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Stelle Beheniane: PLEIADI

INTRODUZIONE – Quando parliamo di Stelle Beheniane ci stiamo riferendo a15 stelle che appaiono per esempio nell’opuscolo denominato de quindecim stellis di un certo Hermes Abhaidimon. Sono riportati 15 sigilli o caratteri legati ad una stella fissa precisa, ogni stella è attribuita ad una gemma, ad una pianta, ad una immagine. Queste attribuzioni sarebbero alla base dell’arte talismanica che prevederebbe l’incisione in un momento opportuno (ovvero quando la Luna è unita alla Stella e in certe condizioni elettive) del sigillo e dell’immagine della stella, con appropriati contatti tra pieta e erbe associate: ciò favorirebbe alcune virtù a chi indosserà l’oggetto realizzato. Il testo pare aver avuto una certa diffusione, lo ritroviamo anche nella Confessio amantis di John Gower dove sono presentate un elenco di 15 stelle che sembrano proprio provenire dal De XV Stellis. La tradizione della magia araba ci può suggerire alcuni orientamenti sull’incisione delle immagini e dei sigilli delle quindici Beheniane. Per esempio molti manoscritti arabi indicano la necessità di lavorare nelle ore notturne, quando il Sole è tramontato e prima che il Sole sorga: questo è più che logico come fatto, perché il tramonto del Sole permette di vedere la volta celeste con le sue stelle che prima erano occultate dalla Luce del Sole nell’emisfero visibile. Vedere la stella e vedere la Luna vicino alla stella, conoscere la sua fase lunare, e operare in tal senso, chiarisce che la magia in ambito astrologico presupponeva una certa conoscenza astronomica. L’uso delle stelle in ambito magico è molto diverso dall’uso delle stelle in ambito genetliaco. Infatti, spesso alcune stelle usate nell’arte talismanica presentano virtù o significati molto diversi rispetto agli attributi che le stesse stelle hanno nella natività.

Immagine proveniente da alcuni testi di astronomia e fabbricazione di talismani (Harley MS 80) tratti da British Library sezione manoscritti digitalizzati.

Le Stelle Beheniane PLEIADI sono posizionate nella Costellazione del Toro.

Posizione nella Longitudine Eclittica: 00° Gemelli 12′ (M45)

PIETRA ASSOCIATA : Cristallo di Rocca

ERBA ASSOCIATA: Foeniculum vulgare ovvero Finocchio, pianta erbacea tipicamente mediterranea della famiglia delle Apiaceae (Ombrellifere).

INDICAZIONI TALISMANICHE: porre sotto il cristallo di rocca semi di finocchio unitamente a resina di incenso e Mercurio (probabilmente ci si riferisce al Cinabro, minerale in cui sono presenti solfuri di mercurio, è tuttavia un minerale tossico quindi si sconsiglia l’uso), incidere il sigillo e l’immagine quando la Luna si congiunge alle Pleiadi all’Ascendente o al Medio Cielo, per preservare la vista, evocare demoni e gli spiriti dei morti, per chiamare i venti e per rivelare i segreti e le cose che si perdono.

NATURA PLANETARIA: Luna e Marte

IMMAGINE TALISMANICA: una piccola vergine oppure l’immagine di una lampada.

SUGGERIMENTO PAROLA DA INCIDERE: + revelo arcana + ostendo + domino +

SIGILLO DELLE PLEIADI

CONSIDERAZIONI: le Pleiadi sono un ammasso di luci chiamate anche Sette Sorelle, la più splendente è Alcyone. Queste stelle sono frequentemente citate dalla letteratura astrologica, ad esse sono attribuite le piogge e i raccolti abbondanti, i pascoli verdeggianti, associate in numerose tradizioni al Diluvio Universale. Il termine Pleiadi ha una parentela etimologica con le parole greche pleion (abbondanza), pleos (pieno, o molti). La loro natura è quella della Luna e di Marte, inclinano alle azioni sfrenate, ambiziose, turbolente, ma anche inclinazioni cosmopolite, molti viaggi, successo nell’agricoltura, influenzano una intelligenza acuta e molto attiva e creativa, ma in genere incontriamo frequentemente nella letteratura antica descrizioni nefaste per le Pleiadi associate anche alle epidemie / pandemie, alla diffusione dei morbi, allo spargimento di sangue, come anche a tutto quello che violentemente può coinvolgere un grande numero di persone nello stesso momento.

ELEZIONE PER OPERARE IL BENE: la Luna è crescente e si avvicina alle Pleiadi, e si congiunge ad esse (possiamo riferirci in particolare ad Alcyone per avere una luce specifica di riferimento), la Luna non ha aspetti con i malefici Marte e Saturno. La Luna ha aspetti buoni con il suo dispositore. Luna Pleiadi sono posizionati in Ascendente o in Medio Cielo, il Sole non è ancora sorto, non vi sono aspetti tra Luna e Sole. Marte e Saturno non sono forti. Giove e Venere hanno posizioni dominanti rispetto ai malefici. Preferiremo l’ora della Luna o l’ora di un benefico.
ELEZIONE PER OPERARE IL MALE: la Luna è calante e si avvicina alle Pleiadi, e si congiunge ad esse, la Luna ha aspetti con Marte, siamo nell’ora di Marte. La Luna non ha alcun tipo di aspetto ai benefici. La Luna ha un aspetto al Sole. Luna e Pleiadi sono posti in Ascendente o in Medio Cielo. E’ notte. Il sole non è ancora sorto. Per operare azioni di grande danno la Luna è combusta al Sole, entrambi (Luna e Sole) sono congiunti alle Pleiadi, il momento più nefasto è quello di una eclissi di Sole fenomeno congiunto alle Pleiadi, allora il male sarà incontrastabile.

OPINIONE PERSONALE: elimineremo l’uso del mercurio mineralizzato (Cinabro) essendo molto tossico. Metteremo nell’oggetto che stiamo creando in contatto il cristallo di rocca con semi di finocchio impastati con una resina morbida (come può essere quella di incenso). Possiamo usare questa stella per mostrare le cose ai nostri occhi, alla nostra vista fisica e spirituale, per scoprire le cose, per avere chiarezza, per impedire in un certo senso l’offuscamento della vista, oppure per mostrare le cose in modo chiaro, faremo attenzione a non operare con questa stella quando la Luna è in particolare in relazione a Marte perché in questo caso le Pleiadi avranno una azione distruttiva e di danno, di cecità e di offuscamento della vista (della ragione) promuovendo l’ira e le azioni violente; come azioni contro gli altri queste stelle vengono usate per disorientare il nemico, per accecarlo, per condurlo in errore.

PLEIADI CARATTERISTICHE NELLA GENITURA: per le questioni relative alla genitura, ci riferiremo in particolare ad Alcyone la stella più luminosa delle Pleiadi. Riporto in particolare le indicazioni di MANILIO: quando le Pleiadi sono unite all’Ascendente o al Medio Cielo, oppure ai luminari, infondono l’amore per l’amicizia e il vino (ovvero per gli aspetti goderecci della vita, per la giocosità, ovvero predispone a moti sanguigni), tenderanno a lasciarsi andare all’impetuosità, amano fare gli scherzi o tendono ad essere frequentemente scherzosi (ovvero un atteggiamento di intrattenimento) hanno cura del loro abbigliamento e aspetto che cambia frequentemente, tendono al carattere effeminato (le Pleiadi sono spesso associate alle inclinazioni omosessuali o ad atteggiamenti efebici). Aggiungo che molti autori indicano le Pleiadi quando unite alla Luna o al Sole apportatrici di disturbi agli occhi, specialmente quando ciò avviene con la partecipazione di Marte o di Saturno.

REALIZZARE UN TALISMANO

Alcuni consigli possono aiutarti nella realizzazione di un Talismano che è prima di tutto una forma di arte creativa. Infatti i talismani sono lo strumento in possesso degli Astrologi i quali devono conoscere i moti del cielo, e le proprietà naturali. Non parliamo di magia salomonica ma di una forma di arte in cui lo scopo finale è “unire” due “forme” in una sola “realtà”: unire l’alto con il basso, unire le nature del cielo con quelle dell’oggetto in terra, realizzando un prodotto finale che ha lo scopo di evidenziare, sottolineare e amplificare certe virtù e quindi certe proprietà. L’oggetto non deve essere necessariamente qualcosa da appendere al collo, spesso i talismani legati alle stelle sono realizzati direttamente sul pietre dure (specifiche in base alla stella a cui ci stiamo riferendo) su cui semplicemente incideremo sigillo e immagine, unitamente consiglio a delle parole chiavi che possano riassumere in un concetto sintetico la natura a cui volete attingere.

Quando parliamo di STELLE FISSE BEHENIANE ci riferiamo ad una selezione di 15 stelle fisse particolarmente utilizzate nell’astrologia medievale per scopi talismanici e non solo; è stato tramandato che in queste luci troviamo un potente potere capace in certe condizioni di imprimere virtù e nature in grado di infondere bene quanto male nel soggetto portatore o a cui è destinata l’opera talismanica. Ad ogni stella è stata associata una natura planetaria, una pietra, una serie di erbe e una funzione o proprietà talismanica. Per ricevere le virtù della stella dobbiamo imprimere il suo sigillo e la sua immagine in un momento in cui la Luna è congiunta alla stella a cui ci stiamo riferendo, in modo particolare quando tale unione avviene in Ascendente oppure in Medio Cielo. Secondo la tradizione medievale nell’arte talismanica si lavora di Notte specialmente quando stiamo operando con le Stelle Fisse; è necessario inoltre imprimere i significati delle stelle non solo con le loro immagini e i loro sigilli, ma anche con la pianta, o le erbe, associate alla stella.

MODO DI COSTRUIRE UN TALISMANO BEHENIANO
La modalità più semplice è incidere il sigillo della stella e l’immagine ad essa associata sulla pietra specificatamente legata alla stella con cui vogliamo lavorare. Le erbe associate si useranno per fumigare l’oggetto e nutrirlo costantemente. Altro metodo è unire più materiali da assemblare: una lastra di argento su cui ricavare una zona dove inserire le erbe della stella (all’interno di una capsula di argento per esempio da saldare sulla lastra), un altra area per inserire la pietra associata alla stella, e le aree rimanenti per incidere il sigillo e l’immagine della stella.

ERBA E PIETRA DEVONO TOCCARSI?
Pare nella descrizione che fa Marsilio Ficino che le pietre associate alle Beheniane per usi talismanici devono “toccare” l’erba associata alla stella. Questo significa letteralmente fare in modo che la pietra tocchi l’erba associata (solitamente i semi della pianta) oppure fumigare la pietra durante le incisioni con le parti essiccate della pianta associata alla stella.

SACCHETTO TALISMANICO – una possibile soluzione per un approccio semplice è quella di realizzare un sacchetto talismanico composto da un sacchetto di tela naturale del colore della pietra, sul sacchetto inciderete il sigillo ricamandolo con ago e filo o utilizzando tinture naturali (inchiostri naturali) nonché l’immagine associata alla stella, dentro il sacchetto porrete la pietra associata con le varie erbe e i vari ingredienti, sulla pietra inciderete almeno il sigillo della stella, richiuderete il sacchetto e lo porterete con voi.

STRUMENTI

Posso consigliare come strumenti importanti l’uso della “penna elettrica” ovvero una penna da incisione con punte diamantate che permettono di incidere la pietra. L’uso di colori acrilici per chi vuole, per colorare i solchi delle incisioni delle pietre. Per il resto serve il materiale associato alla stella, e saper eleggere un momento adeguato! Poi serve ovviamente creatività e predisposizione a questa forma di Arte.

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Le Pleiadi in Mesopotamia: una ricerca sulle stelle dell’Autunno 2021

Le Pleiadi conosciute anche come Le Sette Sorelle (sigla M45 del catalogo di Charles Messier) sono un ammasso di luci stellari visibili presso la costellazione del Toro. Astrologicamente sono molto interessanti perché risultano essere vicine all’eclittica, quindi a livello astrologico sono molto significative. Le stelle sono giganti blu o bianche, l’ammasso conta numerose stelle alcune però non riusciamo a vederle a occhio nudo, è considerato un ammasso stellare piuttosto giovane, con una età stimata di circa 100 milioni di anni, e una vita prevista di altri 250 milioni di anni. In questo approfondimento, tuttavia, tratterò le Pleiadi non in senso astronomico-assoluto ma in senso astrologico, queste stelle diventano nel 2021 molto importanti per alcune realtà geografiche e politiche, specialmente per l’Italia le Pleiadi sorgeranno nel momento dell’ingresso del Sole in Bilancia che andrà a rappresentare, secondo le regole della tradizione araba della Rivoluzione del Mondo, l’immagine celeste della seconda parte dell’anno 2021.

In Particolare vi riporto alcune nozioni che ha egregiamente trattato il professor Lorenzo Verderame docente universitario e ricercatore presso la Sapienza di Roma in assiriologia e filologia e storia del mondo antico, in una sua pubblicazione dal titolo “pleiades in ancient mesopotamia”. Seguiranno poi alcune indicazioni interpretative di queste stelle.

Le Pleiadi sono ricorrenti nel mondo e nella cultura astronomica mesopotamica, il che ci dimostra che erano osservate e studiate. Le troviamo infatti spesso raffigurate in numerose sculture, come stelle sfere, sette punti, che quindi andavano a rappresentare Sette Esseri Divini. Tuttavia questo ammasso stellare pare sia stato connesso anche ad un gruppo di demoni chiamati i Sette Sebettu, che secondo un mito arcaico erano responsabili delle eclissi di luna. Partiamo quindi col considerare che in riferimento alle Pleiadi il mondo antico mesopotamico proiettava due entità spirituali, una divina e una demonica. I Sebettu ovvero i sette demoni mangiano carne e sangue umano, sono i corrispettivi dei nostri “vampiri”, sono nati dal Dio del cielo An e si allearono al Dio della peste Erra, andavano ciclicamente a disturbare la Luna a tal punto da causare la sua eclissi. Loro antagonisti sono i Sete Spiriti del Bene, potremmo dire Sette Angeli, nati da Emmescharra, che combattano appunto i sette demoni frequentemente associati proprio alle Pleiadi.

L’associazione delle Pleiadi con la guerra e la sfera della morte è avvalorata dal fatto che in Mesopotamia fossero associate frequentemente con il Dio degli Inferi Nergal Erra. Anche le culture successive a quelle mesopotamiche, associarono le Pleiadi alla natura di Marte, in un certo senso mantenendone una qualità e una virtù.  Il ricercatore assiriologo fa notare nella sua ricerca che le Pleiadi sono frequentemente associate al moto lunare, leggendo in effetti alcuni frammenti di Enuma, per quel che è stato possibile tradurre dai ricercatori, le Pleiadi sono relazionate frequentemente all’astro notturno ovvero al suo “movimento” sopra, sotto, le Pleiadi. Le relazioni dunque Pleiadi e Luna, che oggi possiamo chiamare “aspetti” sono di estrema importanza nel mondo mesopotamico: in particolare quando la Luna passa sopra le Pleiadi in specifici momenti astronomici (di rilievo o di importanza fenomenica) gli Astronomi vedevano in quell’evento una predizione di epidemie, sconfitte, morte di un gran numero di persone, guerre e insurrezioni, rivolte, animi che ribollono e si infiammano.

Nelle traduzioni delle predizioni astronomiche dei babilonesi, è stato notato che le Pleiadi sono associate a predizioni collegate a:

  • presagi collegati a sette grandi divinità che periodicamente si radunano per stabilire l’establishment del mondo ovvero la classe dirigente mondiale, una specie di élite o di potere assoluto su tutti: in tal senso le Pleiadi rappresentano il cambiamento degli ordini politici e quindi del Potere, specialmente in riferimento a grandi organizzazioni, se ci ispiriamo a queste indicazioni le Pleiadi possono coincidere con momenti in cui le grandi istituzioni mondiali sono sovvertite nei loro ordini, con nuove classi dirigenti;
  • presagi collegati a sette divinità femminili e presagi collegati a creature nate da una relazione tra il Dio delle Acque Enki e un Cadavere: in tal senso abbiamo presagi di disseminazione, espansione, di corruzione. Epidemie, pandemie, malattie, ma anche abbondanza di acqua che distrugge, tempeste, inondazioni.

Il Pianeta delle Pleiadi è dunque Marte: ovvero le Pleiadi incarnano una natura marziale, collegata però anche alle nature cicliche ed espansive della Luna. Proprio perché la Luna è l’astro più vicino a noi, e dunque astro che infonde tutte le virtù del cielo, l’associazione Pleiadi alle cose infauste e terribili è più comprensibile perché esse sono della natura di Marte, ma di una Natura relazionata anche alla capacità espansiva e trasmissiva della Luna che è un catalizzatore oltre che un esecutore.  Nelle numerose indicazioni, frammentate, degli Enuma, gli astronomi antichi davano un particolare valore agli “astri che si muovono” sulle Pleiadi, ovvero al passaggio dei pianeti sopra le pleiadi, osservato ad occhio nudo! Questi passaggi indicano sempre fenomeni bellicosi, infiammazioni nel mondo, epidemie, o eventi naturali catastrofici connessi specialmente con l’Acqua. 

Tuttavia le Pleiadi sono associate alla costellazioni del Toro e avevano dunque anche un valore dal punto di vista del calendario babilonese, associate quindi al mese di Ayary che è proprio quello che corrisponde anche da noi con il periodo in cui il Sole transita in Toro (Aprile Maggio).

Da una parte le Pleiadi sono state concepite come stelle regali e di potere, perché erano viste anche come Luci di cambiamento degli ordinamenti delle élite o delle classi dirigenti e connesse al potere; infatti spesso sono osservate all’interno di sculture, vicino alla testa di sovrani importanti. In altri casi però le Pleiadi hanno un presagio catastrofico e molto infausto. Questo è dovuto intanto al fatto che queste stelle erano associate alla natura di alcune divinità: quindi alla potenza degli spiriti buoni degli Dei, che distribuiscono il potere e l’amministrazione del mondo agli uomini giusti; e alla potenza degli spiriti cattivi, quelli prodotti anche dalla corruzione di Enki che si unisce a un cadavere in un rapporto “simil-negromantico”, da cui nascono demoni che riescono anche ad eclissare la Luna, quindi demoni che disseminano pestilenze, distruzione, guerra, catastrofi naturali dovute specialmente all’acqua e alla sua corruzione.

La stella più importante delle Pleiadi è Alcyone, perché è la più grande e la più luminosa. Le Pleiadi diventano importanti all’interno di una immagine celeste quando esse appaiono in un fenomeno astronomico-astrologico decisivo. Nel 2021 la Rivoluzione del Mondo ovvero l’ingresso del Sole in Ariete per l’Italia, è coinciso con un Ascendente Bicorporeo. Per questo motivo la seconda parte dell’anno, secondo la tradizione araba, sarà decretata dall’ingresso del Sole in Bilancia che ci racconterà quindi l’autunno e l’inverno 2021. Questo è un momento importante a livello astronomico, e quindi in questa occasione ciò coincide con le Pleiadi che sorgono sull’orizzonte dell’ingresso del Sole in Libra, sull’orizzonte di Roma capitale d’Italia. Fanno capolino, perfettamente allineate all’orizzonte, e questo è un evento astronomico molto importante in sede interpretativa perché le luci delle pleiadi sono valorizzate.

LE PLEIADI risulteranno in questo evento disposte nel sistema tropico da VENERE IN SCORPIONE (dispositore scelto per posizione siderale della stella che è al grado 5 del Toro) in casa VI quindi una Venere a disagio, per la disposizione accidentale e per il fatto che è in un suo esilio; Venere è nella Casa di Marte e Marte è in esilio. Negli aspetti INMUNDO le Pleiadi comunicano con Venere. Negli aspetti di LONGITUDINE le Pleiadi comunicano con Marte e con Saturno, con aspetti tolemaici. Ci troviamo inoltre in fase plenilunica.

 

ALCUNE CITAZIONI DI CORNELIO AGRIPPA SULLE PLEIADI

 

Seguono le Pleiadi che presiedono tra le pietre al quarzo e tra le piante all’erba diacedon all’incenso e al finocchio e inoltre hanno dominio sul mercurio.

 

Vi sono sette Pleiadi e sette pianeti, che formano i sette giorni della settimana.

 

Il numero sette ha molta efficacia non solo nelle cerimonie e nelle cose sacre, ma anche nelle cose naturali. Citiamo i sette giorni, i sette pianeti, le sette Pleiadi, le sette età del mondo, i sette cangiamenti dell’uomo, le sette arti liberali, le sette arti meccaniche e le sette arti proibite, i sette colori, i sette metalli, i setti fori nella testa umana, le sette paia di nervi, i sette colli di Roma, i suoi sette re, le sette guerre civili, i sette saggi contemporanei del profeta Geremia e i sette saggi della Grecia.

 

La terza si chiama Alchaomazon, o Athoraye, vale a dire le piovose o Pleiadi. E’ favorevole ai viaggi in mare, ai cacciatori e alle operazioni d’alchimia.

 

Sotto le Pleiadi, formavano l’immagine d’una giovanetta o d’una lampada, eccellente per rendere limpida la vista, per radunare i demoni per far soffiare i venti, per scoprire i segreti e le cose nascoste.

Le Pleiadi erano conosciute anche nel Paleolitico superiore, infatti in alcune pitture rupestri appaiono chiaramente, come nella Pittura di 17.500 anni fa presso le Grotte di Lascaux dove sul Toro dipinto, sono rappresentate le sfere di luce delle Pleiadi nel Toro Astronomico (nello stesso punto!). Coincidenza?

 

 

FONTI
Mediterranean Archaeology and Archaeometry, Vol. 16, No 4, (2016), 109-117
and PLEIADES IN ANCIENT MESOPOTAMIA by Lorenzo Verderame

 

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Ingresso del Sole in Bilancia 2021, le Pleiadi sorgono: Bonatti e il Sovrano dell’Anno.

Secondo Guido Bonatti, i criteri per la determinazione del Signore dell’Anno non sono affatto semplici e immediati, essi vanno valutati seguendo una serie di osservazioni che, gradualmente, forniscono all’astrologo una attenta analisi della figura celeste e quindi una direzione sicura nella sua individuazione corretta.

Bonatti elenca una quantità enorme di regole, che tengono in considerazione diverse qualità della figura e della disposizione degli astri. Elencare tutte queste regole è abbastanza arduo e risulterebbe molto prolisso e articolato. Tuttavia, per semplificare, Bonatti dice di considerare prima di tutto l’Ascendente dell’ingresso che stiamo osservando. Personalmente uso anche le regole di Abenragel e quindi cerco di creare tra questi due autori una sinergia coerente. L’ascendente è il primo luogo da osservare. Bonatti ci dice di osservare il sovrano dell’Ascendente, per governatore e per almuten, per triplicità, per confine. Ci dice di verificare il Luminare che ha diritto sulla figura, se è diurna il Sole se è notturna la Luna, di vedere il confine del luminare che ha diritto sulla figura, ma anche il pianeta che dispone il Luminare, perché il segno di questo pianeta, osservato per domicilio e per esaltazione, può darci informazioni sulla natura del Signore dell’Anno, osserveremo anche il confine di questo dispositore. Si procede a esclusione, se l’Ascendente non decreta il Signore dell’Anno, si procede nell’osservare il Mediocielo. Se questo non fornisce informazioni convincenti, si procede nell’osservare il Discendente e per ultimo il Fondocielo. Bonatti conferisce una certa e rilevante importanza al ruolo dei luminari, nelle sue innumerevoli regole su questo computo, li cita frequentemente. Cita inoltre il Signore dell’Ora che spesso dice può coincidere con il Signore dell’Anno. Il Signore dell’Anno potrebbe inoltre avere un aspetto applicativo con il pianeta dispositore (per domicilio o per esaltazione) del Luminare sovrano della figura (Sole se è diurno Luna se è notturno). Insomma  i criteri usati da Bonatti non vedono immediatamente le dignità essenziali degli astri, ma la loro disposizione, cita inoltre il computo delle dignità specialmente quando siamo in presenza di condizioni difficili nello stabilire chi ha più diritti per essere candidato a Signore dell’Anno. Inoltre indica che dobbiamo escludere inizialmente tutti quegli astri che sono “impediti” da una condizione precisa: quella di combustione e quella di retrogradazione, perché dice Bonatti tale eventualità priva l’astro di virtù degne nell’essere candidabile come Sovrano dell’Anno. Anche se alla fine, se nessun astro è candidabile, un astro impedito può essere Sovrano dell’Anno e il suo essere impedito sarà un dato importante ai fini interpretativi.

All’indomani dell’ingresso del Sole in Ariete 2021, avevo indicato nei miei gruppi social che questo ingresso sarebbe stato valido per la stagione primaverile ed estiva, secondo infatti le regole di Abenragel l’Ascendente bicorporeo ci indicava l’ingresso del Sole in Ariete 2021 valido per le due stagioni iniziali, appunto quella primaverile e quella estiva. Quindi per l’anno 2021 si rende necessario erigere per la seconda parte dell’anno un secondo ingresso, quello del Sole in Bilancia 2021.

Come già indicai a marzo 2021, questo ingresso è abbastanza insidioso. Sorgono le Pleiadi stelle che portano abbondanza di piogge, alluvioni, ma che disseminano anche le lacrime e i dispiaceri degli uomini, e spesso sono indicate come stelle apportatrici di catastrofi naturali o di eventi dove si verifica una grande moria di persone, anche se devono essere rispettate alcune condizioni, come vedremo tra non molto. Ma oltre alle Pleiadi che sorgono, indicavo a marzo 2021 come Saturno sembrava essere l’astro per disposizione più propenso alla candidatura di Sovrano della Seconda Parte dell’Anno 2021. Cosi, riprendendo in mano gli appunti su Guido Bonatti rispetto alle sue considerazioni circa l’Astrologia mondana (vedi Liber decem continens tractatus astronomiae; Tractatus 8.1) sulla determinazione del Signore dell’Anno, ho seguito alcune sue indicazioni, determinando SATURNO come Sovrano dell’ingresso del Sole in Bilancia 2021. Vediamo il perché. (Segue ingresso Sole in Bilancia valido per l’Italia, domificato per Roma, capitale d’Italia per chi lo avesse dimenticato).

 

Sono partito dalla considerazione dell’Ascendente, come indicato da Bonatti, il suo Governatore è Venere, che è da escludere perché in casa cadente e luogo incongiunto all’ascendente; osservo l’esaltazione dell’Ascendente, che è la Luna, tuttavia la escludo perché il Sovrano va considerato nei 5 astri erranti (Mercurio Venere Marte Giove Saturno). Osservo i signori della triplicità decretati dall’Ascendente: sono Venere e Luna, li escludo per i motivi sovraesposti. Passo seguendo le istruzioni di Bonatti a considerare il Luminare sovrano della figura, che è la Luna perché il grafico è notturno. Osservo il pianeta che dispone la Luna, esattamente considero il suo Almuten che è Marte. Bonatti dà molto valore ai confini, infatti indica di considerare il dispositore del luminare (per almuten) in quale confine si trova, questo ci può dare una certa indicazione sulla natura del Signore dell’Anno. Marte è nel confine di Saturno, oltre ad essere nel segno di esaltazione di Saturno!

Fatta questa osservazione sul Luminare, la tengo in mente e procedo nell’osservare la Decima Casa. Qui troviamo Saturno e Giove. Saturno è congiunto alla cuspide della Casa Dieci, quindi Bonatti predilige come Sovrano dell’Anno un Astro che risulta congiunto alla cuspide di un angolo, oppure che è in aspetto ad essa (in mundo). Tuttavia Saturno è all’interno di un impedimento indicato da Bonatti, il moto retrogrado. Giove non posso candidarlo come Sovrano è troppo lontano dalla cuspide della decima casa, ed è anch’esso retrogrado. Gli altri astri non sono candidabili: Venere, Mercurio e Marte per distanza oraria sono in sesta casa, luogo cadente, luogo incongiunto all’ascendente. Saturno anche se è all’interno di un impedimento, assume sempre di più le sembianze svelatrici di Sovrano dell’Anno, anche perché è il confine di Marte, che è dispositore della Luna. Allora Bonatti indica come ultime regole di verificare il confine dell’Ascendente, esso è nei termini di Saturno… e indica anche di verificare il Signore dell’Ora, che è Mercurio nel segno di esaltazione di Saturno. Saturno governa la Decima Casa ed è confine dell’Ascendente! L’Ascendente ha come Almuten la Luna, che di nuovo è in Ariete, nel confine di Marte e disposta da Marte nel confine di Saturno. Allora Bonatti dice che per verificare se il Signore dell’Anno che abbiamo scelto è “coerente” dobbiamo vedere se c’è un aspetto tra esso e il Luminare o il suo dispositore. Così notiamo che il dispositore della Luna, Marte nel confine di Saturno e nel segno di esaltazione di Saturno, è in aspetto applicativo a Saturno, di trigono. C’è una comunicazione all’interno di un aspetto tolemaico. 

Anche se Bonatti non li cita, inserisco nelle osservazioni dei signori dell’anno anche i signori dei dodicesimi (ne ho parlato nell’articolo a questo link); in particolare osservo il signore dei dodicesimi dell’Ascendente perché è il punto che considero più forte di una figura. Il Signore dei Dodicesimi dell’Ascendente Toro al grado 24 è… SATURNO (come indicato dalle tabelle che riporta Albumasar e Albiruni). 

Non vi sono dubbi che in questo ingresso SATURNO sia il Sovrano della Seconda Parte dell’Anno 2021, e il fatto che sia all’interno di un impedimento indicato da Bonatti come non convenevole a un Signore dell’Anno – ma non ci sono altri astri candidabili a tale titolo – la dice lunga sulla sua interpretazione, per di più connessa ad un Saturno fuori setta essendo il grafico notturno.

Per quanto riguarda le Pleiadi sono le stelle che sorgono all’orizzonte del Sole in Bilancia, e che mi hanno colpito immediatamente già a marzo 2021 quando mi approcciai la prima volta alle immagini degli ingressi del Sole del nuovo anno! Sono Stelle impegnative, sono della natura di Marte e Robson ci indica nei suoi testi che causano lesioni importanti, febbri violente, litigi, situazioni militari, e quando risultano in qualche modo in aspetto a Marte, sprigionano la loro violenza. Le Pleiadi formano in effetti un aspetto indiretto a Marte, ovvero sono in aspetto a Venere che è disposta da Marte, tuttavia non vi è una azione diretta di Marte, insomma non abbiamo Marte sopra le Pleiadi. In molti testi, le Pleiadi in Ascendente sono state definite anche come stelle che apportano una grossa quantità di acqua, alluvioni, piogge torrenziali, ma anche fenomeni atmosferici molto violenti. Negli Enuma Anu Enlili gli antichi astronomi babilonesi vedevano le Pleaidi in relazione alla Luna come disseminatrici di epidemie (Frammento tatto dalla TAVOLA VI della serie Enuma Anu Enlil tradotta da Lorenzo Verdeame: Se la Luna quando sorge le Pleiadi stanno al suo interno, il re eserciterà la sovranità assoluta, il paese gli sarà sottomesso. Se le Pleiadi stanno all’interno delle corna della Luna: vi saranno epidemie e i Sette piegheranno il paese. Se le Pleiadi stanno presso il corno destro della Luna: nel paese di Amurru vi saranno continue epidemie. Se le Pleiadi stanno presso il corno sinistro della Luna: nel paese di Akkade vi saranno continue epidemie. Se le Pleiadi stanno davanti la Luna, tutti i paesi andranno in rovina.

Quello che sarà… sarà. Tuttavia è evidente che Saturno come Sovrano della Seconda Parte del 2021 e le Pleiadi che sorgono, non sono certamente due “luci” tranquillizzanti. Ma ne parlerò a inizio settembre 2021 quando tratterò l’ingresso del Sole in Bilancia e ci faremo una idea di quali sfide potremmo aspettarci, e in quell’occasione vi riporterò le indicazioni che Bonatti ci offre su Saturno Sovrano dell’Anno.

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