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In ASTROLOGIA

Sessualità: opinioni degli Astrologi medievali e il giallo risolto di Firmicus

Prendendo spunto da un articolo apparso nella rivista ISIS (pubblicazione accademica di Studi Medievali dell’Università di Chicago, articolo realizzato da Helen Lemay, docente emerito della cattedra di Storia attualmente operante nella Stony Brook University) approfondiamo che gli Astrologi arabi si interessavano con una certa “morbosità” alle varie espressioni della sessualità umana e delle sue inclinazioni, frequentemente connesse non solo ai pianeti ma anche alla natura delle stelle fisse relazionate alla natività. Infatti gran parte della letteratura astrologica medievale fa emergere l’idea che il nativo presenterà certi tipi di inclinazioni nell’atto carnale in base alle qualità delle stelle e non solo.

Secondo la docente, l’orientamento degli Astrologi medievali proviene principalmente dall’astrologia ellenistica, in particolare dall’eredità del Quadripartitum di Tolomeo. Infatti, Tolomeo afferma che se i luminari (Sole e Luna) sono in segni maschili, in un tema femminile potranno produrre una certa quantità di cose innaturali, ovvero questa configurazione accrescerà la virilità delle loro anime e le renderanno desiderose di congiungersi in modo innaturale (termine usato dal mondo antico, quindi traducetelo nel contesto e periodo storico in cui queste congetture furono concepite): le loro amiche saranno trattate come mogli. È probabile che Tolomeo non si riferisca solo alla posizione dei luminari nei segni eclittici, ma si riferisca anche ad una relazione dei luminari a certi “spazi” della sfera celeste e quindi a certe configurazioni con stelle fisse precise, oltre alla relazione di certi astri al Sole (fasi eliache). Inoltre a seconda della posizione di Marte e Venere, gli atti sessuali potranno compiersi in modo segreto o in modo aperto. Marte Venere in segni maschili in un tema femminile, o in segni femminili in un tema maschile, condurrebbero verso una inclinazione sessuale omofila. Tolomeo indicherebbe anche la necessità di una valutazione per orientazione rispetto al Sole, perché gli astri in base se saranno orientali od occidentali al Sole, tenderanno a vedere aumentata o diminuita la loro polarità maschile e femminile, e in questo caso è in particolare necessario verificare la natura del pianeta coinvolto, se è Maschile o Femminile. Quindi non c’è solo una questione di “segni” maschili e femminili, ma c’è anche una questione da tenere in considerazione, ovvero quella legata alla natura maschile e femminile intrinseca dei pianeti, nonché alle fasi eliache specialmente di Marte e Venere. Tolomeo fornisce queste indicazioni nel Quadripartito in particolare nel Capitolo XV del Libro III, è questa la parte del Quadripartito che è stato considerato dagli astrologi dopo Tolomeo e congetturato, elaborato, in diversi modi. Inoltre certe stelle fisse (quelle passionali) avranno un ruolo fondamentale nella comprensione dell’orientamento ai piaceri sessuali.

L’articolo prosegue riportando Ali ibn Ridwan (Commentarium), uno dei tanti commentatori al Quadripartito. Questo autore potrebbe basarsi anche sul Centiloquio pseudotolemaico, e interpreta Tolomeo per quello che riporta in riferimento alle inclinazioni sessuali. Stessi commenti provengono da Albubather, ibn Ezra, Albohali, Abenragel, Alchabitius. Per esempio, Albohali (De iudiciis nativitatum) dice che i pianeti possono indurre una donna ad essere sessualmente aggressiva; ibn Ezra (Abrahe avenaris Judei Astrologi peritissimi in re iudiciali opera) dice che Venere in dodicesima casa o in settima casa porta a rapporti sessuali quotidiani; Albubhater (De Nativitatibus) afferma che alcuni segni producono sodomia, o eccessivo appetito sessuale, impotenza, sterilità, ermafroditismo.

Notiamo che non ci si sofferma solo sulla qualità maschile e femminile di un segno, ma anche alla forma, alla natura, all’immagine rievocati dal segno. Esistono infatti segni umani, come segni bestiali, esistono segni mutili, come segni di seme abbondante, segni sterili, e via dicendo. Sulla questione maschile e femminile la letteratura è veramente diversificata. Semplificando molto, i segni maschili sono Ariete Leone Sagittario Gemelli Bilancia Acquario. Quelli femminili sono Cancro Scorpione Pesci Toro Vergine Capricorno. Ma in realtà… all’interno di questi segni troviamo diverse polarità secondo alcuni autori. Ce le riporta Albumasar, Albiruni e tanti altri ancora che preferiscono vedere in un segno, più polarità. Così indicano:

  • la prima metà di un segno maschile è maschile, la seconda è femminile;
  • quindi la prima metà di un segno femminile è femminile, la seconda è maschile;
  • o ancora il primo grado di un segno maschile è maschile, il secondo femminile, terzo maschile, il quarto femminile, il quinto maschile, e via dicendo;
  • quindi il primo grado di un segno femminile è femminile, il secondo maschile, il terzo femminile, il quarto maschile, e via dicendo.

 

Esistono poi segni sterili e segni fecondi. I segni fecondi o di seme abbondante sono tutti quelli di acqua. I segni sterili sono Gemelli Vergine Leone. Albubatehr è cosi preciso che addirittura fornisce dettagli sulle stelle fisse e la predisposizione alle emorroidi e… all’alitosi! Abenragel è cosi ossessionato dal sesso che arriva a proporre un metodo per stabilire se i propri vicini di casa faranno, in una certa notte, sesso (Liber in iudiciis astrorum). Nel Centiloquio si narra di un uomo che è ammorbato da un irrefrenabile desiderio sessuale nei confronti di un altro uomo, questo desiderio sarebbe un impulso direttamente scaturito dalla Costellazione dell’Ariete (quindi non al segno ariete ma a certe stelle fisse dell’Ariete) e questo non potrà essere cambiato. Questo uomo giura di aver sempre odiato l’omosessualità, ma questo desiderio lo tormenta; l’idea dell’astrologo è che tuttavia questa inclinazione è determinata dal cielo e che quindi non può essere censurata, ci si può convivere e scendere a patti con essa, ma l’inclinazione è dettata dal cielo, in questo esempio da certe stelle fisse.

La ricercatrice riporta alcune osservazioni di Giovanni Pontano secondo cui straordinari sono gli effetti delle congiunzioni planetarie sul comportamento sessuale. Pontano sostiene che non solo i pianeti causano perversioni, ma possono determinare anche il cambiamento del sesso, nomina in tal senso alcune donne italiane che si sono trasformate in uomini (Iohannes Iovianus Pontanus, De rebus coelesitbus, in Opera omnia). Insomma tutti gli autori occidentali alla fine seguono gli arabi che a loro volta hanno commentato le opere ellenistiche e in particolare quella di Tolomeo. Tutto viene sempre dalla stessa e unica fonte!

Per esempio Bonatti cita frequentemente autori arabi, in particolare cita Aomar secondo il quale le stelle possono rendere una donna insaziabile, virile, o entrambe le cose. Per non parlare di Leopoldo d’Austria che attinge al Centiloquio per dire che le tendenze maschili e femminili sono congetturabili dalla distribuzione dei caratteri caldo umido e freddo secco, rispetto ai pianeti nativi. Bonatti poi non resiste ad aggiungere dettagli particolari. La ricercatrice indica che secondo Bonatti Venere in base a come si dispone nel tema di concepimento di un bambino maschio, ci indicherà se il suo futuro rapporto con una donna lo vedrà sopra o sotto di essa (nell’atto copulativo), ovvero Bonatti indicherebbe che possiamo vedere nella Venere del concepimento la posizione dominante o recessiva di un individuo maschile nell’atto coitale.

Nel Centiloquium, Ahmad ibn Yusuf afferma che se Marte è in ascendente al momento del concepimento di una persona, rallegrerà di odori terribili e se anche Saturno dovesse essere nella sua natività (forse intende in ascendente?) egli annuserà le feci durante il coito (coprofilia? Abbiamo un primo esempio di studio di una parafilia nel mondo antico). Nel Centiloquio, Yusuf dichiara di aver conosciuto un uomo ricco che giurava che quando era con donne belle e dall’odore gradevole non riusciva ad avere un’erezione. Pare dunque che anche il ruolo del tema del concepimento (che è diverso da quello della natività) sia fondante per lo studio delle inclinazioni dell’animo, incluse quelle sessuali. Nel caso specifico, Yusuf non offre rimedi per superare questo problema, anzi al contrario suggerirebbe di seguire le proprie inclinazioni naturali come a dire che poiché ciò è stabilito dal cielo, puoi solo cercare di adattarti a questa inclinazione (Et ego dixi et ostendi ei: Nullum est deducus id operari quod eius natura exquirit; sed tunc est maximum dedecus cum mala consuetudo naturam superat…).

Totalmente diverso l’approccio di Anthonius Guainerius che nel capitolo 24 del suo Trattato sull’utero afferma che il desiderio di odori sgradevoli impedisce la delizia del sesso e impedisce dunque il concepimento, egli dunque cerca di curare questa condizione con rimedi naturali, per esempio suggerendo di applicare sul pene una serie di unguenti (Antonio Guainerius, Tractatus de matricibus, Capitolo 24 in Opera Omnia).

 

LA SORTE DEL PIACERE SESSUALE E DELLE INCLINAZIONI SESSUALI
Nella mia ricerca sul “piacere sessuale” nella letteratura astrologica, incontro poi Firmico che nel capitolo dedicato alla “Casa del Piacere” offre una serie di indicazioni per disquisire sulla valutazione delle inclinazioni del piacere. Per esempio scrive che:

I luminari in segni femminili, congiunti o in luoghi diversi; Venere in un segno femminile in un angolo; Luna Marte insieme, in un angolo; [faranno eunuchi o ermafroditi]. I luminari in segni maschili, Venere in un segno maschile nel tema di una donna, [faranno nascere donne che assumono il carattere di un uomo o desiderano avere rapporti con donne]. Venere nella casa di Mercurio, oppure Mercurio in quella di Venere, e se entrambi sono nei confini l’uno dell’altro, e se la Luna è in un segno di Terra o nel segno Leone, e se gli altri pianeti maschili sono in segni femminili e se il pianeta femminile è in un segno maschile, [nasceranno gli ermafroditi]. Mercurio e Venere in congiunzione nel diciannovesimo grado dell’Ariete [rendono la bocca del nativo impura]. Se Venere e la Luna detengono il trentesimo grado di un qualsiasi segno (ovvero se sono in grado anaretico) e sono in aspetto quadrato o di opposizione [generano vizi in segreto] E se i loro dispositori sono in qualche aspetto ad essi [esercitano questi vizi in modo pubblico, senza vergogna]. Se Marte e Venere sono in congiunzione in levata mattutina, o se sono in segno maschile [rendono le donne bisbetiche e sterili]. In un tema notturno, Marte Venere in segni femminili, in un uomo, e se Saturno è in qualche modo a loro in aspetto [fanno i pervertiti che prestano servizio nel tempio]. Le stesse afflizioni si manifestano se tale combinazione si trova in Ariete o in Capricorno. Ma se Venere è in opposizione o in quadrato (a Marte) e non c’è influenza di Giove [le donne nasceranno con carattere maschile, gli uomini saranno castrati o eunuchi, o prostituti]. Se la Luna è in opposizione a Saturno, e se Marte è in aspetto quadrato ad essi o in opposizione a Venere e se sono in casa l’uno dell’altro (forse si riferisce ai luoghi di gioia di Saturno XII Marte VI Venere V, tipo se Saturno è nella casa di Gioia di Venere, e Venere i quella di gioia di Saturno, per esempio) [questa combinazione rende le donne sterili, bisbetiche, e gli uomini si prostituiranno]. Quando la Luna è in congiunzione a Saturno [gli uomini si prostituiscono] stessa cosa vale se la Venere e Luna sono in congiunzione, Sole Venere in casa ottava, Mercurio Venere nelle case dei pianeti malefici, anche con Marte Saturno nella casa di Venere

Poi Firmico pare indicare una serie di “sorti”. Scrive:

Mostrerò brevemente come puoi osservare questo argomento in modo più accurato. Conta i segni dalla Luna a Venere. Conta i segni dall’Ascendente a Luna/Venere. Se il numero cade in segno femminile e la Luna è in segno femminile (negli ultimi 5 gradi), troverai prostituiti maschi che esercitano i loro vizi di nascosto, o in un tema femminile prostitute donne. Conta i segni da Venere alla Luna, e dall’Ascendente a Venere, e dall’Ascendente alla Luna, se il numero cade in un segno femminile, dirai che gli uomini saranno scoperti nelle loro pratiche, dirai lo stesso per le donne.

Poi continua dicendo:

Se Venere e Luna si trovano in segno femminili e nei loro primi gradi, le donne compiono le loro pratiche in pubblico, con scandalo. Se Venere non è con la Luna ma sorge di notte (levata vespertina), ed è nei primi gradi di un segno femminile, questo rende prostituiti sia gli uomini che le donne, ed entrambi nasconderanno le loro pratiche. Se Saturno è in un segno femminile e in aspetto quadrato a Venere o alla Luna, ciò farà i degenerati che sono deformi e miseri. E se Marte si trova con Saturno, fa i castrati. Se Venere è negli ultimi gradi del suo segno e in aspetto a Saturno e Marte, i degenerati avranno fortuna e incarichi nei templi. Nel tema di una donna saranno nobildonne coinvolte nella prostituzione di corte. Marte, Mercurio, Venere, Luna, in segni tropici, in congiunzione, in aspetto quadrato tra loro, producono prostituite, ma la motivazione della prostituzione varierà in base alla natura dei segni. La Luna in Ascendente con Marte e Venere, e il Sole in dodicesima casa, e Saturno in opposizione, o in quadratura, all’Ascendente, genera la castrazione, solo in assenza di ogni qualsivoglia influenza di Giove. E se Venere Saturno sono insieme o in quadratura tra loro, o sono nascosti dai raggi del Sole, e se la Luna è in ascendente in segni femminili, questo produce cose degenerate vissute in segreto. Ma se Saturno e Venere stanno sorgendo al mattino, rendono questi vizi pubblici. Se nel tema di una donna, tutto si trova in segni maschili, sarà lussuriosa. In un uomo estrema effeminazione del corpo. […] La Luna in sesta o dodicesima casa, in un tema notturno, o se il Sole di giorno nei termini di Venere, e Venere in casa settima o in IMC nei suoi termini, nasceranno i degenerati. Ma se Marte è in opposizione o quadrato, farà gli impotenti, in tutto questo cerca sempre l’influenza di Giove, perché in una certa misura mitigherà il tutto. Gli eunuchi si producono con la Luna in segni sterili, e se Saturno è a lei congiunto, e se Venere ha qualche aspetto ad essi, anche con Saturno nei termini di Venere e Venere in quelli di Saturno, e se Giove non fa aspetto con loro. Ma se la Luna è con Venere in segni di terra, e Venere scambia rapporti con Saturno, privo di influenza di Giove, saranno generati eunuchi che avranno comunque rapporti con le donne.

Firmico poi pare indicare un calcolo per determinare la Casa del Piacere: per non incorrere in errori di traduzione la riporterò come è stata tradotta a sua volta da Jean Rhys Bram nel testo Matheseos Libri VIII (pagina 263-18): Now I shall show you the house of sexual desire so that you may be able to find all vices and lusts. Count the signs from the Moon to Saturn, and again form the ascendant, and in whatever sign the last number falls, that is the sign of vices and the house of desire.

Firmico pare esplicitamente fare un computo (sorte) che riguarda la distanza tra Luna Saturno, partendo dall’Oroscopo. Quindi Ascendente + Saturno – Luna ipotizzo per il giorno, e Ascendente + Luna – Saturno per la notte. Il grado e segno che otteniamo, indicherà i vizi e i piaceri del nativo, osserveremo quindi la casa in cui cade questa sorte, il suo dispositore, e le qualità del suo dispositore, e gli aspetti che forma, e tutto ciò che si osserva in riferimento alle sorti. Non ho trovato molti riferimenti a questa formula nei testi consultati, se non in quello di Firmico.

Tuttavia sempre nel suo trattato Firmico parla del Luogo o Sorte del Piacere e dei Vizi, vi riporto quello che scrive direttamente nella versione latina: De loco Cupidinis et desideriorum. Locum desideriorum si partiliter uolueris inuenire, in diurna quidem genitura a parte Daemonis usque ad partem Fortunae computa, et tantum ab horoscopo. In nocturna uero Fortuna usque ad Daemonem simillimis rationibus computabis, et tantum ab horoscopo, et cum locum partili ratione collegeris, ex signo et ex stellarum testimoniis omnis tibi desideriorum cupiditas demonstrabitur. Sed locum Fortunae et locum Daemonis qua ratione inuenias, in quarto diximus libro. Mathesis LIBER VI

Questa sorte potremmo definirla come Luogo dell’Amore o di Cupido e dei desideri. Mi è stata fatta notare da Emanuele Ciampi (socio segretario della associazione per gli studi di astrologia antica CIELOETERRA, che ringrazio per la sua disponibilità) si tratterebbe della Sorte della Necessità, ovvero Ananke. Tuttavia Firmico pare descrivere qualcosa di diverso nel Liber Septimus Capitolo XXV, verso 18. Il mistero si risolve consultando la versione latina: pare che la definizione di “casa del piacere” sia una traduzione che può indurre in errore. Nel verso latino si riferisce a un LOCUM che significa anche Grado. Firmico propone una formula specifica ovvero Ascendente + Luna – Saturno (o Saturno – Luna in nascita diurna) per stabilire un “grado” zodiacale che ci darà informazioni sulla natura dei vizi sessuali. Riflettendo sulla formula, è probabile che questa sorte intende rappresentare l’Ascendente come “vita” quindi ciò che appartiene al nativo, di diritto, inoltre le relazioni Luna-Saturno sappiamo essere decisive nello studio della corruzione di certi costumi e certe inclinazioni dell’animo. Questa formula indicata da Firmico riguarderebbe specificatamente la corruzione sessuale ovvero l’inclinazione “contro natura” (ovvero non in senso negativo o pregiudizievole, ma che va contro il sesso biologico o un obiettivo biologico legato alla procreazione) ovvero quelle predisposizioni non finalizzate all’atto sessuale per la germinazione di nuova vita (quindi si tratterebbe di una sorte per la valutazione del vitiorum ac libidinum).

Quindi tra le due formule indicate, pare evidente che Firmico vede il Locus Cupidinis et desideriorum come la Sorte che può orientarci nel comprendere le inclinazioni delle passioni e dei desideri sessuali, unitamente alla necessità di studiare l’intera qualità della natività. (La formula per il Locus Cupidinis et desideriorum è: Ascendente + Daimon – Fortuna per il giorno; Ascendente + Fortuna – Daimon per la notte).

 

CONCLUSIONI
La prima questione che si presenta in questa ricerca è che il modo attraverso cui arriviamo a decodificare il cielo, non è univoco perché la letteratura astrologica ha prodotto, attraverso i suoi tanti autori, diversi modi di vedere le cose. Per esempio, si rende necessario nella valutazione dell’orientamento del piacere sessuale e delle sue inclinazioni distinguere cosa è maschile e cosa è femminile, e qui potremmo stare giorni interi a discuterci sopra. Come al solito, ciò che vale poi è la scelta procedurale nell’approccio interpretativo dell’astrologo.

Dobbiamo partire innanzitutto nello stabilire cos’è maschile e cosa femminile. Si intendono due polarità la prima attiva l’altra passiva, la prima penetrativa, l’altra recettiva. Non dobbiamo considerare queste polarità come “uomo e donna” ma come due modalità che in tutti noi si esprimono.

Detto questo, dobbiamo stabilire che il Giorno è in analogia alla polarità maschile, la Notte a quella femminile. Dunque il Caldo è il principio chiave della polarità maschile, come l’Umidità è la chiave della polarità femminile. La secchezza allude al maschile, la freddezza al femminile.

Quindi il Sole è principio maschile. La Luna principio femminile. Marte è maschile. Venere femminile. Ciò che aumenta la sua luce, aumenta un’espressione maschile. Ciò che diminuisce la sua luce, aumenta un’espressione femminile. L’emisfero visibile è maschile. L’emisfero invisibile è femminile. Dunque l’Alto è maschile. Il Basso è femminile.

Tolomeo dice esplicitamente che dobbiamo considerare i pianeti come femminili o maschili in relazione alla natura dei segni ove essi sono posti, cosi pure come dalla natura dei pianeti stessi, e dalla posizione da loro occupata in Cielo, giacché quando sono orientali sono considerati maschili, e quando occidentali femminili. Oltre a ciò quando essi precedono il Sole sono di nuovo considerati maschili, e femminili quando lo seguono.

Gli Arabi guardano non solo i segni eclittici ma anche le stelle e le loro costellazioni che sono sullo sfondo di Marte e Venere. Idem per il Sole e la Luna. Inoltre dobbiamo considerare le fasi eliache perché esse aumentano o diminuiscono i caratteri temperamentali degli astri, le fasi eliache potranno rendere Marte più caldo o più secco, e Venere più umida o più fredda, ma nello stesso tempo le fasi potranno anche generare corruzione di questi caratteri, e sempre nella letteratura astrologica troviamo come Marte e Venere aspettati a Giove o non aspettati a Giove, vedranno certe peculiarità aumentare e altre diminuire.

Ancora, la questione sessualità è legata anche alla qualità dell’Ascendente e delle stelle che sorgono, come anche al Decano dell’ascendente che in alcune trattazioni, (vedi quella del manoscritto realizzato dall’astrologo della corte di Vencesalo IV, ovvero il manoscritto miniato di Terzysko ) vedono alcuni decani configuranti qualità del corpo, e predisposizioni fisiche, che dunque inclinerebbero anche le capacità e le inclinazioni sessuali (nel manoscritto è riportato che il terzo decano del Toro, è responsabile dell’ermafroditismo).

Molti disquisiscono sulla qualità del confine o termine dei punti citati, perché anch’essi potranno evidenziare l’aumento o la diminuzione di certi caratteri temperamentali. Ancora, altri suggeriscono l’importanza del temperamento generale della natività, come anche il ruolo di certi settori della natività: il Quinto Campo Celeste unitamente al Settimo Campo. E come se non bastasse: le sorti ma anche alcune parti arabe indicate da Albiruni, ci danno ulteriori indicazioni sulla modalità espressiva del piacere e dei vizi sessuali.

Tutto questo è da mettere insieme per il solo studio delle inclinazioni sessuali e del piacere sessuale. Capite bene come l’Astrologia non lasci nulla al caso o alla probabilità, piuttosto compie uno studio certosino e molto approfondito di ogni punto della natività.

 

RIFERIMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI QUESTO CONTENUTO
Journal Artcile – The Stars and Human Sexuality: Some Medieval Scientific Vews. Di Helen Lemay pubblicato nella rivista Isis Vol.71 No.1 Marzo 1980 pp.127-137 e pubblicato da The University of Chicago Press on behalf of The History of Science Society.

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