTO

Manoominike-giizis (Luna del riso), Odatagaagomini giizis (Luna delle more), Yiraha’ Nuti (Luna secca), Galoni (Fine della Luna della Frutta),  Tahch’aruwina (Luna calda), eccetera.

MESE DI SETTEMBRE

Waatebagaa-giizis (Luna delle foglie), Moozo giizis (Luna delle alci), Wade Nuti (Luna della zucca), Ukiuqsraq (Luna d’autunno o Luna cadente), eccetera.

MESE DI OTTOBRE

Binaakwe-giizis (Luna della caduta delle foglie), Atkuwa Nuti (Luna di chi raccoglie), Yutekhway’he (Luna della conservazione del cibo), eccetera.

MESE DI NOVEMBRE

Gashkadino-Giizis (Luna del congelamento o Luna gelata), Adikomemi-giizis (Luna del coregone oggi chiamata Luna dello storione… si riferisce ad un pesce d’acqua dolce del Lago Michigan che veniva pescato e poi conservato specialmente nel mese di novembre), Tehut’nuhelatuhe (Luna del ringraziamento), Tahch’asap’aratohku (Piccola Luna d’inverno), eccetera.

MESE DI DICEMBRE

Manidoo-Giizisoons (Luna dello spirito), Gichi-bibooni-giizis (Grande Luna d’inverno), Vsgiyi (Luna della Neve), Ukiugraq (Luna dei morti), eccetera.

ORIGINI DEI NOMI

I nomi elencati, che sono solo un piccolo esempio delle diverse nomenclature, provengono dalla ricerca condotta dal portale AIANTA una organizzazione di salvaguardia delle tribù americane, e derivano da contatti con le stesse tribù. Inutile dire che le diverse nomenclature riguardano momenti stagionali legati alla pesca, alla coltivazione, a momenti sociali delle tribù. È sottolineato che spesso questi nomi possono variare di anno in anno e dipendono anche dagli eventi sociali che accadono all’interno delle tribù in base alla qualità propria della stagione e a ciò che la stagione concede. Per esempio, se in un mese preciso il raccolto andava male alla Luna poteva essere attribuito anche un nome diverso. Ciò dimostra che la tradizione dei nativi americani legata ai nomi attribuiti non tanto alla Luna in sé ma al mese, e alla stagione di riferimento, hanno chiari riferimenti alle attività stagionali, agricole, di caccia o relative a questioni folcloristiche alcune delle quali non sono nemmeno del tutto note perché seguono tradizioni orali tramandate nelle diverse generazioni.

ALTRI NOMI

In base alle tribù di riferimento, i nomi possono variare di molto, per esempio incontriamo questa tradizione anche in altri tipi di cultura, come in quella maori dove ogni luna piena ha un nome diverso: Pipiri, Hongonui, Here-turi-kōkā, Mahuru, Whiringa-ā-nuku, Whiringa-ā-rangi, Hakihea, Kohi-tātea, Hui-tanguru, Poutū-te-rangi , Paenga-whāwhā, Haratua, anche in questo caso i nomi si riferiscono ad attività agricole, di caccia, sociali. L’attribuzione di nomi particolari alle Lune del mese è presente in molte altre tribù, per esempio in quelle autoctone dello Sri Lanka troviamo questi nomi particolari: Duruthu Poya , Navam Poya , Madin Poya , Bak Poya , Vesak Poya , Poson Poya , Esala Poya , Nikini Poya , Binara Poya , Vap Poya , Ill Poya e Unduvap Poya .

APPROFONDIMENTO SUI NOMI DELLA LUNA OGGI

Le culture indigene hanno a lungo nutrito una profonda venerazione per tutte le cose naturali e celesti. Il movimento della Luna attraverso i suoi cicli era considerato una guida allo scorrere del tempo. Più che una semplice misurazione del tempo, questa tradizione è una sincronizzazione dei cicli cosmici con quelli terrestri. Ogni Luna piena segna il completamento di un mese, un concetto noto come “tempo lunare”. Le culture del Nord America attribuivano nomi a ciascuna Luna Piena durante tutto l’anno in base alle attività stagionali significative che avevano luogo durante il periodo lunare, non vi erano tuttavia metodologie di analisi del cielo in ottica astrologica. Il numero di nomi indigeni della Luna Piena è vasto e diversificato. Le convenzioni sui nomi di ciascuna tribù sono strettamente legate al suo tessuto culturale, con centinaia di tribù in tutto il Nord America. Sebbene l’uso di alcuni nomi sia ormai sbiadito e incerto, la loro risonanza con il mondo naturale rimane una testimonianza del ricco patrimonio e della saggezza delle culture indigene.

Attualmente l’uso di questi nomi è entrato nel mondo occidentale, di fatto è una ingerenza di una cultura non propria dell’Astrologia occidentale ma piuttosto folcloristica e attribuibile a culture dei nativi d’America. Queste attribuzioni non appaiono nella letteratura astrologica antica, ma non esistono nemmeno fonti accreditate sulla storia di questi nomi, sull’uso dei nomi, sulle attribuzioni, perché come già indicato è una tradizione autoctona, tramandata oralmente, ed è quindi difficile stabilire verità filologiche. Anche grazie ad un approccio new age, i nomi delle Lune che mensilmente siamo abituati a leggere in tutti i portali giornalistici di intrattenimento segue una attribuzione “convenzionale”, la cui origine è discutibile perché sono assenti riferimenti sulle attribuzioni, non vengono mai indicate da quale tribù un certo nome della Luna proviene, e solitamente si associano i “nomi” usati convenzionalmente a speculazioni simboliche e filosofiche occidentalizzate che quindi perdono il valore originale e primigenio, in una classica modalità di certi approcci astrologici sincretici (che usano cioè culture e tradizioni tra loro in antitesi, spesso non concilianti tra loro). Le attribuzioni canoniche oggi usate sono inoltre commiste a tradizioni wiccane, pagane, new age, spirituali, olistiche, in quello che è un miscuglio di attribuzioni caotiche che prendono “pezzi” di culture tra loro diverse e le uniscono insieme:

Gennaio Luna del lupo; Febbraio Luna di neve; Marzo Luna del verme o lombrico; Aprile Luna del muschio rosa; Maggio Luna dei fiori; Giugno Luna della fragola; Luglio Luna del cervo; Agosto Luna dello storione; Settembre Luna del raccolto; Ottobre Luna del cacciatore; Novembre Luna del castoro; Dicembre Luna delle notti lunghe.

CONSIDERAZIONI FINALI

  • La tradizione dei nomi attribuiti alle diverse Lune mensili oggi è comunemente usato come narrazione di pensieri e speculazioni filosofiche, dove i creatori di questi contenuti ci spingono a riflessioni profonde, ci mettono di fronte a questioni morali ed etiche, sono veri e propri bollettini “spirituali” su come dovremmo essere, pensare, porci nei confronti della vita.
  • Tralasciando la domanda “ma da chi provengono questi saggi consigli morali, etici, spirituali… e perché mai dovremmo seguirli o ascoltarli o dedicarci del tempo per riflettere su come qualcuno vorrebbe che noi pensassimo o guardassimo le cose?”, questa tradizione contemporanea non ha molto a che fare con l’Astrologia.
  • Infatti, in ambito astrologico le sizigie (noviluni e pleniluni) sono importanti momenti che scandiscono i tempi delle stagioni ma che nel metodo astrologico sono privi di speculazioni morali ed etiche e avevano invece lo scopo di descrive la potenzialità dei raccolti, le dinamiche sociali, quello che ci si poteva aspettare dalle attività sociali in genere.
  • In tal senso una connessione con la tradizione dei nativi americani ha un interessante filo conduttore. Sia i nativi americani che gli astrologi occidentali, per esempio, vedono nella Luna momenti in cui potevano essere svolte certe attività agricole, sociali, culturali.
  • I nativi americani non utilizzavano i nomi di queste lune per improvvisarsi “annunciatori di sapienza saggezza e di consigli etici e morali” piuttosto usavano certi nomi per identificare certe attività sociali legate alla pesca, alla caccia, all’agricoltura e alle interazioni sociali interne alla tribù.
  • Mentre, negli almanacchi degli astrologi antichi le sizigie Luna-Sole avevano lo scopo di identificare periodi dell’anno in cui in base alla disposizione dei pianeti e alle loro qualità accidentali ed essenziali, erano indicate possibili situazioni nelle attività sociali.
  • Per esempio, i pronostici di Domenico Maria da Novara (vedere l’edizione di Leo S. Olschki curata da Bonoli, Bezza, De Meis, Colavita) usavano le sizigie stagionali come momenti di studio relativi alle condizioni dei re, dei popoli, delle classi sociali, l’autore si rifà a molte sentenze della tradizione araba come quella di Abneragel che recita: se la luna è forte, ovvero angolare o succedente e in proprie dignità e si applica a un pianeta forte, significa la buona condizione del popolo e che muterà da una buona condizione ad un’altra buona, da prosperità a prosperità, da guadagno a guadagno.
  • Durante le sizigie (luna nuova e luna piena) Novara trasforma i momenti lunari in studio delle classi sociali studiando la classe dei saturnini (contadini, monaci), dei gioviali (ecclesiastici, cardinali, magistrati), dei mercuriali (letterati, segretari, mercanti, fanciulli), dei marziali (militari, ma anche medici), dei venusiani (artisti, donne in genere) attraverso lo studio della disposizione dei pianeti durante il Novilunio o il Plenilunio.
  • L’autore sceglieva il novilunio o il plenilunio in base alla sizigia stagionale di riferimento.
  • Se per esempio la stagione primaverile ha come sizigia un plenilunio, avrebbe considerato il ciclo plenilunico in tutte le lune successive, al contrario se fosse stato un novilunio.
  • In ambito dell’Astrologia tradizionale, quindi, i giudizi e le indicazioni che potevano essere date sulle questioni agricole, sociali, seguivano sempre uno studio della fase lunare e non si basavano su “etichette” o su “nomi e nomenclature” che poi potevano dare inizio a speculazioni più che astrologiche potremmo dire “terminologiche”: per esempio la Luna del Lupo produce oggi un approfondimento sulla simbologia del Lupo o sul momento stagionale in sé senza minimamente considerare il dominus della sizigia, il contesto in cui avviene, le qualità dei pianeti, la loro disposizione nello studio metodico del cielo che è proprio del metodo astrologico.
  • Rimane tuttavia la connessione stagionale… che quanto meno nel folclore dei nativi d’America risulta strisciante ed evidente nell’attribuzione di certi nomi alle diverse lune del mese, dove tutto è ricondotto sempre e comunque al ruolo della natura e alla sua azione sui costumi e sulle attività dei popoli.

 

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Giudizi Siderali sulla Luna

In un trattato arabo del X secolo (fonte vedi immagine che segue) troviamo alcune indicazioni sulla Luna di inizio anno e dei suoi significati. Il testo parla chiaramente di mansioni lunari, e associa la Luna a determinate mansioni. Ispirandomi a questo testo, formulo una serie di giudizi tuttavia siderali, da guardare cioè osservando la Luna e la sua relazione con le aree costellative relative alle 12 costellazioni zodiacali.

LUNA NELL’ARIETE STELLATO

All’inizio dell’Ariete prevarranno le piogge e i raccolti saranno sradicati dalle inondazioni, pioverà per sei mesi, turbamenti causati dalle guerre, la merce dei mercanti scomparirà, ci saranno molte vittime umane. Ma se la Luna è nel ventre dell’Ariete, saranno in pericolo le flotte e combatteranno ad ovest, ci saranno spartizioni di territorio, si piangerà per sei mesi.

LUNA NEL TORO STELLATO

Quando è sulla testa del Toro i raccolti fioriranno con grande abbondanza, poi seguirà la carestia, e i re periranno. Quando nel ventre del Toro le regioni orientali saranno colpite da molta pioggia e il regno sarà piagato. Quando sulla coda del Toro, sarà un anno medio (ne buono ne cattivo).

LUNA NEL GEMELLI STELLATO

Quando all’inizio e nel ventre dei Gemelli, la peste si diffonderà. Ma se nella coda dei Gemelli allora carestia nel paese e una persecuzione pestilenziale prevarrà per otto mesi.

LUNA NEL CANCRO STELLATO

Nella testa del Cancro, pioggia e raccolti in abbondanza. Nel ventre o nella coda del Cancro, sarà un anno tranquillo con grande abbondanza.

LUNA NEL LEONE STELLATO

Quando sulla testa del Leone la capacità di giudizio (dei magistrati) sarà turbato, e si moltiplicheranno i crimini. Nel ventre del Leone, aumenterà la mortalità tra gli uomini. Nella coda del Leone, regnerà la morte dei quadrupedi e dei piccoli animali, e i poveri si arricchiranno.

LUNA NELLA VERGINE STELLATA

Quando nella parte iniziale e nel ventre della Vergine, sarà carestia. Ma se è nella coda della Vergine, i raccolti saranno abbondanti.

LUNA NELLA BILANCIA STELLATA

All’inizio della Bilancia ritorneranno le istanze delle minoranze. Nel grembo (ventre) e nella parte finale della Bilancia, turbamento dei re o di chi governa.

LUNA NELLO SCORPIONE STELLATO

Nella testa dello Scorpione grande tumulto tra il popolo. Nel ventre dello Scorpione, la pioggia non cesserà per quaranta giorni. Nella coda abbondanza di tutti i beni.

LUNA NEL SAGITTARIO STELLATO

Nella testa del Sagittario, e nel ventre, problemi per il re, e la carestia prevarrà. Nella coda del Sagittario, la più grande pestilenza regnerà tra i cristiani, la carestia costringerà la terra dei musulmani.

LUNA NEL CAPRICORNO STELLATO

Nella testa del Capricorno, come nel ventre e nella coda, carestia su tutta la terra.

LUNA NELL’ACQUARIO STELLATO

Nella testa dell’Acquario, siccità. Nel ventre dell’Acquario, sanguinamento a causa della spada. Sulla coda perturbazioni varie.

LUNA NEI PESCI STELLATI

Nella testa dei Pesci prevarranno molte malizie. Se sarà nel ventre e nella coda dei Pesci, molti moriranno di fame.

ALCUNI ESEMPI DI GIUDIZI SIDERALI RELATIVI ALLA LUNA

  • La Prima Guerra Mondiale è iniziata a Luglio 1914. Nella sfera celeste del 1 gennaio 1914, al primo minuto della prima notte del nuovo anno, la Luna occupava l’area costellativa del ventre dell’Acquario Stellato che riporta come giudizio: sanguinamento a causa della spada.
  • La Seconda Guerra Mondiale è iniziata a Settembre 1939. Nella sfera celeste del 1 gennaio 1939, al primo minuto della prima notte del nuovo anno, la Luna occupava l’area costellativa della testa dell’Ariete Stellato che riporta come giudizio: turbamenti causati dalle guerre.
  • L’anno 2023 ha visto la Luna di inizio anno nell’area costellativa della testa dell’Ariete Stellato che riporta come giudizio completo: prevarranno le piogge e i raccolti saranno sradicati dalle inondazioni, pioverà per sei mesi, turbamenti causati dalle guerre, la merce dei mercanti scomparirà, ci saranno molte vittime umane.
  • L’anno 2024 vedrà la Luna di inizio anno nell’area costellativa del ventre del Leone stellato che riporta come giudizio completo: aumenterà la mortalità tra gli uomini.
  • L’anno 2025 vedrà la Luna di inizio anno nell’area costellativa della coda del Sagittario celeste che riporta come giudizio completo: la più grande pestilenza regnerà tra i cristiani, la carestia costringerà la terra dei musulmani.
  • Dobbiamo aspettare il 2027 per avere una Luna in un area costellativa che parla di abbondanza e ricchezza, è una Luna che procede verso la coda della Vergine Stellata.
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Luna

Guido Bonatti: la descrizione della Luna e delle sue più importanti figure celesti, secondo il trattatista più celebre e importante nel panorama dell’Astrologia Medievale. La traduzione in italiano è curata da questo sito e proviene dalla traduzione in inglese di Robert Zoller presente nel suo Corso di Astrologia Medievale (Lesson Seven – Planets). Eventuali (…) indicano brevi passaggi omessi per rendere il testo più sintetico.

La Luna è benefica, femminile, notturna. Opera nel freddo e nell’umido secondo la sua natura. Lei è la significatrice della madre. Se la natività fosse notturna, significherebbe ciò che accade al nativo dalla madre.

Perciò dovresti considerare come si comporta la Luna con il significatore del nativo. Perché se l’aspetto è di un sestile o trigono, e lo riceve con un’accoglienza perfetta, sarà bene per il nativo della madre. Ma se la Luna ha un cattivo aspetto, farà il male da parte della madre. (…) Se il significatore della natività riceve la Luna, sarà bene alla madre dal nativo. Ma se lui (il significatore) la tratta male senza accoglienza (aspetto senza ricezione o mutua ricezione), sarà un male per la madre.

La Luna è collegata alla flemma.

Delle professioni governa i comandi, i lavori delle acque e delle terre, l’agricoltura, secondo la quantità della sua bontà o malizia. Lei significa il primo posto. Lui (il nativo) saprà gestire gli affari del re e dei magnati se la Luna governa nonché se lei (la Luna) sarà fortunata e in buon aspetto con il Sole, o con il signore della 10a casa per sestile o trigono.

Significa argento e buona fortuna in agricoltura specialmente se ha dignità in quarta casa all’ora della nascita.

Significa religione.

Tra le malattie significa l’epilessia, le contorsioni del viso e quelle malattie che riguardano la paralisi, soprattutto quelle che colpiscono la lingua, le labbra e gli occhi.

E significa la commozione delle membra, che accade spesso per qualche malattia causata dal freddo e dall’umido, come nel flemmatico.

E significa la qualità dell’anima perché se fosse unita ad un buon pianeta la qualità dell’anima sarebbe buona; se a un pianeta cattivo, cattiva.

L’orbita della Luna è di 12 gradi.

Quando la Luna è unita a Saturno nella natività di qualcuno, maschio o femmina, significa che il nativo considererà gli uomini con odio e simulerà di amarli e sarà geloso e si rallegrerà della distruzione degli altri e si addolorerà riguardo al loro profitto. E gli sembrerà che ogni bene altrui gli sia di danno.

E se fosse unita a Giove significa che il nativo sarà cauto, onesto e benevolo in tutte le cose e condurrà una vita buona, bella, onorevole e pacifica ed è in ogni modo lodevole.

E se è unita a Marte, significa che il nativo sarà geloso e studierà la malizia e si impegnerà in campagne sussurrate e nel seminare zizzania tra gli uomini in tutte le cose e qualunque cosa possa essere dannosa per gli altri, (semplicemente amerà il chiacchiericcio e sparlare degli altri) ma una ricezione infrange la suddetta malizia.

Ma se fosse unita al Sole con un aspetto di trigono o di sestile, o con una ricezione, i significati sarebbero più perfettamente adempiuti. E significa che il nativo o il richiedente avanza sistemando gli affari del re e quelli dei nobili, dei magnati, dei ricchi e di coloro che sono idonei a governare.

Ma se fosse unita a Venere, significa che il nativo sarà educato, benigno, dolce e buono d’animo e onesto rispetto ai suoi modi, e sarà rapido e leggero, e veloce nei movimenti, e si alleerà se stesso con il divino. Non parlerà male di nessuno, né farà notare a nessuno la sua mancanza di sofisticatezza.

Ma se fosse unita a Mercurio con la ricezione, significa che il nativo sarà un eloquente esortatore e che si atterrà agli scritti e alla retorica e che sarà ordinato in tutto il suo parlare e in tutte le sue dichiarazioni sia metriche che in prosa.

Ma se non riceve nell’aspetto trigono o sestile, sarà al di sotto di questo.

Ma se per fa aspetti di quadratura od opposizione (sempre con il signore della prima casa o con il significatore della natività per esempio con il signore della genitura), sarà loquace e proferirà molte parole vuote ed inutili, né lascerà parlare gli altri e li interromperà, né vorrà essere interrotto.

La Luna significa l’immaginazione e la debolezza del carattere, il sentimento e la gravità del linguaggio e le donne oneste.

Nelle natività femminili vedere se la Luna è unita a Mercurio come è stato detto. Perché allora significherà che la donna sarà onesta, buona e di buon animo.

Nutrirà liberamente i bambini e sarà fortunata in questo, e sarà un’assistente delle nascite. E significa madri e zie materne e fornitrici di cibo.

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Gli onori del nativo, secondo Ranzovius (1526-1598 Tractatus Astrologicus de Genethliacorum)

Nell’undicesimo capitolo della terza parte del Tractatus Astrologicus De Genethliacorum Thematum iudiciis pro signgulis nati accidentibus di Rantzau Henrik (Ranzovius, 1526-1598 astrologo, umanista e generale tedesco) l’autore propone un breve ragionamento sulla dignità e sugli onori di un nativo, attraverso lo studio del tema natale. Introduce l’argomento citando immediatamente Tolomeo che riporta il ruolo imprescindibile dei luminari; infatti Luna e Sole superano in splendore, e in eleganza (ovvero nella loro luminosità) tutti gli altri astri e lumi del cielo; in questo modo i luminari Sole e Luna suscitano gli spiriti nobili e coloro che lottano per cose importanti e coloro che si oppongono potentemente a qualsiasi difficoltà, essendo essi (i luminari) splendenti più di ogni altra cosa, quasi a voler contrastare qualsiasi altra luce possibile.

L’autore scrive che “diventano i più potenti” coloro che avranno i luminari che occupano certe disposizioni e qualità, proponendo un elenco di indicazioni, che vi riporto di seguito:

[1] Il Sole preferisce i segni del trigono igneo, e in generale i segni maschili. Quello che ci vuole dire Ranzovius è che dobbiamo giudicare l’essenzialità dei due luminari, partendo dalla natura del segno, e dallo studio delle qualità legate alla sfera celeste che sono connesse alle dignità essenziali. Infatti, aggiunge che è necessario valutare le dignità essenziali occupate dai luminari. L’autore riporta che il Sole preferisce segni maschili specificatamente quelli del trigono di fuoco: questo perché il sole è Caldo e Secco, i segni di fuoco Ariete Leone Sagittario poiché caldi e secchi risultano più in sintonia al Sole. Nel trigono di fuoco troviamo in effetti l’Ariete che è sede dell’esaltazione del Sole e il Leone sede del domicilio. È necessario dice Ranzovius giudicare anche l’essenzialità del Sole, più il Sole occupa posizioni dignitose (domicilio, esaltazione, triplicità, confine, volto) più significa onorabilità per il nativo. Mentre più condizioni debilitanti (per esempio in caduta, in esilio, peregrino, o segni contrari alla sua natura essenziale) faranno emergere l’idea di poca onorabilità o di poca capacità di essere visti e apprezzati. Ma vedremo più avanti, anche in un esempio pratico, che la regola dell’essenzialità non è tuttavia ferrea perché nel giudizio delle cose è necessario pesare più variabili, tra loro anche molto diverse.

[2] Per la Luna preferiremo segni femminili in genere e sicuramente la luce crescente della Luna significa l’aumento della onorabilità, ma in genere una Luna che risulta visibile è preferibile per quanto riguarda le condizioni della onorabilità e della fama. Anche in questo caso valorizzeremo come per il Sole le condizioni di essenzialità.

[3] Importante poi distinguere il luminare del tempo, ovvero valorizzare maggiormente il Sole per le natività diurne e la Luna per quelle notturne.

[4] L’autore indica che è importante anche la posizione nelle case, da suddividere in luoghi cadenti e succedenti incongiunti all’ascendente (casa 6, 12 – casa 2, 8) che risultano luoghi di pigrizia e di sfavore, di difficoltà all’emersione della onorabilità; luoghi cadenti e succedenti comunicanti l’ascendente (casa 9, 3 – casa 11, 5) sono luoghi operosi, che conferiscono una certa nobiltà, fama, prestigio e onorabilità, specialmente quando il Sole occupa la IX casa perché è nella sua gioia, e la Luna in III perché è luogo della sua gioia; e luoghi di potere e dominio (casa 1, 10, 7, 4) ovvero luoghi angolari o cardini, qui i luminari rivestono un ruolo di dominio, potere, bisogno di dominare; nel bene o nel male i luminari qui posti (in particolare in casa uno e dieci) sono molto accentuati e nel bene significa il carisma del “re” o il carisma di chi sa comandare; in senso negativo invece può significare il carisma del despota o del tiranno, o di chi ha mire territoriali e settarie.

[5] Dice poi di valutare le stelle regali specialmente quando configurate ai luminari, le stelle regali ma anche quelle più “luminose” unite ai luminari evidenziano un “senso di luminosità” ovvero di splendore, di nobiltà e regalità.

[6] Poi emerge la solita regola, che ho trovato in tutti i trattati medievali: la relazione alle benefiche stelle. Sole e Luna che si relazionano ai benefici sono migliorati nelle loro condizioni. Se le loro condizioni sono già buone (quelle di partenza) queste sono ulteriormente sottolineate. In particolare, le relazioni a Giove significano l’onorabilità e la capacità di governo. Le relazioni a Venere la bellezza quindi la capacità persuasiva e seduttiva.

[7] Interessante notare che l’autore scrive di non sottovalutare Marte, che anche se malefico quando ha certe relazioni con i luminari, specialmente con il Sole, e quando Marte è in condizioni di essenzialità buone, può significare capacità e autorità, non è infatti raro vedere condottieri, conquistatori, con una buona configurazione tra Sole-Giove e con l’intervento o il ruolo di un Marte favorevole. (Per esempio, Doroteo su Marte in trigono al Sole dice: In genitura notturna, se Marte è signore dell’ora e in aspetto di trigono al Sole, indica grandissimi benefici e talora un re potente; se poi Giove si trova nel proprio triangolo o in un cardine, chi nasce sarà un capo nobile e potente e, se è osservato dalla Luna, valoroso, signore di vita e di morte, veloce nel cambiare dimora, di natura sospettosa e diffidente persino verso se stesso, segnatamente se fosse in segno maschile).

Visibilità. Astri veloci. Astri lenti. Latitudine. Pianeta retrogrado. Diretto. Stazionario.

Un passaggio da considerare è il fatto che i vari pianeti giudicati nelle questioni dell’onorabilità vanno osservati anche in alcune qualità astronomiche: per esempio i pianeti visibili hanno significati sulla “visibilità del nativo” sulla sua capacità di essere visto, apprezzato, sulla sua capacità di popolarità e di fama. Ne consegue che astri invisibili diminuiscono l’efficacia della popolarità e della fama, ma possono comunque conferire qualità di onorabilità in spazi privati o in contesti più ristretti. La velocità degli astri è significativa alla capacità operante e operativa. La lentezza nonché i pianeti retrogradi possono indicare ambiguità, ovvero un certo modo di apparire che in realtà nasconde qualcosa, ovvero un apparire diverso da quello che si è realmente. Anche la Latitudine specialmente quando è positiva indica la capacità di elevarsi sugli altri o di suscitare l’idea di una notorietà e di una fama e popolarità. Questi dati valgono in particolare per la Luna (ovviamente tranne per il moto retrogrado / stazionario visto che non è soggetta a tale moto apparente) o per tutti quegli astri che hanno dominio o governano i luminari o che hanno significato sulle opere e sulle azioni del nativo.

C’è poi un interessante passaggio sulle “congiunzioni”, l’autore dice che la configurazione più forte o che indica l’autorità, l’onorabilità è fra tutte la congiunzione che in realtà non dovrebbe essere definita “aspetto”. L’aspetto infatti è una relazione dotata di una certa distanza che intercorre tra due punti (sestile, trigono, quadrato e opposizione) mentre la congiunzione è più una unione fisica prospettica dove due corpi ovvero due nature si uniscono in “un solo scopo” o per fornire una natura “unita” a servizio del nativo. Ecco che in temi di nascita di dittatori, tiranni, come anche di re e regine, incontriamo spesso congiunzioni forti unitamente alla posizione angolare dei luminari.

I luminari nelle sedi dei luminari stessi significano o amplificano i significati dell’onorabilità.

Tuttavia, aggiunge Ranzovius: se i luminari Sole e Luna non sono angolari, dobbiamo comunque valutare la posizione delle stelle fisse specialmente in Ascendente e in Medio Cielo, perché queste stelle possono significare cose illustri e fama e fare le veci dei luminari. Ma se i luminari sono in condizioni estreme, ovvero privi di dignità essenziale, in luoghi deboli, non configurati alle stelle benefiche, allora indicano una difficoltà nella onorabilità e nella fama, o anche una tendenza alla privatezza, e all’isolamento. E se invece abbiamo condizioni miste, alcune buone e alcune cattive, allora potremmo avere una onorabilità o una fama tra “pochi intimi” oppure una onorabilità e un modo di esercitarla che è dominante e imperante, anche castrante. Pare dunque che Ranzovius voglia distinguere la fama in pubblica, privata, in elevata, media, bassa, nonché evidenziare i concetti di non-socialità, isolamento, riservatezza, in collegamento allo studio della forza essenziale ed accidentale dei Luminari.

Ranzovius commenta alcune indicazioni di Tolomeo scrivendo: Se Saturno è con il Sole, se Saturno è orientale, se Saturno è nelle sue dignità, se ha dominio sui luoghi luminosi (intende dire se ha dominio sui luoghi ove sono i Luminari ovvero se ha dominio per essenzialità su Sole e Luna ma anche dominio sui luoghi celesti occupati dai luminari o dalle congiunzioni) allora aggiunge onore, ricchezze, denaro, autorità o autorevolezza. Idem per Giove, che invece conferisce grandezza, favori, fortune, eleganza. Idem Marte che propende più a donare comando, capacità di dominio e di conquista. Idem Mercurio che conferisce una autorevolezza più legata alla conoscenza e allo studio delle cose.

Ulteriori indicazioni riportate da Ranzovius orientano nella selezione di figure importanti. Per esempio, riporta che le congiunzioni Giove-Saturno indicano la nascita di persone grandi e famose o di chi causerà importanti cambiamenti nella società, nella politica, nelle cose di tutti. Di conseguenza anche le congiunzioni Marte-Giove hanno un certo effetto sull’onorabilità ma anche sulla capacità di dominio. Valgono però le regole anche precedenti. Voglio dire, potremmo avere una grande quantità di persone che nascono con Giove-Saturno congiunti o con Marte-Giove congiunti, ma solo alcune di queste saranno famose o apporteranno cambiamenti e benefici a tutti, e questo sarà stabilito nel giudizio della qualità della forza dei luminari e quindi è l’insieme delle variabili e di più testimonianze a indicarci un certo fatto.

Ranzovius parla poi di alcune “sorti” che chiama Partem Honoris (potrebbe riferirsi intanto alla Sorte di Fortuna, ma anche a Parti più specifiche come la Parte del re e del sultano, la Parte delle conquiste e delle vittorie del sultano, la Parte delle persone di alto rango, la Parte delle attività del nativo, la Parte della potenza, del Successo). Individua poi dei gradi di elevazione quindi grado 19 dell’Ariete (che è elevazione del Sole) e grado 3 del Toro (che è elevazione della Luna). Questi gradi pare essere visti da Ranzovius come gradi in cui se i luminari o altri pianeti o sorti fossero presenti, possono significare qualcosa sulla onorabilità e la fama.

Cita poi alcuni autori: alcuni di questi considerano il medio cielo, ovvero i pianti in decima, e le qualità del governatore della decima casa, essi avranno significato sull’onorabilità, il potere e il dominio. Altri autori, dice, preferiscono invece l’Ascendente e i pianeti ivi presenti che conferiranno al nativo grande potere, ovvero i pianeti in casa uno (nel bene o nel male) diventano “parte integrante” del corpo e dell’animo e del temperamento e della mente del nativo, perché l’Ascendente ha significato su tutto il corpo e quindi su tutte le sue funzioni animiche e razionali, dunque nella complessione temperamentale.

Molto interessante un’osservazione di Ranzovius; dice: anche Giove partecipa ai significati dell’onorabilità! Per esempio, un Giove in decima casa (o in ascendente) può indicare l’onore, la regalità, ma dice che non può indicare le cariche onorifiche pubbliche o i riconoscimenti pubblici! Ciò che vuole dire è che non basta Giove in decima o in ascendente, o piazzato in modo forte, dobbiamo sempre e comunque riferirci alla condizione dei luminari. Giove in decima conferisce onore e pregio che può anche essere vissuto in ambito privato, o in ambienti estremamente ristretti. Mentre se questo onore e pregio diventano di dominio pubblico, e riconosciuti da tutti, allora avremo con molta probabilità una condizione di forza dei luminari, dignificati nell’essenzialità e nell’accidentalità, e configurati in qualche modo anche a Giove! Ecco che la fama promessa da un Giove dominante diventa anche pubblica.

Aggiunge poi le seguenti affermazioni:

Il nativo frequenterà luoghi della società che contano o che conferiscono dominio e fama o regalità quando Giove e Saturno sono nella loro casa. Saturno in Ascendente e nella sua casa, e Giove che fa aspetto a Saturno, significa la stessa cosa. Venere in aspetto a Giove specie in trigono, e quando Venere è in decima casa, significa i costumi regali, gli amori, le passioni, ovvero ciò che regna e rende onore è l’atteggiamento, l’amore ovvero la passione per le cose, la creatività, il carisma, la bellezza magnetica e ammaliante. Ma poi conclude il capitolo affermando che la Luna gioca un ruolo fondamentale sia nelle natività diurne che notturne, perché essa indica la popolarità, l’aumento delle ricchezze.

La nascita di Elisabetta II.

Osserviamo la condizione della natività di Elisabetta II, rispetto a quanto indicato da Ranzovius.

La nascita è notturna, quindi ha un grande valore la condizione della Luna che è in una casa angolare e governa l’angolo. Questa è una condizione di forza, onorabilità e di fama, di regalità.

Inoltre la Luna in Leone è nella casa del Sole: tutta la letteratura medievale concorda nel dire che la Luna nelle dignità del Sole significa regalità, potere, fama.

Pur essendo la Luna peregrina, ha alcune condizioni che richiamano l’altro luminare, quello del Sole.

La Luna è nel domicilio del Sole. Il Sole è nell’esaltazione della Luna! Vi sono mutue ricezioni interessanti che possono collaborare nel conferire autorevolezza od onorabilità al nativo.

La Luna inoltre risulta visibile, quindi in potenza il nativo può essere soggetto a onorabilità pubblica (per visibile intendo dire che è sopra l’orizzonte oltre che ad essere visibile ovvero non sotto i raggi del Sole).

Inoltre, la Luna è crescente, quindi è testimonianza di “cose in aumento”, fama che può aumentare e crescere nel tempo. Il primo aspetto che forma è con il benefico della setta notturna, Venere che è in esaltazione!

Notiamo che il Sole, altro luminare da verificare, non ha alcuna dignità essenziale, è peregrino. Ma anche in questo caso il luminare acquisisce una serie di fortune: per esempio è unito alla Sorte di Fortuna e specialmente ha un aspetto nel mondo all’Ascendente. Non meno importante il già citato scambio di essenzialità, il Sole è nell’esaltazione della Luna, la Luna nel domicilio del Sole, questa mutua ricezione significherà qualcosa, o no?

Osserviamo che è presente nella natività una condizione indicata da Ranzovius, quella delle congiunzioni in luoghi forti: in questo caso abbiamo l’unione di Marte-Giove che comunicano con la Luna, luminare del tempo. È vero che l’aspetto di opposizione è considerato negativo, ma in questo momento ci interessa una comunicazione tra luminare del tempo ed eventuali pianeti in congiunzione (perché quando il luminare comunica con due pianeti uniti, indica che quella natura della congiunzione diventerà qualcosa di dominante nel nativo). Marte concorre secondo Ranzovius al comando e alla capacità di dirigere il proprio potere, e quando è unito a Giove ed entrambi configurati a uno dei due luminari, significa un potere che agisce sugli altri, riconosciuto, regalità.

Certamente l’opposizione della Luna alla congiunzione Marte-Giove può anche significare momenti di tensione nel regno, o in ciò che il nativo comanda o nelle cose in cui il nativo ha dominio.

Osserviamo che la congiunzione Marte-Giove è nel volto della Luna, ovvero tale congiunzione si “veste” di abiti lunari. Questo riafferma la notorietà e l’autorità, anche perché la Luna come corpo è in configurazione alla congiunzione Marte-Giove.

La decima casa ha significato sul potere: è governata da Marte in una casa cardine, l’ascendente.

Anche l’ascendente ha significato sul potere: è governato da Saturno angolare.

Dice Ranzovius che quando il luminare del tempo (in questo caso la Luna) si relaziona a Marte l’autorità è dedita al comando; a Giove l’autorità è elegante, austera, regale; a Saturno è seria, strutturata, decisa. Nel male, quando il luminare del tempo è configurato a Marte l’autorità è tirannica, distruttiva; a Giove è ostentata; a Saturno è spietata, crudele, senza cuore. A Venere è raffinata, elegante. Il primo aspetto che la Luna forma è con Venere!

Il Luminare della natività, la Luna, governa sull’angolo della settima casa e sull’angolo della IV casa per esaltazione.

LA REGOLA DEL GRADO DI ESALTAZIONE DEI LUMINARI

Notiamo poi che viene rispettata un’altra regola, quello del “grado di esaltazione dei luminari”. La sorte di fortuna è nei “gradi” di tolleranza dell’esaltazione della Luna (3° Toro) ed essendo questa natività notturna, questo significa un fato o un destino di grande fama e di grande autorità, giacché tale sorte e tale grado di esaltazione lunare va a collocarsi proprio nella sede di gioia della Luna ed è posseduto dalla sorte di fortuna (casa tre). La Sorte di Fortuna è governata da Venere in esaltazione. La sorte è in antiparallelo a Giove, in relazione all’Ascendente per sestile nel mondo, congiunta al Sole. Questo concorre oppure è un’ulteriore testimonianza di un destino di fama e di autorità.

BIBLIOGRAFIA
Ho consultato la versione latina del Trattato di Ranzovius, traduzione e commento autonomi.

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Doroteo. Capitolo Venticinque del Carmen Astrologicum (Libro Uno). Commento alla capacità di sostenersi secondo i decreti del Signore della Triplicità del Luminare del Tempo.

Nel capitolo ventiquattro del Carmen Astrologicum, Doroteo propone dei giudizi sulla fortuna e proprietà del nativo con alcuni esempi pratici, attraverso l’uso delle triplicità e le loro disposizioni nelle dodici case celesti. Doroteo scrive: “Ora ti descriverò una serie di natività in relazione alla questione della proprietà e della fortuna. Un nativo è nato quando all’ascendente sorgeva il segno Gemelli, e la posizione dei pianeti nella sfera erano disposti secondo questo diagramma”.

Nello schema riportato nel testo tradotto in lingua inglese da Pingree (e da me riprodotto in italiano) l’Ascendente è in Gemelli, il segno viene definito come “che sorge” connotando con questo concetto un segno estremamente importante perché all’atto della nascita risultava in ascesa. Doroteo aggiunge che: “La natività è notturna, e indico come primi pianeti in materia di fortuna: Marte e Venere, perché sono signori della triplicità del segno in cui si trova la Luna; ed entrambi sono in luoghi cadenti, così quest’uomo dovrebbe essere stato bisognoso, povero, incapace di trovare il pane quotidiano, misero. E questo è stato in lui più di quanto ti ho indicato”.

L’autore definisce immediatamente la qualità della natività, ovvero dice che è notturna. Infatti, il Sole si trova sotto l’orizzonte. Quindi dice che considererà Marte e Venere come primi pianeti (o significatori accidentali) per la questione della fortuna generale. Per fortuna, concetto frequentemente utilizzato da Doroteo, ci si riferisce in questa sede alla capacità del nativo di sopravvivere, ovvero la capacità di sussistenza e di mantenersi, di essere emancipato o di vivere in un certo senso con un buon potenziale. Ma per quale motivo considera Marte e Venere? Tra Sole e Luna, Doroteo sceglie la Luna come luminare fondamentale della natività: questo perché la nascita è notturna e quindi preferiremo il luminare che presiede tale condizione del tempo. La Luna è nel segno dello Scorpione, quindi secondo le dignità essenziali signori della triplicità dei segni di acqua (quindi signori della triplicità della Luna) sono Marte e Venere. I pianeti vanno a collocarsi in due luoghi celesti precisi, Marte occupa la IX casa celeste e Venere occupa la III casa celeste. I due luoghi celesti sono cadenti, unitamente alla casa XII e VI. I luoghi cadenti sono considerati da Doroteo come luoghi di impoverimento, o di diminuzione delle cose.

È interessante notare che in questo passaggio l’autore non tenga in considerazione il fatto che il luogo nove e tre, pur essendo luoghi cadenti sono in aspetto nel mondo all’ascendente, quindi rispetto ai quattro luoghi cadenti noti, sono i due luoghi più forti. Tuttavia, rimangono cadenti a significare cioè la diminuzione delle cose. Tutti i pianeti posizionati in luoghi cadenti, sono per le faccende della capacità di sostenersi considerati disposizioni di indigenza o di difficoltà. Così Marte e Venere poiché cadenti sono in un certo senso indeboliti, o intendono come signori della triplicità indicarci che il nativo potrebbe avere qualche difficoltà nel sostenersi e mantenersi, tant’è che Doroteo conclude dicendo che: “quest’uomo dovrebbe essere stato bisognoso, povero, incapace di trovare il pane quotidiano, misero. E questo è stato in lui più di quanto ti ho indicato”.

Doroteo propone altri esempi, tra cui ne riporto un altro come segue.

Scrive Doroteo: “Quest’altra natività è diurna, l’Ariete si alzava all’orizzonte in quell’ora, dall’oriente e dalla profondità del mare, e i signori della triplicità del Sole sono Saturno e poi Mercurio. Saturno è nel luogo che segue il cardine dell’occidente e Mercurio in quello che segue il cardine del mezzo cielo, che è luogo della fortuna, in modo tale che il nativo dovrebbe essere stato ricco, potente negli affari, con grandi proprietà, inclinato all’eminenza e alla fortuna e al loro aumento”.

In questo diagramma l’Ascendente ci indica che il segno che stava sorgendo era l’Ariete, la natività è diurna quindi Doroteo considera il Sole come luminare del tempo. Poiché il Sole è nel segno Acquario (segno di aria) considera i signori della triplicità del trigono dell’elemento aria, ovvero Saturno e Mercurio. Saturno si posiziona in Casa Otto, mentre Mercurio si posiziona in Casa Undici. Saturno, dice Doroteo, è nel luogo che segue l’occidente, significa che è nella casa succedente che viene (secondo il moto diurno) prima del settimo luogo celeste. Infatti i luoghi succedenti sono quelle case celesti dove il pianeta, nel suo moto diurno, è in “avanzamento” (così lo definiscono gli arabi, esattamente con il termine al-iqbal) e questi luoghi sono considerati potenti, forti, o comunque capaci di dare sostegno al nativo. Stessa cosa per Mercurio che occupa invece l’Undicesima Casa Celeste, dove i pianeti ivi presenti sono in avanzamento, in al-iqbal, ovvero procedono verso un angolo (in questo caso verso la casa dieci).

Noto in questo caso che Doroteo non riporta nulla sul fatto che Saturno, uno dei signori della triplicità del Sole, occupa si un luogo succedente, ma luogo considerato inoperoso, ovvero incongiunto all’Ascendente. Pare che per questa questione, o per questo modo di approcciarsi alla natività, Doroteo tenga in considerazione solo la qualità della casa, senza proporre uno schema di forza accidentale delle case, infatti i luoghi succedenti sono casa undici e cinque, come anche casa otto e due; ma la casa undici e cinque sono considerate più forti delle altre due, perché nel mondo hanno relazione con l’Ascendente; mentre la casa due e otto sono considerate pigre, ma sicuramente sono più forti delle case cadenti, e anche se sono considerate incongiunte all’Ascendente, per Doroteo hanno comunque capacità di indicare la possibilità del sostentamento.

È necessario tuttavia indicare che Doroteo in queste descrizioni pare proporre una prima analisi generale sulle capacità di sostenersi da parte del nativo, in altri capitoli infatti dice che è necessario analizzare ulteriormente questa questione, tenendo in considerazione altri approcci. È quello che risulta strisciante in tutta la letteratura, ovvero per una stessa questione gli Astrologi devono ricercare più testimonianze che producano lo stesso risultato prima di dichiarare un fatto. Allora Doroteo in altri capitoli dice che la questione del sostentamento e della capacità di sostenersi da parte del nativo, sarà valutata anche in base ai rapporti che il luminare del tempo forma con i benefici o i malefici, o che i signori della triplicità del luminare del tempo formano con gli altri pianeti, indica in alcune parti anche di verificare se il luminare del tempo ha qualche relazione con l’Ascendente e con il suo dispositore; e se il Signore dell’Ascendente ha qualche relazione con l’Ascendente stesso; e ancora indica la necessità di giudicare anche la sorte di fortuna, con il suo dispositore, e i signori della sua triplicità, e di valutare se questi formano aspetti con il luminare del tempo. Queste variabili o questi approcci diversi nel vedere una stessa questione, produrranno una serie di testimonianze a favore o meno di una certa tesi finale.

BIBLIOGRAFIA

Carmen Astrologicum, nella traduzione dell’edizione inglese curata da D. Pingree
link

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Gli undici modi attraverso cui la Luna è corrotta, Albumasar

Secondo Albumasar la corruzione della Luna può realizzarsi in undici modi.

1. Quando è eclissata nel segno della natività anche per trigono o per quartile al segno eclissato precedentemente alla nascita (cioè quando è una Luna in eclissi all’interno di una nascita oppure anche se non risulta eclissata al momento della nascita è ancora nel segno in cui ha incontrato la sua eclissi oppure è in trigono o quartile al segno della Luna in eclissi precedente la nascita se la sizigia della natività è una eclissi di luna).

2. Quando la Luna è sotto i raggi del Sole, in parole semplici quando la Luna è in congiunzione al Sole, con orbita separativa e/o applicativa di 12 gradi.

3. Quando mancano 12 gradi alla sua opposizione al Sole o mentre si separa dal Sole per opposizione, in parole semplici quando la Luna è in opposizione al Sole, con orbita separativa e/o applicativa di 12 gradi.

4. Quando risulta in aspetto ai malefici specialmente quando tali aspetti sono applicativi.

5. Quando occupa il dodicesimo di Saturno o di Marte nel segno in cui è (ovvero se occupa il dodecatemorion del Capricorno, dell’Acquario, oppure dell’Ariete o dello Scorpione).

6. Quando è con la testa o la coda del drago, oppure quando è con essi o ai pressi di essi entro 12 gradi applicativi e/o separativi.

7. Quando la sua latitudine è sud.

8. Quando al momento della nascita si trova nella via bruciata, compresa tra Bilancia e Scorpione (i gradi della via combusta sono diversi secondo l’autore di riferimento in genere si considera dal grado 19° della Bilancia al grado 3° dello Scorpione perché il segno Bilancia è la caduta del Sole e il grado 19 della Bilancia è il “massimo” della caduta, e il segno Scorpione è il segno della caduta della Luna e il grado 3 dello Scorpione è il “massimo” della caduta, infatti lo stesso Albumasar riporta che non esistono solo i gradi massimi di esaltazione ma anche quelli di caduta che sono opposti a quelli di esaltazione).

9. Quando la Luna si trova ai confini del segno, perché allora occuperà il confine di un malefico (Albumasar usa i termini egizi).

10. Quando la Luna è lenta.

11. Quando occupa il nono posto dall’ascendente (probabilmente perché il IX luogo è la casa ove gioisce il Sole quindi in posizione opposta al III luogo ove ha sede la sua gioia e luogo ove manifesta la sua massima forza, come riporta Albiruni).

La corruzione della Luna può indicare la corruzione di tutto ciò che la Luna significa accidentalmente e naturalmente. I significati naturali della Luna sono connessi alla funzione vegetativa, ma è anche un pianeta fortemente connesso alle inclinazioni dell’anima e della mente unitamente a Mercurio, come anche alle predisposizioni corporali e temperamentali ovvero alla capacità di azione nel mondo in quanto poiché astro più vicino a noi similmente significa le attività dell’uomo all’interno delle sue funzioni psichiche e biologiche.

Riportando le considerazioni qualitative della Luna secondo Albiruni, sintetizzo come segue:

• Una Luna favorevole e in luoghi favorevoli e dotata di forza essenziale e accidentale indica un cuore puro, una persona accomodante, un re tra i re e un servo tra i servi, magnanimo, eleganza, divertimento, rispetto pubblico, amatore, generosità, briosità, grande perspicacia e grande intuito, plasticità mentale, duttilità, disponibilità, animo accomodante, graziosità, disponibilità.

• Una Luna sfavorevole e in luoghi sfavorevoli e dotata di debolezza essenziale e accidentale, ovvero in più condizioni di corruzione tra quelli riportati da Albumasar, indica una personalità obliviosa (tendenza ad abbandonarsi alle cose con modo passivo e arrendevole), ciarliera (tendenza ai pettegolezzi e chiacchiere inopportune), insufficienti doti intellettuali, menzognero, calunnioso, eccessiva ansietà specialmente per la propria o altrui salute, arrendevolezza, fragilità, intemperanza, tristezza o visione decadente della vita, avarizia o tendenza alla territorialità avida, oppure tendenza a sottomettersi agli altri.

 

Bibliografia
The Great Introduction… Albumasar
L’arte dell’astrologia… Albiruni

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Luna [quadrato] Marte: la compromissione degli affari. Aforisma Cardano 163-V

Dice Gerolamo Cardano, nella Sezione V Aforisma 163: Se Marte in una genitura notturna si troverà quadrato alla Luna, il nato a causa dell’intemperanza e dell’ira spesso comprometterà i suoi affari (e ciò è aumentato e amplificato se la Luna è crescente o piena).

Questo aforisma di Cardano è molto interessante, prima di tutto per un motivo legato alla natura della natività: sappiamo infatti che in una nascita notturna Marte è nella sua fazione o setta, essendo un pianeta notturno, nonostante questo gli aspetti alla Luna (luminare delle nascite notturne) possono compromettere in sostanza la capacità gestionale degli affari personali. I luminari, sole o luna che siano, governano sempre le capacità di sostentamento dell’individuo. Quindi in un tema notturno la Luna prende le veci del Sole e diventa quindi Luminare del nativo, rappresentando a tutti gli effetti i bisogni primari della persona, le sue attività generali, le capacità di sostentamento.

In altri aforismi, che presenterò in future occasioni, Cardano rievoca spesso gli aspetti tra luminari e malefici, evidenziano la differenza tra nascita diurna e notturna, ma in tutti i casi anche se i malefici sono nella loro fazione, gli aspetti disarmonici ai luminari (anche se non contro setta) rivelano sempre un problema o un possibile danno.

Nel caso specifico, Cardano ci dice che se la Luna in un tema notturno è in aspetto ostile (specifica il quadrato) a Marte, il nativo a causa del suo temperamento causerà danno a sé stesso. Questo danno sarà maggiore o più intenso se la Luna è crescente o piena.

Marte possiamo identificarlo come “la forza irascibile”, è un malefico esclusivamente per un motivo di natura, essendo esso estremo caldo e secco dove la secchezza è prevalente. In virtù di questa condizione, la secchezza nella dottrina aristotelica quando è in eccesso rende l’individuo estremo nelle sue scelte, sprovveduto, eccessivamente reattivo dal punto di vista mentale/intellettuale ma di una reattività che può arrivare ad essere priva di filtri, di inibizioni, dunque di controllo.

Cardano osserva che: Marte (insieme a Mercurio) è signore della menzogna 173-V; i malefici con la Luna hanno dominio sull’impudenza 174-V, Marte … ha il potere di bruciare 156-V.

Queste indicazioni non fanno altro che confermare la natura “bruciante” e quindi distruttiva di Marte: in certe condizioni Marte è prodromico all’annientamento, all’annullamento, alla demolizione e dunque alla depauperazione dei beni personali, o delle sostanze del nativo. Cardano nel suo aforisma parla specificatamente di “affari” ma possiamo ampliare la sua indicazione nell’interesse sociale, nelle faccende personali, nelle condizioni private. Sottolinea poi che è l’intemperanza del nativo ad essere causa di tale depauperazione o compromissione: ovvero le relazioni Luna-Marte (in quadratura) possono in certe condizioni essere significative di una sregolatezza, smoderatezza, sfrenatezza, di un disordine e di un eccesso causante compromissione della sostanza individuale, e degli affari personali.

Tuttavia dobbiamo sempre considerare gli Aforismi astrologici come “indicazioni generali” che comunque offrono una traccia e una indicazione basata su una logica interpretativa, ma che andrà poi osservata caso per caso nelle qualità specifiche della natività.

 

ESEMPIO LUNA-MARTE QUADRATI

NICOLAS CAGE

N. Cage è stato accusato di aver evaso 14 milioni di dollari in tasse, e si è ritrovato con ben poco del suo originario patrimonio, anche perché ha sperperato il suo denaro in automobili e beni di lusso. La smoderatezza e l’abuso nei confronti del denaro, lo sfrenato bisogno di accumulare oggetti di lusso e di spendere soldi, e poi la scoperta dell’evasione, lo hanno portato in un momento di grave situazione personale e privata, causata dal suo “temperamento superficialmente spendaccione”, poi l’evasione fiscale scoperta non ha fatto altro che generare a  causa delle sue scelte e delle sue azioni un effetto domino sul suo patrimonio che è stato dunque pesantemente attaccato e corroso. Ci troviamo in una nascita notturna, la Luna è in aspetto separativo a Marte, abbiamo la quadratura indicata da Cardano. La Luna è anche in via combusta e in void. Si stima che abbia sperperato 150 milioni di dollari in beni di lusso. Tuttavia l’enorme ricchezza posseduta non lo ha comunque ridotto alla bancarotta. Attualmente i debiti con il Fisco ammontano a 96 milioni di dollari.

Notiamo poi che la quadratura Luna-Marte nella natività di Cage si esprime in un contesto strettamente legato alla finanza privata e alle risorse personali: Marte è Almuten della Seconda Casa (mezzi di sussistenza, fabbisogno domestico) della Terza Casa (oggetti preziosi e gioielli, paragonabili a oggetti di lusso) della Ottava Casa (povertà, eredità, spese, indigenza) della Undicesima Casa (buona fortuna, ornamenti, commercio); la Luna co-governa l’Ottava Casa insieme a Marte (quelli indicati sono alcuni dei significati di questi luoghi, come indicati da Albiruni 84-461 L’Arte dell’Astrologia).

Le inclinazioni dell’animo, il signore della genitura, il pianeta del temperamento, ci aiuterebbero a comprendere meglio la natività di Cage, ma non è questo lo scopo dell’articolo che brevemente ha voluto sottolineare non che “la quadratura Luna Marte significa solo depauperazione dei propri beni privati” ma il fatto che i Luminari sottoposti all’azione dei Malefici, specialmente negli aspetti disarmonici, indicheranno sempre un problema o una tensione in tutto ciò che il Luminare significa, Sole e Luna rappresentano la sostanza del nativo, e la sua azione nel mondo, la Luna prende le veci del Sole in un tema notturno, ma in grandi sintesi la loro luce che è la più forte che noi possiamo percepire a occhio nudo è la più importante e determinante, così l’azione aggressiva dei malefici ai luminari rappresenterà sempre un problema nell’equilibrio o nella stabilità della sostanza del nativo, dei suoi affari e dei suoi equilibri interiori / esteriori.

Francesco Faraoni

 

 

 

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Mercurio e Luna: nei loro segni e nelle case degli altri pianeti. Ultima parte delle indicazioni di al-Khayyat

Concludiamo questo breve viaggio dove vi ho riportato alcuni stralci del testo De Iudiciis Nativitatum, Abu ‘Ali al-Khayyat dove l’autore traccia un orientamento sulla natura di certe posizioni degli astri. Le indicazioni di al-Khayyat non sono presagi per la natività, in questi suoi elenchi ha voluto testimoniare come la posizione di un Astro in un segno prenderà anche i caratteri del suo dispositore. Come detto più volte, il giudizio relativo a certe questioni destiniche è cosa molto più complessa e non può essere confinata alla sola posizione di un Astro in un segno, ma dipenderà da molte altre variabili, sempre di natura astronomica oltre che di natura qualitativa, da cui dedurremo una serie di interpretazioni.

In questa breve traduzione osserveremo Mercurio e Luna nei loro segni e nei segni degli altri astri. Mentre ai seguenti link troverete le indicazioni che l’astrologo ha fornito anche sugli altri astri: sul Sole e su Venere (link) su Giove e su Marte (link) su Saturno (link).

 

Quando Mercurio è in una casa di Saturno (Capricorno o Acquario) è segno di linguaggio rigoroso, di un verbo variegato ma anche di sospettosità. Il nativo seguirà i religiosi e i saggi, sarà conosciuto per l’osservanza del rigore della legge.

Se Mercurio è nel domicilio di Giove (Sagittario o Pesci) fa presagire legami e amicizie con i re (o con persone influenti), conduce all’amministrazione dei loro affari. Il nativo sarà saggio nelle sue richieste e nei suoi giudizi.

Se Mercurio è in una casa di Marte (Ariete o Scorpione) il nativo farà documenti falsi, sarà ingannevole e bugiardo, astuto, questo gli costerà caro.

Se Mercurio è nel segno del Sole (Leone) significa acquisizione della scienza e della memoria, ricerca di una conoscenza profonda.

Se è nel domicilio di Venere (Toro o Bilancia) avrà molti amici, al nativo piacerà l’insolenza, la dissolutezza e gli scherzi, temerà gli dei, darà molto e riceverà molto, lavorerà in tuto ciò che tocca la conoscenza e guadagnerà il favore dei nobili e degli uomini di alto ceto sociale.

Se Mercurio è nel suo domicilio (Gemelli o Vergine) significherà tutte le scienze del trivio (grammatica, retorica, dialettica) e del quadrivio (aritmetica, geometria, musica, astronomia) come anche le profezie, specialmente quando è in Vergine.

Ma se si trova nel domicilio della Luna (Cancro) il nativo viaggerà molto, le sue inclinazioni saranno onorevoli e avrà una buona reputazione. Il nativo sarà irreprensibile tra gli uomini.

 

La Luna nella casa di Saturno (Capricorno o Acquario) indica malattie dovute all’aria. Molte maldicenze si diranno del nativo. Ma se la luce della Luna diminuisce (fase calante) significherà malattie respiratorie (tosse e raffreddore), dolore ai reni, specialmente se si presenta in una nascita notturna. Se la nascita è diurna, il male diminuirà.

Se la Luna è nella casa di Giove (Sagittario o Pesci) sarà come un re tra i suoi parenti, avrà un’ottima reputazione, si concederà piaceri in compagnia di donne con le quali ciò non è consentito.

E se si trova in una casa di Marte (Ariete o Scorpione) il nativo sarà irascibile, aspro, conflittuale, mescolandosi ai malvagi, ai ladri e ai guerrieri.

La Luna nel domicilio del Sole (Leone) significa molta gioia e felicità, amicizie con i re e con chi ha una grande fama. Il nativo soffrirà di disturbi alla testa e allo stomaco, soprattutto se la Luna è all’inizio o alla fine del segno.

Se la Luna è in un domicilio di Venere (Bilancia o Toro) sarà amante delle donne e cercherà i loro favori. Avrà molta gioia con loro e una bella vita.

La Luna situata nel domicilio di Mercurio (Gemelli o Vergine) significa amore per i giovani.

E quando è nella sua casa, il nativo avrà molti problemi. Sarà di grande fermezza e si legherà ai re. Ma se Mercurio è congiunto o configurato con i malefici (e la Luna è in un domicilio di Mercurio) il nativo soffrirà di varie malattie. Ma se è combinato ai benefici o applicato ad essi, significherà che il male sarà diminuito.

 

 

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FONTE

De Iudiciis Nativitatum, Abu ‘Ali al-Khayyat
Da una traduzione in Francese di J.D. Maya
e riadattata dal sottoscritto in italiano.

 

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