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Tag: sette pianeti

Vettio Valente e i significati naturali dei 7 pianeti. Segnalazione opera.

Seguendo la traduzione di Antologie di Vettio Valente (testo “The anthology – Vettius Valens, Chris Brennan, Mark T. Riley link per l’acquisto qui), nei primi capitoli dell’opera troviamo una trattazione sui significati naturali dei sette pianeti. Prima di riportare questi significati, partiamo dal presupposto che per “significatori” si intende quei pianeti che assumono un riferimento significativo circa una natura specifica che può riguardare l’individuo, le sue attività di qualsiasi genere, ma anche in riferimento a nature connesse ad ambienti ed ecosistemi esterni. Significatore è il termine usato dalla tradizione astrologica, paragonabile al concetto di Archetipo o meglio Immagine archetipica che usa la tradizione moderna quando associa ai pianeti, per esempio, una serie di “richiami” e di cosignificanze.

Come vengono usati i significatori per esempio nell’astrologia genetliaca? Ogni pianeta è all’interno di un tema di nascita “un attore” ovvero rappresenterà in modo naturale un significato, “una maschera”, un certo ruolo naturale; in un certo senso i pianeti personificano le varie nature fisiche della nostra vita individuale, per esempio come vedremo più avanti la Luna significa “i viaggi e il viaggiare”, in un certo senso ogni qual volta noi intraprendiamo un viaggio o uno spostamento, la Luna del nostro tema di nascita avrà il ruolo naturale sulla qualità dei nostri spostamenti, e tali qualità dipenderanno dal tema di nascita e dalle sue elaborazioni annuali per direzione, profezione, rivoluzione.

I significati che seguono sono una derivazione delle indicazioni di Vettio Valente, dove ho estrapolato quelli più curiosi e interessanti.

LA LUNA è il corpo celeste più vicino a noi, è associata al corpo fisico quindi all’incarnazione fisica vera e propria, è quello che stiamo facendo qui ed ora, è quello che accade sulla terra, rappresenta tutti i corpi fisici che vivono realtà fisiche terrene. La Luna è significatrice della padrona di casa ma anche della Regina (il Sole del Re), la Luna è associata da Vettio Valente ai viaggi e agli spostamenti perché il suo moto è veloce ed emula il più possibile i movimenti delle persone di tutti i giorni. La Luna è associata alla madre, alla nutrice, alla sorella maggiore, ma Valente associa alla Luna anche i significati generali del “genere femminile”.

IL SOLE è di conseguenza significatore del “genere maschile”, ma anche della mente ovvero dell’intelligenza attiva e reattiva, dell’autorità, regalità, del dominio ovvero della capacità di dominare o di agire sulle cose, dunque è il padre, il maestro, tutte le personalità dotate di una certa notorietà sociale (oggi potremmo chiamarle come vip), è associato alla celebrità, e alla fama.

Vettio Valente associa anche significati naturali ai pianeti relativi alle parti del corpo. Tali indicazioni sono numerose e dipendono da molte variabili, mi limito giusto a indicare i significati della Luna e del Sole in associazione al corpo umano, per ben comprendere il processo deduttivo che la tradizione svolge nei confronti delle stelle visibili: Luna e Sole in qualità di luminari ovvero astri più luminosi che governano il giorno e la notte, la notte e il giorno, sono naturalmente associati all’occhio sinistro (Luna) e all’occhio destro (Sole).

MERCURIO è trattato da Vettio Valente in modo molto articolato, sono numerose le cose che vengono associate a questo astro. Interessante il riferimento di Vettio Valente alle “cose che sono in aria” ovvero tutto ciò che galleggia, vola (?), che è sospeso, quindi Mercurio presiede alla contestazione delle cose, a ciò che è indeciso, ovvero tutto ciò che è oggetto di disputa o contestazione è associato a Mercurio in contrapposizione a Giove che invece rappresenta ciò che non è contestato o disputabile ma giusto e buono, in effetti noto che nella letteratura astrologica spesso Mercurio viene indicato come antagonista di Giove. Dice Vettio Valente che Mercurio provoca tutte le irregolarità in relazione alle nostre fortune, dunque genera le distrazioni. Concetti come disattenzione, sventatezza, negligenza, superficialità, ma anche svago e diversivo sono associabili alla natura di Mercurio, il motivo è probabilmente legato al suo comportamento che percepiamo dalla Terra. Mercurio non si allontana mai dal Sole ed è soggetto a frequenti moti retrogradi, tale comportamento diverso da tutti gli altri astri e dotato di frequenze irripetibili porta a dedurre una natura specifica dove l’irregolarità è il comune denominatore.

VENERE ha secondo Vettio la natura di unificare le cose o di riconciliarle, come indica Proclo nel Timeo dove Venere possiede il potere di legare insieme le cose e di armonizzare ciò che è stato separato (da cosa… probabilmente da Marte). Infatti, ciò che è separato è connesso alla natura di Marte (che è associato anche allo strumento medico dei bisturi). Venere significa secondo Valente anche l’amicizia, il matrimonio e le relazioni, Venere genera la musica dunque i musicisti, concede il dono del canto, dei suoni piacevoli, ma indica che genera anche le arti raffinate, la bellezza delle forme, la pittura, il ricamo, e ogni sorta di altra arte che produce armonia o cose belle, od esteticamente gradevoli.

MARTE è dunque visto da Vettio come antagonista di Venere. Significa gli insulti verbali e le urla, l’insolenza e le bugie. Interessante l’associazione che Vettio fa di Marte e “bugie” che banalmente avrei invece associato più a Mercurio: secondo l’autore Marte invece è precursore della corruzione verbale, della disonestà, come anche della rabbia e di ogni sorta di comportamento emotivo che porta ad una lotta senza mezza misura. Non che Mercurio non sia legato alla menzogna in certe condizioni, ma lo è praticamente in modo speciale quando in qualche particolare relazione a Marte.

GIOVE è significatore dell’abbondanza e secondo Valente è precursore dei grandi doni, dei profitti, nonché significatore del sollievo dalle cose cattive, ovvero la liberazione dalle condizioni di schiavitù o prigionia, è libertà, ricchezza, giustizia, alleanza, conoscenza, nonché amicizie con le persone potenti. Ma unitamente a Venere, Vettio conferisce anche a Giove il precursore del desiderio, dell’amore, dell’alleanza armonica, insomma noto come Giove-Venere (i due benefici) posseggono in un certo senso comuni denominatori, o atmosfere abbastanza sovrapponibili anche se in Venere è esaltata la componente più pulsionale del piacere e dell’armonia, in Giove quella più cognitiva e di opportunità. Il fatto che i pianeti possono scambiare tra di loro nature comuni non è così raro da rintracciare nella letteratura astrologica, per esempio Sole e Luna spesso condividono significati comuni, come anche Marte e Saturno, come anche Luna e Mercurio.

SATURNO è il pianeta più lontano, più lento, e quindi più debole rispetto alla percezione ottica che apprezziamo dalla terra, è l’ultimo pianeta che può essere visto a occhio nudo. Dunque, rappresenta per Valente il confine, i limiti esterni, i muri, ciò che non può essere oltrepassato, oppure quei limiti che non si sentono in modo chiaro ma che sperimentiamo sulla nostra pelle e che ci dimostrano un impedimento funzionale (biologico, cognitivo, fisico) difficile da trascendere. La trattazione che Valente fa sui significati di Saturno mi ha fatto pensare all’idea di “limiti naturali” che ognuno di noi possiede nel suo codice genetico, vitale, in netta contrapposizione all’idea di un certo pensiero “positivista e relativista” che tutto è concesso e tutto è possibile per ogni individuo. Per Vettio Valente e per tutta la letteratura astrologica non è invece così: la grande razionalità presente nell’astrologia tradizionale è veramente una manna dal cielo perché ci riporta all’oggettività delle cose. Non tutto ci è concesso, non tutto ci è permesso, e tali limiti sono segnati o decretati da Saturno. Questo non significa essere “sfortunati” ma significa che ognuno di noi ha delle potenzialità specifiche in accordo alla propria natura, semmai la sfida per ognuno di noi è valorizzare i potenziali a cui possiamo accedere dando il meglio di noi o traendo da essi i migliori utili possibili. Vettio associa la depressione a Saturno, come anche i sentimenti di isolamento, o ai sentimenti cupi, o infelici, Saturno è anche tutto ciò che appare squallido, sporco, miserabile, oscuro. Come per Marte, anche Saturno è associato secondo Valente all’inganno o più precisamente a coloro che nascondono o sanno nascondere i loro inganni, coloro che sono falsi, o che falsificano un loro aspetto. Valente farà successivamente all’introduzione delle nature dei pianeti un approfondimento sul modo di indirizzare la loro interpretazione. Quindi Saturno (come Marte) sono malefici e nella descrizione generale l’autore non può fare altro che sottolineare i loro lati malefici. Tuttavia, è precisato più avanti che quando Saturno è ben posizionato (ciò significa quando rispetta la sua setta, il segno, il quadrante, insomma quando ha numerose dignità accidentali ed essenziali) genera le persone eminenti, che diventano figure di autorità, o amministratori, e tali prestigi si estenderanno ai figli e agli eredi; ma quando Saturno non è dignificato allora significherà le cose più oscure. Questo, per concludere, ci fa capire bene che la natura benefica o malefica degli astri è strettamente legata alle qualità specifiche, per esempio, di Venere Giove o di Marte Saturno all’interno di una genitura perché più condizioni di dignità assicurano benefici, ma più condizioni di debilità assicureranno invece corruzione dell’animo, della mente e delle opere individuali.

RIFERIMENTI
“The anthology – Vettius Valens, Chris Brennan, Mark T. Riley link per l’acquisto qui)

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Albumasar spiega la logica delle dignità essenziali. Commento.

La lettura delle fonti antiche è un valido modo per comprendere la modalità attraverso cui i nostri predecessori si sono relazionati alle vicende del cielo in ambito astrologico. Propongo in questa occasione alcuni passaggi di Albumasar, che provengono dalla prestigiosa edizione “The Great Introduction to Astrology” nella versione tradotta da Yamamoto e Burnett.

ALBUMASAR DICE: Ai sette pianeti è associata la generazione e la corruzione delle cose di questo mondo, e i luminari sono quelli che più di tutti significano le cose universali e la generazione delle cose o la loro corruzione nel mondo. Per quanto riguarda la Luna è il pianeta più vicino a noi e quello dotato del movimento più rapido, muta velocemente nei segni ed è soggetta a una varietà di condizioni. Così per via della sua natura è simile a tutte quelle cose che sono veloci nel nascere o nel trapassare.

COMMENTO: Non a caso alla Luna è associata non solo l’attività vegetativa, ma anche i processi di putrefazione e macerazione, la Luna è significatrice in molti approcci astrologici del corso degli eventi per via del suo moto, e dei suoi comportamenti astronomici, ovvero è più vicina a significare la quotidianità, oserei dire “quotidianità oraria”, di ogni nostra attività.

ALBUMASAR DICE: I pianeti sono più efficaci quando sono nel culmine e il più vicino ai segni del nostro culmine che sono il segno Gemelli e il segno Cancro. Gemelli è un segno maschile e questo è il segno che, quando vi è il Sole, segna la fine della stagione primaverile. Per la sua mascolinità e per il fatto che è il segno che indica la fine della stagione (primaverile) non è in accordo con la natura della Luna. Mentre il Cancro è un segno femminile ed è quello che, quando vi è il Sole, segna l’inizio della stagione estiva, il segno è di natura umida e femminile, e la Luna è un pianeta femminile e umido che indica gli inizi. Il Cancro è il segno più vicino al culmine (della luce, in riferimento al transito del Sole) ed è il pianeta più vicino a noi. Quindi Cancro e Luna sono in accordo nell’umidità, nella femminilità, nell’indicazione dell’inizio e della vicinanza a noi. Per questi motivi il Cancro è la casa della Luna.

COMMENTO: Albumasar rievoca i segni Gemelli – Cancro mettendoli in relazione al comportamento del Sole quando è in essi: il Sole in Gemelli è in un segno bicorporeo e volge verso il Solstizio Estivo, è il segno posto alla fine della primavera, e quando passerà in Cancro segnerà l’inizio della stagione estiva, che si verificherà nell’ingresso del Sole in Cancro con la vittoria della Luce sulle Ombre. È il momento di massima culminazione della luce nell’attività solare. Albumasar rievoca il concetto di “efficienza del culmine” rievocando una delle sue celebri 25 Condizioni, che prevede una straordinaria forza (detta accidentale) degli astri quando si posizionano nel Culmine del Cielo, per intenderci nella Decima Casa, questo luogo assume quindi un valore analogico con la culminazione della luce massima, giacché nel grado del Medio Cielo rievochiamo il Mezzogiorno del Sole, e il Mezzogiorno del Sole rievoca la massima esplicitazione della Luce del giorno.

ALBUMASAR DICE: Per quanto riguarda il Sole, con il suo sorgere l’aria diventa calda e con il suo movimento quando è in Cancro, Leone e Vergine nasce l’estate, ma l’evidente natura estiva, calda e secca, vi è quando il Sole è in Leone, essendo un segno maschile, caldo e secco. Il Sole indica per sua natura il caldo, secco, e la mascolinità, e il Leone è nel mezzo della stagione estiva, e il Sole è in mezzo ai sette pianeti. Quindi il Sole e il Leone sono in accordo nel caldo, nell’aridità, nella mascolinità, è nel mezzo delle sfere, ed è dentro la stagione estiva. Per questo il Leone è diventato la casa del Sole.

COMMENTO: Albumasar prova a ragionare sulla dottrina delle dignità essenziali, attraverso riferimenti stagionali. Infatti l’Astrologia potremmo chiamarla (poeticamente) Scienza del Grano, o Dottrina degli Effetti delle Stagioni sulle cose del mondo. L’influsso in astrologia non è concepito – come alcuni pesano erroneamente – ad una “influenza soprannaturale”. Molte conoscenze e definizioni astrologiche, sia chiaro, non sappiamo bene da dove derivano, perché sprovvisti di fonti documentali, ma il ragionamento generale e il filo conduttore in tutta la letteratura astrologica è sempre connesso ad una sola cosa: il Sole, con il suo comportamento nei confronti del mondo sublunare e nei confronti degli altri astri erranti, tutto è decretato dal Sole, a tal punto che Cardano dichiara, in uno dei suoi tanti aforismi, che Il Sole si Assimila all’Ascendente ovvero l’Ascendente è come il Sorgere del Sole o rievoca l’idea del sorgere del Sole; le stagioni sono in effetti l’evento che da sempre causano comportamenti, stili di vita, culture, folclori diversi. Quando si parla di stagioni dobbiamo intendere le varie temperature del mondo. Oggi è la Sociologia Ambientale a studiare gli effetti sulla cultura, sulle tradizioni e sui folclori dei vari popoli del mondo in relazione alle stagioni e ai climi delle diverse aree della terra, ma già Tolomeo ci ha indicato le differenze delle varie popolazioni associate ad un segno o ad un pianeta, secondo criteri di temperatura, di atmosfera, di clima.

ALBUMASAR DICE: Il Sole è il luminare del giorno e la Luna della notte, e i due (eventi) si succedono nell’indicazione della generazione della vita, e degli inizi, e da questo possiamo ottenere indicazioni di ciò che accade nel mondo dalla loro congiunzione o dalla loro opposizione (…). Poiché Cancro e Leone furono indicati come le due case dei luminari, della generazione e della crescita, e poiché questi due segni appartengono alla stagione estiva, Capricorno e Acquario furono indicati come le case di Saturno perché questi due segni appartengono alla stagione dell’inverno e del freddo. Saturno è freddo e secco, e la sua natura è diversa da quella dei luminari e ad essa opposta, è inoltre la sfera (il pianeta) più alta (più distante). Per questo le sue case divennero opposte alle due case dei luminari.

COMMENTO: Albumasar ragiona sulle disposizioni delle Dignità Essenziali. È necessario suddividere il circolo dei segni eclittici in due emicicli, uno diurno e uno notturno.

Emiciclico Notturno parte dal Cancro casa della Luna, segue Gemelli, Toro, Ariete, Pesci Acquario. Emiciclo Diurno parte dal Leone casa del Sole, segue Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno.

ALBUMASAR DICE: Giove indica moderazione, la sua sfera segue quella di Saturno, quindi a Giove furono assegnati i due segni che seguono le due case di Saturno cioè quella del Sagittario e quella dei Pesci, e divennero posizioni in trigono e di amicizia rispetto alle due case dei luminari.

COMMENTO: Giove in Sagittario è in un segno dell’emiciclo diurno ed è in trigono con il Sole, Leone; Giove in Pesci è in un segno dell’emiciclo notturno ed è in trigono con la Luna, Cancro. L’autore congettura le varie dignità degli astri erranti, c’è una implicita rievocazione all’emiciclo diurno e notturno, che può sicuramente aiutarci a comprendere la logica matematica e naturale dell’assegnazione dei domicili.

ALBUMASAR DICE: Marte è un malefico natura calda e la sua sfera segue quella di Giove, quindi gli fu assegnato lo Scorpione e l’Ariete in quartile e disgrazia rispetto alle case dei due luminari

COMMENTO: Marte in Ariete è in un segno dell’emiciclo notturno ed è in aspetto di disgrazia o inimicizia alla casa della Luna, Cancro; Marte in Scorpione è in un segno dell’emiciclo diurno ed è in aspetto di inimicizia alla casa del Sole, Leone.

ALBUMASAR DICE: La natura di Venere è la moderazione, la sua sfera segue quella del Sole, così gli furono assegnate le due case che seguono quelle di Marte, cioè la Bilancia (che è segno dell’emiciclo diurno in sestile alla casa del Sole), e il Toro (che è segno dell’emiciclo notturno in sestile alla casa della Luna). I due segni rimanenti furono dati a Mercurio, cioè Gemelli e Vergine.

COMMENTO: A proposito di Mercurio, dice Tolomeo: «alla stella di Mercurio che mai si allontana dal Sole di più di un segno in entrambe le direzioni e la cui sfera è inferiore a quella delle altre stelle e maggiormente prossima ad entrambi i luminari, gli furono attribuiti i due restanti segni, che sono contigui ai domicili del luminari, Gemelli e Vergine…» tratto da Tetrabiblos I-17.

ALBUMASAR DICE: Poiché i luminari sono i pianeti principali che agiscono su questo mondo, ad essi furono assegnati metà della Sfera al Sole (Leone Vergine Bilancia Scorpione Sagittario Capricorno segni dell’emiciclo solare) e l’altra metà alla Luna (Cancro Gemelli Toro Ariete pesci Acquario segni dell’emiciclo lunare), in modo tale che ciascun luminare abbia una collaborazione con ogni pianeta in uno delle sue case, ognuno nel suo emiciclo.

COMMENTO: Albumasar dunque conferma l’importanza della logica degli emicicli nella congettura della Dottrina delle Dignità Essenziali. Riporto per concludere un passaggio di Retorio che può arricchire in questo momento la riflessione che si è posta in essere in questo articolo: «i domicili della Luna e del Sole sono opposti a quelli di Saturno. Diciamo che la Luna ed il Sole sono le luci del mondo e che Saturno è signore delle tenebre e che, pertanto, sempre la luce si oppone alle tenebre e le tenebre alla luce. A loro volta i domicili di Mercurio sono opposti a quelli di Giove e viceversa. Ora se Giove porta l’abbondanza e le ricchezze, Mercurio è sempre il signore della ragione e sempre la ragione si oppone e disprezza il desiderio delle ricchezze e, dal canto suo, l’abbondanza si oppone alla ragione. E i domicili di Marte sono opposti a quelli di Venere. Se Venere porta ogni desiderio e piacere e diletto, Marte arreca la paura e la guerra e l’ira e sempre la voluttà, l’appetito e il piacere si oppongono al timore, a ciò che è battagliero e ardimentoso. Così stando le cose, occorre giudicare secondo verità le nature degli astri in ogni momento, secondo le loro reciproche configurazioni. Infatti, l’unione di Marte e di Venere può generare l’adulterio. Non è forse manifesto che ogni adulterio proviene dal piacere e dalla paura ovvero da Marte e da Venere? Osserva poi quando Venere è unita a Saturno, giacché crea i nativi sterili, infelici nei figli, sordidi, non sposati. Cercare quindi la causa: poiché la natura di Saturno è fredda e secca, raffredda e inaridisce il liquido seminale. Come può dunque il nativo essere prolifico o avere unioni non sordide con persone anziane o vili secondo la natura dell’Astro?» tratto da CGAG.

BIBLIOGRAFIA
The Great Introduction to Astrology  – Albumasar
CGAG – Retorio

LINK TESTO ALBUMASAR The Great Introduction to Astrology
LINK

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