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Segno zodiacale: solare contro ascendente!

La prassi comune vuole che tendiamo ad identificarci con il nostro segno zodiacale. In genere quando diciamo di che segno siamo, indichiamo il segno occupato dal Sole nel momento della nostra nascita. Nella letteratura astrologica gli autori antichi tendevano invece a dare rilievo al segno dell’Ascendente, come informazione iniziale che oggi potremmo chiamare “tipizzazione” zodiacale. Cerchiamo di capire questa questione e come nasce l’idea di una identificazione del segno solare.

Chi siamo secondo l’Astrologia?

Intanto, è necessario premettere che se desideriamo analizzare il nostro essere con i metodi dell’astrologia non è sufficiente guardare il segno del Sole, o il segno dell’Ascendente. Questi possono solo identificare qualità generali del momento della nostra nascita. Tuttavia, per comprendere le inclinazioni per esempio psicologiche (chiamate inclinazioni dell’animo e della mente), le qualità lavorative e delle attività in genere (chiamate inclinazioni delle opere), il modo che abbiamo di amare (chiamato inclinazioni sessuali), i rapporti che abbiamo con l’eredità genealogica, con la questione de figli, il modo attraverso cui operiamo nelle diverse questioni della vita, è necessario appellarci a dei metodi astrologici che elaborano la nostra carta di nascita osservando più punti insieme, ed eseguendo una serie di calcoli complessi. Quindi, l’identificazione attraverso il segno solare o il segno dell’ascendente, o il segno lunare, è una procedura generale e semplificata, che permette al massimo una descrizione didascalica della nostra identità astrale.

Quando nasce l’identificazione attraverso il segno solare?

Non vi è traccia nella letteratura antica partendo da Tolomeo (II secolo d.C.) arrivando se vogliamo fino all’ultimo (secondo me) astrologo della tradizione degno di nota ovvero William Lilly (XVII secolo). Il Sole non è mai usato per identificare in senso generale un individuo. L’idea di usare il segno solare per tipizzare la nascita di una persona nasce tra 1800 e 1900 (praticamente tra XVIII e XIX secolo e si fa poi radicata nel XX secolo) per una serie di progetti rientrati nella “grande confutazione teosofica” che ha inquinato il sapere e le conoscenze con rivisitazioni moderne. Tuttavia non possiamo liquidare questo tipo di attribuzione con superficialità e dobbiamo comprendere la logica che vi è dietro tale attribuzione. L’Astrologia in particolare nel XIX secolo è stata rielaborata o revisionata con una forte influenza delle nuove dottrine che stavano nascendo in quel periodo, in particolare la psicologia del profondo è stata utilizzata dai praticanti dell’astrologia come metro di valutazione dell’astrologia. Va detto che in questo periodo la conoscenza antica dell’astrologia non era ancora del tutto emersa, oppure circolavano per lo più manuali e testi di difficile comprensione e traduzione. Questo ha permesso una trasposizione della psicologia del profondo verso il metodo astrologico. Ovvero è la psicologia e l’approccio teosofico ad avere proposto un nuovo modello di astrologia, tuttavia questo è stato dovuto alla non-conoscenza di tale dottrina nel suo antico sapere. Il ragionamento da cui si è partito è il “simbolo”: l’astrologia è stata in questi periodo storici vista non come metodo di lettura di un fenomeno celeste e naturale e della sua capacità apotelesmatica negli individui o nel collettivo (ovvero capacità di influenzare e inclinare) ma piuttosto il fenomeno celeste è stato visto come “proiezione umana” di un insieme di simboli importanti per la vita. Un po’ come un tifoso proietta il suo ardore e il suo amore nei confronti della bandiera della sua squadra preferita, verso i linguaggi astrologici sono stati proiettate le convinzioni personali. Da questo tipo di osservazione né deriva la Babele che ancora oggi è strisciante: ecco che non c’è più una considerazione polare nei fenomeni celesti (maschile e femminile) non c’è più contemplazione della natura e ricerca naturale delle analogie tra alto e baso, ecco che per alcuni la Luna è maschile per altri femminile, per altri il Sole identifica una certa cosa per altri una totalmente opposta, ecco che i nomi dei pianeti sono stati elaborati come “etimologie” o “divinità” quindi i significati dei pianeti e dei luminari derivano da “simboli” e non più da certi loro comportamenti nella grande Sfera Celeste vera matrice in cui si compie il miracolo dell’esistenza e della creazione. L’astrologia in questi tempi ha portato l’osservatore ad escludere la natura dal suo metodo e a vedere in essa solo una “proiezione ego-inclinata” dove è l’io, l’ego personale a decidere i significati secondo sensazioni personali e convincimenti soggettivi derivanti da cultura personale e influenze personali. Insomma, un grande caos. Il Sole è stato visto come simbolo della vita, come luogo dell’ego, poiché è l’astro più luminoso indentifica il nostro io, la nostra volontà di essere ed esistere, da questo tipo di ragionamento si è arrivati a vedere il segno zodiacale (solare) come segno di tipizzazione dell’io. Se rispettiamo i metodi dell’astrologia moderna (ad influenza teosofica e della psicologia del profondo) tale attribuzione ne rispetta il suo paradigma ma dovremmo però dire, per onestà intellettuale, che questo tipo di attribuzione parte dal XIX secolo, e non riguarda la dottrina astrologia precedente rappresentata da millenni di letteratura e di esperienze.

Nella letteratura astrologica antica perché si utilizzava il segno dell’Ascendente?

L’Ascendente, ma non solo, è rintracciabile in tutta la letteratura astrologica come punto di identificazione dell’essere. Ovviamente le descrizioni che provengono dall’antichità sono didascaliche e generiche e non erano assolutamente utilizzate poi in sede pratica. Ovvero quando un astrologo antico doveva studiare le inclinazioni di una persona, non riportava il significato generale dell’ascendente ma partiva solitamente nell’indicare il temperamento e il signore della genitura (quindi utilizzava dei metodi e delle elaborazioni per ricavarne le prime qualità inclinanti). Tuttavia molti autori antichi (come Firmico Materno e tanti altri) identificano e offrono delle descrizioni generali su “Chi nasce al sorgere di…” che significa “Chi ha come segno dell’ascendente… Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone e via dicendo” riportando poi indicazioni generali sull’Essere. L’Ascendente è visto come “punto” di una natività in cui sorge una parte di eclittica, ovvero sorge un grado dello zodiaco. Poiché nel metodo astrologico sono i fenomeni astronomici a indicare le qualità di una nascita, il segno ascendente identifica ciò che “sorgeva” nel momento della nascita, quel segno può darci qualche indicazioni sul nostro essere. In particolare poi l’Ascendente è stato da sempre utilizzato come indicatore delle qualità del corpo ovvero le sue caratteristiche, ne consegue che l’Ascendente può indicarci le nature del nostro corpo e darci prime indicazioni qualitative. L’argomento è sviluppato da molti autori ma in particolare Firmico (autore del IV secolo) prova a darci una spiegazione andando anche oltre il mero-Ascendente. Ci dice che i quattro angoli della nascita hanno virtù apotelesmatica ovvero non solo i pianeti causano apotélesma nell’essere ma anche i 4 angoli e i loro relativi gradi zodiacali plasmano una serie di nature (virtù apotelesmatica significa virtù naturale che plasma qualità specifiche nell’individuo). L’Ascendente identifica le qualità o nature del corpo perché il grado zodiacale qui posto è un segno che “sorge” e quindi diventa importante perché le sue nature che “sorgono” sorgeranno anche in noi. Firmico tuttavia va ben oltre e non si limita a dare indicazioni sulla natura dell’Ascendente, ma identifica anche gli altri segni angolari. L’autore identifica anche gli altri segni angolari quindi il segno che culmina (al medio cielo e  al fondo cielo) e il segno che tramonta (al discendente) elencando una serie di significati. Anche questi segni sono dotati di virtù apotelesmatica e andranno a indicare altre nature proprie.

Questa trattazione ci fa comprendere quanto – anche nelle versioni semplificate – il segno zodiacale fosse importante in sede inclinante, ma non in riferimento alla posizione del Sole piuttosto in riferimento a quei segni che posizionati negli “angoli” della sfera locale di nascita vanno a indicare certe nature generali che in parte possiamo poi rintracciare nel nativo. Prima di Firmico, Tolomeo non propone tuttavia alcuna semplificazione al riguardo, non indica le caratteristiche dei segni angolari, tantomeno quelli del Sole, possiamo quindi dire che è dal IV secolo d.C. che ha inizio questo genere di semplificazione dove il maggior riferimento è Firmico Materno che sistematizza i 12 segni zodiacali connotandoli di nature apotelesmatiche in riferimento ai segni posti nei quattro angoli della natività.

Significati dei 12 Segni posti nei 4 Angoli della Nascita, secondo Firmico Materno IV secolo

ARIETE

Virtù apotelesmatica quando segno dell’Ascendente

Indica molti mali nella prima gioventù, nega fratelli o ne risparmia uno solo fra molti e debilita il nativo per l’asprezza di un qualche male. La sua reputazione è sempre accompagnata da avversione. Le sostanze paterne non perdurano nel medesimo stato, ora dilapidate son disperse, ora dissipate sono nuovamente riacquistate. Egli darà ad alcuni l’impressione, a causa della sua grande generosità, di essere solidamente installato, ma ad altri la sua costante generosità sarà sgradita. Renderà i suoi favori ad ingrati e mai sarà equamente ricompensato. Avrà un carattere instabile e sarà sempre afflitto da vari dolori al capo.

Virtù apotelesmatica quando segno del Discendente

Trarrà i suoi guadagni da luoghi acquatici o umidi, sarà preoccupato da qualche timore e incorrerà un qualche pericolo di vita in luoghi deserti, scosso e agitato da una gran copia di pericoli, avrà viaggi frequenti e lunghi e certo un’infermità nascosta e la sua massima prosperità giungerà nella vecchiaia, sua moglie sarà soggetta ad attacchi di follia.

Virtù apotelesmatica quando segno del Medio Cielo

Chi nasce frequenterà uomini potenti e i suoi mezzi di vita gli saranno assicurati da ricchezze altrui, i suoi desideri si rivolgeranno a cose oneste, il suo patrimonio sarà continuamente soggetto a variare e quante volte lo perderà altrettante lo ricostituirà.

Virtù apotelesmatica quando segno del Fondo Cielo

Molto andrà vagando ed avrà pace solo dopo aver provato disagi e la sua vita cangerà per la multiformità delle sue azioni, godrà di condizioni di alta dignità, ora abbattuto sarà a livello più basso, tale disproporzione gli verrà a causa delle amicizie con i potenti, seppellirà la moglie e il primo figlio o per certo un suo figlio soffrirà di gravi infermità.

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Sole

Guido Bonatti: la descrizione del Sole e delle sue più importanti figure celesti, secondo il trattatista più celebre e importante nel panorama dell’Astrologia Medievale. La traduzione in italiano è curata da questo sito e proviene dalla traduzione in inglese di Robert Zoller presente nel suo Corso di Astrologia Medievale (Lesson Seven – Planets). Eventuali (…) indicano brevi passaggi omessi per rendere il testo più sintetico.

Alchabitius dice che il Sole è un pianeta maschile, benefico per aspetto, ma malefico per congiunzione. Per sua natura opera calore e secchezza. È il significatore naturale del padre se la nascita è diurna. Ed è significatore naturale dei padri perché la quarta casa significa il padre e il Sole è il quarto pianeta da Saturno, seguendolo l’ordine dei pianeti, cioè il terzo dopo di lui (cioè in ordine decrescente: Saturno, Giove, Marte, Sole).

Ed è anche il 4° pianeta che esercita la sua operazione nel concepimento (feto), operando in esso con un calore naturale e dandogli lo spirito, le membra ufficiali e l’anima vitale, ma anche i lineamenti del viso. (…).

E significa luce, splendore, bellezza, intelletto e fede. Significa la grande sovranità e tutte le altre dignità laiche (…). E questo perché egli si trova in mezzo agli altri (pianeti), come un re, e gli altri stanno accanto a lui, alcuni da una parte, altri dall’altra, cioè i superiori alla sua destra, gli inferiori alla sua sinistra.

E ha potere su tutti i pianeti perché li brucia tutti. Inoltre, il suo moto è quasi uniforme, e non varia né si altera, ma mantiene sempre lo stesso ritmo anno dopo anno. E il suo moto supera la nobiltà degli altri pianeti, né retrocede come gli altri.

Si può dire che la Luna non retrocede mai, il che è vero, ma può muoversi così lentamente da essere equiparata alla retrogradazione (questo quanto riprodotto da Zoller, che ho tradotto testualmente, potremmo aggiungere che anche la Luna come il Sole non retrocede mai, come fanno gli altri pianeti, e per questo che anche la Luna è stata inserita nella nomenclatura dei Luminari, insieme al Sole).

Si può anche dire che la Luna a volte eclissa il Sole. A questo si deve aggiungere che la Luna a volte significa regni e magistrati. E significa naturalmente il re dei Romani, che ha potere legale sul re di Babilonia, il cui significatore è naturalmente il Sole.

(…).

E per quanto riguarda l’età di un uomo, significa dalla fine della giovinezza che è dal 45° anno fino ai 60 anni. Partecipa con tutti i pianeti alla disposizione degli anni. E tra le maestrie ha la regalità, il governo e l’impero.

E significa anche coloro che sanno usare le lance e lanciare i giavellotti e la caccia e l’avvelenamento come chi avvelena le frecce con cui uccidono le bestie.

E significa la purificazione del corpo, con ogni tipo di purga con cui gli uomini purificano i corpi degli uomini internamente ed esternamente. E nelle infermità significa le malattie calde e secche che appaiono nel corpo degli uomini.

E di sostanza (in questo caso nel senso di ricchezza) significa molto oro molto incluso quello grezzo.

E Alchabitius disse che significa la ricchezza di ogni tipo. E delle qualità dell’anima, significa la sublimità e la sottigliezza e le cose che seguono: l’onestà, la generosità, la gloria e l’ampiezza di vedute.

E significa buona cultura e cose simili. E Alchabitius dice che indica la potenza della voce e la forza della rapidità (le cose veloci e dirompenti).

Se il Sole è unito a Saturno, significa supervisione e questo tipo di autorità.

E se è unito a Giove, significa leadership nella fede e nella religione. E indica anche il giudizio tra gli uomini, giudicando le azioni dei minori o dei criminali (oppressorum) e simili.

Se è unito a Marte significa il comando di un esercito e l’investigazione delle guerre, e il nativo sarà potente in queste cose.

Ma se fosse unito a Venere, significa un regno grazie alla fedeltà di uomini potenti e di donne potenti.

Ma se fosse unito a Mercurio, significa consiglieri dei re e custodi dei libri, delle grandi opere o custodi di eredità.

E se fosse unito alla Luna, significherebbe il lavoro dei legati e le rivelazioni dei consigli e cose del genere.

E Guellio e Atabari dissero che il Sole significa l’immagine del volto umano: e propriamente l’occhio destro di un uomo e l’occhio sinistro di una donna.

Ben e Alboali (Abu’Ali) dicono che indica il cuore, il midollo e le cosce.

E tra le infermità indica quelle che si verificano nella bocca, come i tumori, e quelle che mangiano la carne della bocca e ogni ferita della bocca e la caduta dell’acqua nell’occhio (credo che intende la lacrimazione degli occhi o le infiammazioni degli occhi che causano copiose lacrimazioni).

E la sua virtù e il suo potere sono soprattutto nella testa. E gli Indiani dicevano che quando sarà all’Ascendente brucerà e colui il cui significatore (del temperamento) fosse il Sole avrà allora un segno nel viso.

(…) Secondo alcuni significa il colore bianco. Il suo sapore è acuto. Domina la domenica e la notte che precede il giorno di Giove.

La sua orbita è di 15 gradi prima e dopo.

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Le immagini del Sole in Alhamel e in Alazet dal Liber De Imaginibus – Liber Solis – De nomine Solis

Testo in latino, stralcio dell’immagine del Sole in Ariete (Alhamel) e in Leone (Alazet). Tratto da “Liber de imaginibus planetarum ex sciencia Abel iusti filii Ade primi patris scientiarum” “LIBER SOLIS” Capirtolo 6 “De nomine Solis per quemlibet signum desi[g] no, quia habeo in alia parte […]”

[…]

Prima igitur ymago fit Sole in Alhamel, id est in Ariete manente ut infirmitas alicui homini in membrum quod volueris immitatur. Fiat ergo ymago hominis, ut superius diximus, et sit hominis. Quod si pro muliere fuerit, fiat ymago feminea. Hoc tamen previso, ut illud membrum in quo infirmitatem mittere volueris, de propio statu torqueatur et in pectore anuli Solis sculpantur et in capite nomen signi et nomen Solis in signo morantis et in ventre sculpantur hec sigilla:

Et postea suffumigetur et exorcizetur secundum quod superius diximus. Ostendatur ymago prefata illi quem infirmare vis. Et dixerunt philosophi quod Noe filius Lamech mutavit faciem filii sui Cham cum hoc prestigio. Generaliter potest infirmus sanari: si volueris infirmus sanare a quolibet morbo scribe in mense Alhamel, Sole in ipso existente, hec quatuor sigilla:

in pergameno de ariete nato die dominico facto, et eciam illud nomen Dei magni, primum nomen domini Solis libro Solis pertinens et in carta scribatur Snissoth. Hoc interim dicto et in eadem carta scripto, scilicet ille pro quo istut facio a qualicumque morbo gravatur sanetur. Postea fumigetur cum fumigationibus prefatis et circa collum infirmi ligetur et sanabitur.

[…]

Quinta ymago fit Sole in Alazet, id est, in Leone morante, ut homo quilibet sive mulier ab infirmitate custodiatur. Fiat ergo ymago hominis in cuius pectore anuli Solis sculpantur et in capite nomen signi et nomen Solis in signo morantis. In facie vero sculpa[n]tur hoc nomen: Bafria. Et in ventre vero sculpantur hec sigilla:

Fumigetur et exorsizetur et in curia illius pro quo facta est sepeliatur dicendo istut prestigium: «Socratem Sofronicum ab omni infirmitate custodeat et liberet.» Et dixerunt philosophi quod quidam sapientes per hoc prestigium ante diluvium multos ab infirmitatibus custodiebant, qui non moriebantur donec totus eorum naturalis complectionis cursus transieret.

BIBLIOGRAFIA

Consultata la seguente ricerca: Cahiers de recherches médiévales et humanistes – Journal of medieval and humanistic studies 33 | 2017 Textes et savoirs scientifiques et magiques – The Liber Lune and the Liber Solis attributed to Hermes in the MS Vatican, B.A.V., Barb. lat. 3589

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Gli onori del nativo, secondo Ranzovius (1526-1598 Tractatus Astrologicus de Genethliacorum)

Nell’undicesimo capitolo della terza parte del Tractatus Astrologicus De Genethliacorum Thematum iudiciis pro signgulis nati accidentibus di Rantzau Henrik (Ranzovius, 1526-1598 astrologo, umanista e generale tedesco) l’autore propone un breve ragionamento sulla dignità e sugli onori di un nativo, attraverso lo studio del tema natale. Introduce l’argomento citando immediatamente Tolomeo che riporta il ruolo imprescindibile dei luminari; infatti Luna e Sole superano in splendore, e in eleganza (ovvero nella loro luminosità) tutti gli altri astri e lumi del cielo; in questo modo i luminari Sole e Luna suscitano gli spiriti nobili e coloro che lottano per cose importanti e coloro che si oppongono potentemente a qualsiasi difficoltà, essendo essi (i luminari) splendenti più di ogni altra cosa, quasi a voler contrastare qualsiasi altra luce possibile.

L’autore scrive che “diventano i più potenti” coloro che avranno i luminari che occupano certe disposizioni e qualità, proponendo un elenco di indicazioni, che vi riporto di seguito:

[1] Il Sole preferisce i segni del trigono igneo, e in generale i segni maschili. Quello che ci vuole dire Ranzovius è che dobbiamo giudicare l’essenzialità dei due luminari, partendo dalla natura del segno, e dallo studio delle qualità legate alla sfera celeste che sono connesse alle dignità essenziali. Infatti, aggiunge che è necessario valutare le dignità essenziali occupate dai luminari. L’autore riporta che il Sole preferisce segni maschili specificatamente quelli del trigono di fuoco: questo perché il sole è Caldo e Secco, i segni di fuoco Ariete Leone Sagittario poiché caldi e secchi risultano più in sintonia al Sole. Nel trigono di fuoco troviamo in effetti l’Ariete che è sede dell’esaltazione del Sole e il Leone sede del domicilio. È necessario dice Ranzovius giudicare anche l’essenzialità del Sole, più il Sole occupa posizioni dignitose (domicilio, esaltazione, triplicità, confine, volto) più significa onorabilità per il nativo. Mentre più condizioni debilitanti (per esempio in caduta, in esilio, peregrino, o segni contrari alla sua natura essenziale) faranno emergere l’idea di poca onorabilità o di poca capacità di essere visti e apprezzati. Ma vedremo più avanti, anche in un esempio pratico, che la regola dell’essenzialità non è tuttavia ferrea perché nel giudizio delle cose è necessario pesare più variabili, tra loro anche molto diverse.

[2] Per la Luna preferiremo segni femminili in genere e sicuramente la luce crescente della Luna significa l’aumento della onorabilità, ma in genere una Luna che risulta visibile è preferibile per quanto riguarda le condizioni della onorabilità e della fama. Anche in questo caso valorizzeremo come per il Sole le condizioni di essenzialità.

[3] Importante poi distinguere il luminare del tempo, ovvero valorizzare maggiormente il Sole per le natività diurne e la Luna per quelle notturne.

[4] L’autore indica che è importante anche la posizione nelle case, da suddividere in luoghi cadenti e succedenti incongiunti all’ascendente (casa 6, 12 – casa 2, 8) che risultano luoghi di pigrizia e di sfavore, di difficoltà all’emersione della onorabilità; luoghi cadenti e succedenti comunicanti l’ascendente (casa 9, 3 – casa 11, 5) sono luoghi operosi, che conferiscono una certa nobiltà, fama, prestigio e onorabilità, specialmente quando il Sole occupa la IX casa perché è nella sua gioia, e la Luna in III perché è luogo della sua gioia; e luoghi di potere e dominio (casa 1, 10, 7, 4) ovvero luoghi angolari o cardini, qui i luminari rivestono un ruolo di dominio, potere, bisogno di dominare; nel bene o nel male i luminari qui posti (in particolare in casa uno e dieci) sono molto accentuati e nel bene significa il carisma del “re” o il carisma di chi sa comandare; in senso negativo invece può significare il carisma del despota o del tiranno, o di chi ha mire territoriali e settarie.

[5] Dice poi di valutare le stelle regali specialmente quando configurate ai luminari, le stelle regali ma anche quelle più “luminose” unite ai luminari evidenziano un “senso di luminosità” ovvero di splendore, di nobiltà e regalità.

[6] Poi emerge la solita regola, che ho trovato in tutti i trattati medievali: la relazione alle benefiche stelle. Sole e Luna che si relazionano ai benefici sono migliorati nelle loro condizioni. Se le loro condizioni sono già buone (quelle di partenza) queste sono ulteriormente sottolineate. In particolare, le relazioni a Giove significano l’onorabilità e la capacità di governo. Le relazioni a Venere la bellezza quindi la capacità persuasiva e seduttiva.

[7] Interessante notare che l’autore scrive di non sottovalutare Marte, che anche se malefico quando ha certe relazioni con i luminari, specialmente con il Sole, e quando Marte è in condizioni di essenzialità buone, può significare capacità e autorità, non è infatti raro vedere condottieri, conquistatori, con una buona configurazione tra Sole-Giove e con l’intervento o il ruolo di un Marte favorevole. (Per esempio, Doroteo su Marte in trigono al Sole dice: In genitura notturna, se Marte è signore dell’ora e in aspetto di trigono al Sole, indica grandissimi benefici e talora un re potente; se poi Giove si trova nel proprio triangolo o in un cardine, chi nasce sarà un capo nobile e potente e, se è osservato dalla Luna, valoroso, signore di vita e di morte, veloce nel cambiare dimora, di natura sospettosa e diffidente persino verso se stesso, segnatamente se fosse in segno maschile).

Visibilità. Astri veloci. Astri lenti. Latitudine. Pianeta retrogrado. Diretto. Stazionario.

Un passaggio da considerare è il fatto che i vari pianeti giudicati nelle questioni dell’onorabilità vanno osservati anche in alcune qualità astronomiche: per esempio i pianeti visibili hanno significati sulla “visibilità del nativo” sulla sua capacità di essere visto, apprezzato, sulla sua capacità di popolarità e di fama. Ne consegue che astri invisibili diminuiscono l’efficacia della popolarità e della fama, ma possono comunque conferire qualità di onorabilità in spazi privati o in contesti più ristretti. La velocità degli astri è significativa alla capacità operante e operativa. La lentezza nonché i pianeti retrogradi possono indicare ambiguità, ovvero un certo modo di apparire che in realtà nasconde qualcosa, ovvero un apparire diverso da quello che si è realmente. Anche la Latitudine specialmente quando è positiva indica la capacità di elevarsi sugli altri o di suscitare l’idea di una notorietà e di una fama e popolarità. Questi dati valgono in particolare per la Luna (ovviamente tranne per il moto retrogrado / stazionario visto che non è soggetta a tale moto apparente) o per tutti quegli astri che hanno dominio o governano i luminari o che hanno significato sulle opere e sulle azioni del nativo.

C’è poi un interessante passaggio sulle “congiunzioni”, l’autore dice che la configurazione più forte o che indica l’autorità, l’onorabilità è fra tutte la congiunzione che in realtà non dovrebbe essere definita “aspetto”. L’aspetto infatti è una relazione dotata di una certa distanza che intercorre tra due punti (sestile, trigono, quadrato e opposizione) mentre la congiunzione è più una unione fisica prospettica dove due corpi ovvero due nature si uniscono in “un solo scopo” o per fornire una natura “unita” a servizio del nativo. Ecco che in temi di nascita di dittatori, tiranni, come anche di re e regine, incontriamo spesso congiunzioni forti unitamente alla posizione angolare dei luminari.

I luminari nelle sedi dei luminari stessi significano o amplificano i significati dell’onorabilità.

Tuttavia, aggiunge Ranzovius: se i luminari Sole e Luna non sono angolari, dobbiamo comunque valutare la posizione delle stelle fisse specialmente in Ascendente e in Medio Cielo, perché queste stelle possono significare cose illustri e fama e fare le veci dei luminari. Ma se i luminari sono in condizioni estreme, ovvero privi di dignità essenziale, in luoghi deboli, non configurati alle stelle benefiche, allora indicano una difficoltà nella onorabilità e nella fama, o anche una tendenza alla privatezza, e all’isolamento. E se invece abbiamo condizioni miste, alcune buone e alcune cattive, allora potremmo avere una onorabilità o una fama tra “pochi intimi” oppure una onorabilità e un modo di esercitarla che è dominante e imperante, anche castrante. Pare dunque che Ranzovius voglia distinguere la fama in pubblica, privata, in elevata, media, bassa, nonché evidenziare i concetti di non-socialità, isolamento, riservatezza, in collegamento allo studio della forza essenziale ed accidentale dei Luminari.

Ranzovius commenta alcune indicazioni di Tolomeo scrivendo: Se Saturno è con il Sole, se Saturno è orientale, se Saturno è nelle sue dignità, se ha dominio sui luoghi luminosi (intende dire se ha dominio sui luoghi ove sono i Luminari ovvero se ha dominio per essenzialità su Sole e Luna ma anche dominio sui luoghi celesti occupati dai luminari o dalle congiunzioni) allora aggiunge onore, ricchezze, denaro, autorità o autorevolezza. Idem per Giove, che invece conferisce grandezza, favori, fortune, eleganza. Idem Marte che propende più a donare comando, capacità di dominio e di conquista. Idem Mercurio che conferisce una autorevolezza più legata alla conoscenza e allo studio delle cose.

Ulteriori indicazioni riportate da Ranzovius orientano nella selezione di figure importanti. Per esempio, riporta che le congiunzioni Giove-Saturno indicano la nascita di persone grandi e famose o di chi causerà importanti cambiamenti nella società, nella politica, nelle cose di tutti. Di conseguenza anche le congiunzioni Marte-Giove hanno un certo effetto sull’onorabilità ma anche sulla capacità di dominio. Valgono però le regole anche precedenti. Voglio dire, potremmo avere una grande quantità di persone che nascono con Giove-Saturno congiunti o con Marte-Giove congiunti, ma solo alcune di queste saranno famose o apporteranno cambiamenti e benefici a tutti, e questo sarà stabilito nel giudizio della qualità della forza dei luminari e quindi è l’insieme delle variabili e di più testimonianze a indicarci un certo fatto.

Ranzovius parla poi di alcune “sorti” che chiama Partem Honoris (potrebbe riferirsi intanto alla Sorte di Fortuna, ma anche a Parti più specifiche come la Parte del re e del sultano, la Parte delle conquiste e delle vittorie del sultano, la Parte delle persone di alto rango, la Parte delle attività del nativo, la Parte della potenza, del Successo). Individua poi dei gradi di elevazione quindi grado 19 dell’Ariete (che è elevazione del Sole) e grado 3 del Toro (che è elevazione della Luna). Questi gradi pare essere visti da Ranzovius come gradi in cui se i luminari o altri pianeti o sorti fossero presenti, possono significare qualcosa sulla onorabilità e la fama.

Cita poi alcuni autori: alcuni di questi considerano il medio cielo, ovvero i pianti in decima, e le qualità del governatore della decima casa, essi avranno significato sull’onorabilità, il potere e il dominio. Altri autori, dice, preferiscono invece l’Ascendente e i pianeti ivi presenti che conferiranno al nativo grande potere, ovvero i pianeti in casa uno (nel bene o nel male) diventano “parte integrante” del corpo e dell’animo e del temperamento e della mente del nativo, perché l’Ascendente ha significato su tutto il corpo e quindi su tutte le sue funzioni animiche e razionali, dunque nella complessione temperamentale.

Molto interessante un’osservazione di Ranzovius; dice: anche Giove partecipa ai significati dell’onorabilità! Per esempio, un Giove in decima casa (o in ascendente) può indicare l’onore, la regalità, ma dice che non può indicare le cariche onorifiche pubbliche o i riconoscimenti pubblici! Ciò che vuole dire è che non basta Giove in decima o in ascendente, o piazzato in modo forte, dobbiamo sempre e comunque riferirci alla condizione dei luminari. Giove in decima conferisce onore e pregio che può anche essere vissuto in ambito privato, o in ambienti estremamente ristretti. Mentre se questo onore e pregio diventano di dominio pubblico, e riconosciuti da tutti, allora avremo con molta probabilità una condizione di forza dei luminari, dignificati nell’essenzialità e nell’accidentalità, e configurati in qualche modo anche a Giove! Ecco che la fama promessa da un Giove dominante diventa anche pubblica.

Aggiunge poi le seguenti affermazioni:

Il nativo frequenterà luoghi della società che contano o che conferiscono dominio e fama o regalità quando Giove e Saturno sono nella loro casa. Saturno in Ascendente e nella sua casa, e Giove che fa aspetto a Saturno, significa la stessa cosa. Venere in aspetto a Giove specie in trigono, e quando Venere è in decima casa, significa i costumi regali, gli amori, le passioni, ovvero ciò che regna e rende onore è l’atteggiamento, l’amore ovvero la passione per le cose, la creatività, il carisma, la bellezza magnetica e ammaliante. Ma poi conclude il capitolo affermando che la Luna gioca un ruolo fondamentale sia nelle natività diurne che notturne, perché essa indica la popolarità, l’aumento delle ricchezze.

La nascita di Elisabetta II.

Osserviamo la condizione della natività di Elisabetta II, rispetto a quanto indicato da Ranzovius.

La nascita è notturna, quindi ha un grande valore la condizione della Luna che è in una casa angolare e governa l’angolo. Questa è una condizione di forza, onorabilità e di fama, di regalità.

Inoltre la Luna in Leone è nella casa del Sole: tutta la letteratura medievale concorda nel dire che la Luna nelle dignità del Sole significa regalità, potere, fama.

Pur essendo la Luna peregrina, ha alcune condizioni che richiamano l’altro luminare, quello del Sole.

La Luna è nel domicilio del Sole. Il Sole è nell’esaltazione della Luna! Vi sono mutue ricezioni interessanti che possono collaborare nel conferire autorevolezza od onorabilità al nativo.

La Luna inoltre risulta visibile, quindi in potenza il nativo può essere soggetto a onorabilità pubblica (per visibile intendo dire che è sopra l’orizzonte oltre che ad essere visibile ovvero non sotto i raggi del Sole).

Inoltre, la Luna è crescente, quindi è testimonianza di “cose in aumento”, fama che può aumentare e crescere nel tempo. Il primo aspetto che forma è con il benefico della setta notturna, Venere che è in esaltazione!

Notiamo che il Sole, altro luminare da verificare, non ha alcuna dignità essenziale, è peregrino. Ma anche in questo caso il luminare acquisisce una serie di fortune: per esempio è unito alla Sorte di Fortuna e specialmente ha un aspetto nel mondo all’Ascendente. Non meno importante il già citato scambio di essenzialità, il Sole è nell’esaltazione della Luna, la Luna nel domicilio del Sole, questa mutua ricezione significherà qualcosa, o no?

Osserviamo che è presente nella natività una condizione indicata da Ranzovius, quella delle congiunzioni in luoghi forti: in questo caso abbiamo l’unione di Marte-Giove che comunicano con la Luna, luminare del tempo. È vero che l’aspetto di opposizione è considerato negativo, ma in questo momento ci interessa una comunicazione tra luminare del tempo ed eventuali pianeti in congiunzione (perché quando il luminare comunica con due pianeti uniti, indica che quella natura della congiunzione diventerà qualcosa di dominante nel nativo). Marte concorre secondo Ranzovius al comando e alla capacità di dirigere il proprio potere, e quando è unito a Giove ed entrambi configurati a uno dei due luminari, significa un potere che agisce sugli altri, riconosciuto, regalità.

Certamente l’opposizione della Luna alla congiunzione Marte-Giove può anche significare momenti di tensione nel regno, o in ciò che il nativo comanda o nelle cose in cui il nativo ha dominio.

Osserviamo che la congiunzione Marte-Giove è nel volto della Luna, ovvero tale congiunzione si “veste” di abiti lunari. Questo riafferma la notorietà e l’autorità, anche perché la Luna come corpo è in configurazione alla congiunzione Marte-Giove.

La decima casa ha significato sul potere: è governata da Marte in una casa cardine, l’ascendente.

Anche l’ascendente ha significato sul potere: è governato da Saturno angolare.

Dice Ranzovius che quando il luminare del tempo (in questo caso la Luna) si relaziona a Marte l’autorità è dedita al comando; a Giove l’autorità è elegante, austera, regale; a Saturno è seria, strutturata, decisa. Nel male, quando il luminare del tempo è configurato a Marte l’autorità è tirannica, distruttiva; a Giove è ostentata; a Saturno è spietata, crudele, senza cuore. A Venere è raffinata, elegante. Il primo aspetto che la Luna forma è con Venere!

Il Luminare della natività, la Luna, governa sull’angolo della settima casa e sull’angolo della IV casa per esaltazione.

LA REGOLA DEL GRADO DI ESALTAZIONE DEI LUMINARI

Notiamo poi che viene rispettata un’altra regola, quello del “grado di esaltazione dei luminari”. La sorte di fortuna è nei “gradi” di tolleranza dell’esaltazione della Luna (3° Toro) ed essendo questa natività notturna, questo significa un fato o un destino di grande fama e di grande autorità, giacché tale sorte e tale grado di esaltazione lunare va a collocarsi proprio nella sede di gioia della Luna ed è posseduto dalla sorte di fortuna (casa tre). La Sorte di Fortuna è governata da Venere in esaltazione. La sorte è in antiparallelo a Giove, in relazione all’Ascendente per sestile nel mondo, congiunta al Sole. Questo concorre oppure è un’ulteriore testimonianza di un destino di fama e di autorità.

BIBLIOGRAFIA
Ho consultato la versione latina del Trattato di Ranzovius, traduzione e commento autonomi.

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Doroteo. Capitolo Venticinque del Carmen Astrologicum (Libro Uno). Commento alla capacità di sostenersi secondo i decreti del Signore della Triplicità del Luminare del Tempo.

Nel capitolo ventiquattro del Carmen Astrologicum, Doroteo propone dei giudizi sulla fortuna e proprietà del nativo con alcuni esempi pratici, attraverso l’uso delle triplicità e le loro disposizioni nelle dodici case celesti. Doroteo scrive: “Ora ti descriverò una serie di natività in relazione alla questione della proprietà e della fortuna. Un nativo è nato quando all’ascendente sorgeva il segno Gemelli, e la posizione dei pianeti nella sfera erano disposti secondo questo diagramma”.

Nello schema riportato nel testo tradotto in lingua inglese da Pingree (e da me riprodotto in italiano) l’Ascendente è in Gemelli, il segno viene definito come “che sorge” connotando con questo concetto un segno estremamente importante perché all’atto della nascita risultava in ascesa. Doroteo aggiunge che: “La natività è notturna, e indico come primi pianeti in materia di fortuna: Marte e Venere, perché sono signori della triplicità del segno in cui si trova la Luna; ed entrambi sono in luoghi cadenti, così quest’uomo dovrebbe essere stato bisognoso, povero, incapace di trovare il pane quotidiano, misero. E questo è stato in lui più di quanto ti ho indicato”.

L’autore definisce immediatamente la qualità della natività, ovvero dice che è notturna. Infatti, il Sole si trova sotto l’orizzonte. Quindi dice che considererà Marte e Venere come primi pianeti (o significatori accidentali) per la questione della fortuna generale. Per fortuna, concetto frequentemente utilizzato da Doroteo, ci si riferisce in questa sede alla capacità del nativo di sopravvivere, ovvero la capacità di sussistenza e di mantenersi, di essere emancipato o di vivere in un certo senso con un buon potenziale. Ma per quale motivo considera Marte e Venere? Tra Sole e Luna, Doroteo sceglie la Luna come luminare fondamentale della natività: questo perché la nascita è notturna e quindi preferiremo il luminare che presiede tale condizione del tempo. La Luna è nel segno dello Scorpione, quindi secondo le dignità essenziali signori della triplicità dei segni di acqua (quindi signori della triplicità della Luna) sono Marte e Venere. I pianeti vanno a collocarsi in due luoghi celesti precisi, Marte occupa la IX casa celeste e Venere occupa la III casa celeste. I due luoghi celesti sono cadenti, unitamente alla casa XII e VI. I luoghi cadenti sono considerati da Doroteo come luoghi di impoverimento, o di diminuzione delle cose.

È interessante notare che in questo passaggio l’autore non tenga in considerazione il fatto che il luogo nove e tre, pur essendo luoghi cadenti sono in aspetto nel mondo all’ascendente, quindi rispetto ai quattro luoghi cadenti noti, sono i due luoghi più forti. Tuttavia, rimangono cadenti a significare cioè la diminuzione delle cose. Tutti i pianeti posizionati in luoghi cadenti, sono per le faccende della capacità di sostenersi considerati disposizioni di indigenza o di difficoltà. Così Marte e Venere poiché cadenti sono in un certo senso indeboliti, o intendono come signori della triplicità indicarci che il nativo potrebbe avere qualche difficoltà nel sostenersi e mantenersi, tant’è che Doroteo conclude dicendo che: “quest’uomo dovrebbe essere stato bisognoso, povero, incapace di trovare il pane quotidiano, misero. E questo è stato in lui più di quanto ti ho indicato”.

Doroteo propone altri esempi, tra cui ne riporto un altro come segue.

Scrive Doroteo: “Quest’altra natività è diurna, l’Ariete si alzava all’orizzonte in quell’ora, dall’oriente e dalla profondità del mare, e i signori della triplicità del Sole sono Saturno e poi Mercurio. Saturno è nel luogo che segue il cardine dell’occidente e Mercurio in quello che segue il cardine del mezzo cielo, che è luogo della fortuna, in modo tale che il nativo dovrebbe essere stato ricco, potente negli affari, con grandi proprietà, inclinato all’eminenza e alla fortuna e al loro aumento”.

In questo diagramma l’Ascendente ci indica che il segno che stava sorgendo era l’Ariete, la natività è diurna quindi Doroteo considera il Sole come luminare del tempo. Poiché il Sole è nel segno Acquario (segno di aria) considera i signori della triplicità del trigono dell’elemento aria, ovvero Saturno e Mercurio. Saturno si posiziona in Casa Otto, mentre Mercurio si posiziona in Casa Undici. Saturno, dice Doroteo, è nel luogo che segue l’occidente, significa che è nella casa succedente che viene (secondo il moto diurno) prima del settimo luogo celeste. Infatti i luoghi succedenti sono quelle case celesti dove il pianeta, nel suo moto diurno, è in “avanzamento” (così lo definiscono gli arabi, esattamente con il termine al-iqbal) e questi luoghi sono considerati potenti, forti, o comunque capaci di dare sostegno al nativo. Stessa cosa per Mercurio che occupa invece l’Undicesima Casa Celeste, dove i pianeti ivi presenti sono in avanzamento, in al-iqbal, ovvero procedono verso un angolo (in questo caso verso la casa dieci).

Noto in questo caso che Doroteo non riporta nulla sul fatto che Saturno, uno dei signori della triplicità del Sole, occupa si un luogo succedente, ma luogo considerato inoperoso, ovvero incongiunto all’Ascendente. Pare che per questa questione, o per questo modo di approcciarsi alla natività, Doroteo tenga in considerazione solo la qualità della casa, senza proporre uno schema di forza accidentale delle case, infatti i luoghi succedenti sono casa undici e cinque, come anche casa otto e due; ma la casa undici e cinque sono considerate più forti delle altre due, perché nel mondo hanno relazione con l’Ascendente; mentre la casa due e otto sono considerate pigre, ma sicuramente sono più forti delle case cadenti, e anche se sono considerate incongiunte all’Ascendente, per Doroteo hanno comunque capacità di indicare la possibilità del sostentamento.

È necessario tuttavia indicare che Doroteo in queste descrizioni pare proporre una prima analisi generale sulle capacità di sostenersi da parte del nativo, in altri capitoli infatti dice che è necessario analizzare ulteriormente questa questione, tenendo in considerazione altri approcci. È quello che risulta strisciante in tutta la letteratura, ovvero per una stessa questione gli Astrologi devono ricercare più testimonianze che producano lo stesso risultato prima di dichiarare un fatto. Allora Doroteo in altri capitoli dice che la questione del sostentamento e della capacità di sostenersi da parte del nativo, sarà valutata anche in base ai rapporti che il luminare del tempo forma con i benefici o i malefici, o che i signori della triplicità del luminare del tempo formano con gli altri pianeti, indica in alcune parti anche di verificare se il luminare del tempo ha qualche relazione con l’Ascendente e con il suo dispositore; e se il Signore dell’Ascendente ha qualche relazione con l’Ascendente stesso; e ancora indica la necessità di giudicare anche la sorte di fortuna, con il suo dispositore, e i signori della sua triplicità, e di valutare se questi formano aspetti con il luminare del tempo. Queste variabili o questi approcci diversi nel vedere una stessa questione, produrranno una serie di testimonianze a favore o meno di una certa tesi finale.

BIBLIOGRAFIA

Carmen Astrologicum, nella traduzione dell’edizione inglese curata da D. Pingree
link

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Cavaliere Eyb (1450-1521) e le sue iconografie dei pianeti

Nel manoscritto di un Cavaliere Tedesco del XV-XVI secolo, un testo dal titolo “KRIEGSBUCH” (Libro della Guerra), incontriamo un vero e proprio manuale ricco di iconografie e grafici esplicativi sulle strategie di combattimento. Il manuale molto corposo (oltre 600 fogli) dedica 5 pagine alla rappresentazione iconografica dei Pianeti connessi alla Guerra che secondo il Cavaliere del testo sono Marte Venere Mercurio e i due luminari (sono estromessi Giove e Saturno). Per ogni pianeta è presente una didascalia manoscritta, che mi è stato per ora impossibile tradurre (si capisce giusto nell’iconografia di Marte che l’autore inizia descrivendo il pianeta come Marte o Ares e indicandone i caratteri bellicosi).


Ludwig VI von Eyb detto Il Giovane (1450 – 1521) nacque il 10 ottobre a Castel Sommersdorf in Baviera, figlio di Ludovico V Il Vecchio. Le prime testimonianze delle attività di Eby come soldato risalgono al 1470 (aveva solo 20 anni) quando accompagnò suo padre in una campagna militare nella regione di Brandeburgo. Nel 1476 si recò in Terra Santa per essere nominato Cavaliere, dopo il suo rientro sposò Margarete nel 1478.


Nel suo manoscritto dal titolo “KRIEGSBUCH” illustra le strategie militari e di combattimento, attraverso l’uso di cavalli ma anche di armi, ci sono numerose pagine che descrivono la lotta corpo a corpo e l’azione militare sul campo. Verso la fine del manoscritto dedica alcune pagine a delle iconografie chiaramente astrologiche proponendo solo i pianeti Marte, Venere, Mercurio con i due luminari Sole e Luna. Ognuno di questi pianeti viene raffigurato come un guerriero a cavallo, con stendardo. Sullo stendardo sono riportati i glifi del pianeta ovvero i luoghi di domicilio e di esaltazione. Nella parte bassa, ai piedi del cavallo, viene riportato il segno di caduta del pianeta.


Quello che colpisce da questo manoscritto è che siamo difronte a un manuale “pratico” inerente il sapere delle arti belliche, non è un libro di astrologia, ne l’autore è un astrologo anzi al contrario è un militare. Eppure inserisce alla fine del manoscritto delle allegorie planetarie raffigurando i pianeti delle “pulsioni” (Marte Venere) unitamente a Mercurio e ai due luminari, sottolineando in questo manoscritto l’importanza di questi astri, nell’averli a favore nel campo di battaglia. Testimonia come l’Astrologia fosse profondamente radicata nelle coscienze delle persone, in ogni mansione, in ogni lavoro, in ogni profilo umano, e sempre considerata o interpellata.


Seguono le iconografie ovvero i disegni realizzati dal Cavaliere Eyb nella rappresentazione dei Pianeti della Guerra (o che interessano un Cavaliere).

SEGUONO IMMAGINI SENZA DIDASCALIE

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Ingresso Sole in Ariete, in Russia | Вход Солнца в Овен, Россия – Мирская Астрология

Avendo già trattato largamente l’ingresso del Sole in Ariete per l’Italia, provo ad analizzare quello relativo all’ingresso in Russia, domificando la carta astrologica secondo le regole di Bonatti, quindi domificazione Alcabizio. Partiamo con la valorizzazione dell’Ascendente dell’ingresso del Sole in Ariete valido per le sorti della Russia, al fine di congetturare la ripartizione dell’anno.

ASCENDENTE DELL’INGRESSO DEL SOLE IN ARIETE, VALIDO PER LA RUSSIA

L’Ascendente è in segno bicorporeo, e nei confini del segno. Poiché l’Ascendente è in un segno bicorporeo, l’anno 2022 per la Russia (che inizia da Marzo 2022 all’ingresso del Sole in Ariete, e termina al prossimo ingresso nel 2023 del Sole in Ariete) avrà due marce. La prima parte dell’anno che sarà rappresentata da questo ingresso e che ci parlerà della Stagione Primaverile ed Estiva. Poi la seconda parte, che sarà invece rappresentata dall’ingresso del Sole in Bilancia 2022 e che riguarderà le ultime due stagioni, quella autunnale e quella invernale.

PRIMA PARTE DELL’ANNO 2022 | PRIMAVERA ED ESTATE

Il Sole dell’ingresso è all’Occaso, e comunica con l’Ascendente, tramonta il Sole e tramonta per analogia il Re (essendo il Sole significatore naturale del Re), Il significatore accidentale di chi ha potere (Putin) è Mercurio in esilio-caduta nel misero declivio, a indicare l’esilio appunto di Putin (ovvero una sua condizione di difficoltà e di isolamento) e la caduta di Putin (una situazione di minor consenso nell’opinione pubblica della Russia) visto che Mercurio è anche governatore dell’Ascendente e significatore accidentale dell’opinione del suo popolo. La Luna governa gli alleati del Re, quindi del cerchio magico di Putin, ed è una Luna che corre a vuoto e non applicandosi a nulla nel segno in cui è, pare quasi voler confermare la possibile indisponibilità da parte degli alleati o dei supporter di Putin di seguirlo totalmente nelle sue intenzioni. Mercurio incontra Giove, il significatore accidentale di chi detiene il potere in Russia incontra Giove governatore della VII (nemici noti o antagonista di chi amministra il potere). Forse in arrivo accordi con i nemici noti proprio durante queste due stagioni, accordi e patti, che tuttavia destituiranno e daranno una figura totalmente distrutta di Putin, rispetto alla sua autorità e autorevolezza precedenti. Putin da queste immagini pare perdere totalmente il suo carisma e il consenso collettivo: questo per due ragioni astronomiche e astrologiche; la prima perché Mercurio significatore accidentale di chi ha il potere (Mercurio) è in esilio e caduta; la seconda perché è in luogo cadente, luogo di declivio miserabile (discesa e diminuzione del potere e della forza). Aggiungiamoci anche il significatore naturale del Re che è sempre il Sole, in fase di tramonto rispetto all’orizzonte.

La carta dell’ingresso del Sole in Ariete pare parlarci di un momento di estrema difficoltà per Putin che comprenderemo bene nella stagione primaverile ed estiva, dove la forza essenziale ed accidentale del significatore di chi detiene il poter è in deciso declino e in decisa fase di debolezza e di minore capacità di autorità e di autorevolezza. In Russia sta avvenendo un importante “tramonto della storia”, che riguarda Putin e il futuro stesso della Russia. Signore dell’Anno per la stagione primaverile ed estiva è Saturno perché in luogo succedente e governatore della casa in cui si trova, si segnala l’assediamento di Venere e la congiunzione Marte-Saturno applicativa che non favorisce la possibilità di indicare distensione ma anzi verte a indicarci un periodo estremamente difficile e severo per la Russia che comprenderemo meglio nelle due stagioni in arrivo (Primavera ed Estate 2022).

Signore dell’ora è Saturno nel giorno del Sole: depauperazione delle sostanze relative al Sole e di tutto ciò che il Sole significa accidentalmente e naturalmente.

Da segnalare che Bonatti riporta di prestare particolare attenzione alla congiunzione Marte-Saturno nel caso in cui si presenti in un ingresso del Sole in Ariete, perché significherà difficoltà, impedimenti, momento di onere ovvero di responsabilità rispetto alle cose ereditate. Aggiunge, riportando Albumasar, che “sarà guerra se Marte nella casa di Saturno andrà verso l’incontro con Saturno” specialmente se l’aspetto è per corpo ovvero congiunzione. Aggiunge dicendo che “se Marte non si separa da Giove, la guerra sarà mossa da persona indegna, o da persona non degna del suo regno, ovvero privo di una considerevole dignità”.

Ragioniamo sul fatto che nell’ingresso del Sole in Ariete in tutte le carte mondane del mondo, risulterà presente la congiunzione applicativa di Marte a Saturno che avviene nella casa di Saturno, troveremo in base al luogo in cui domificheremo l’ingresso, delle posizioni accidentali diverse, che tuttavia non cambiano l’atmosfera in sé di questa congiunzione che significa guerra, conflitto, o momento di estrema difficoltà, di inimicizia e odio. Aggiungiamoci che tale congiunzione avviene nella triplicità dei segni di aria, nel segno dell’Acquario, lo stesso segno in cui è avvenuta la media congiunzione Giove-Saturno di dicembre 2020 e che ha segnato il cambio della triplicità delle future congiunzioni, evidenziando un cambiamento in corso durante il ventennio (2020-2040) rispetto alle società, al potere, alla politica, alle regole internazionali e agli equilibri tra le nazioni.

 

CONCLUSIONI – sulla prima parte dell’anno Primavera ed Estate 2022 per la Russia è emersa una condizione disagiata del potere, e di chi lo detiene. La Parte del Re secondo la formula di Albiruni è al grado 18 dei Gemelli, nei confini e nel decano di Marte, comunicante con il suo dispositore Mercurio in esilio caduta e in casa cadente, come cadente è la posizione della sorte, avvalorando ulteriormente questa indicazione riferita alla “perdita” di prestigio e di autorità per Putin. Come perderà questo prestigio lo comprenderemo in queste due stagioni, ma potrebbe essere connesso a un considerevole venir meno di un appoggio interno, un tradimento dei suoi sottoposti, ma è anche evidente che possa riguardare una diminuzione del prestigio e di un buon giudizio da parte delle potenze estere essendo la sorte in IX casa. Per quanto riguarda le STELLE FISSE, Arcturus è congiunta all’Ascendente e si prepara a sorgere (stella inesorabile e imparziale della natura di Marte che colora le atmosfere di Legge Marziale o attività militari interne / esterne alla nazione), Betelgeuse è perfettamente allineata alla cuspide della decima casa (muscolo di luce rossastra e lucente che attiva lo sguainare della spada di Orione), tutto ciò ci rimanda atmosfere infiammate ma anche una precisa considerazione circa la posizione di Putin: sta per sorgere un nuovo Zar di Russia, o piuttosto si sta compiendo la fine del suo regno? A voi le conclusioni.


ПЕРЕВОД НА РУССКИЙ ЯЗЫК

Асцендент ВХОДА СОЛНЦА В ОВЕН, ДЕЙСТВИТЕЛЬНО ДЛЯ РОССИИ

Асцендент находится в двухтелесном знаке и в границах знака. Поскольку Асцендент находится в двутелесном знаке, 2022 год для России (начиная с марта 2022 года при вхождении Солнца в Овен и заканчивая следующим вхождением Солнца в Овен в 2023 году) будет иметь две передачи. Первая часть года, которая будет представлена ​​этой записью и расскажет нам о весенне-летнем сезоне. Затем вторая часть, которая вместо этого будет представлена ​​входом Солнца в Весы 2022 и будет охватывать последние два сезона, осень и зиму.

ПЕРВАЯ ЧАСТЬ 2022 ГОДА | ВЕСНА И ЛЕТО

Солнце входа находится в Происхождении и сообщается с Асцендентом, Солнце заходит и заходит по аналогии с Королем (будучи Солнцем, естественным сигнификатором Короля), Случайным сигнификатором власть имущих (Путин) является Меркурий в изгнании. - впадение в жалкий упадок, свидетельствующий об изгнании Путина (или состоянии трудности и изоляции) и падении Путина (ситуация меньшего согласия в общественном мнении России), так как Меркурий также является управляющим Асцендентом и случайным сигнификатором мнения своего народа. Луна управляет союзниками Короля, следовательно, магическим кругом Путина, и это Луна, которая работает впустую и не относится ни к чему в том знаке, в котором она находится, она почти как будто хочет подтвердить возможную недоступность со стороны Союзники или сторонники Путина полностью следуют за ним в его намерениях. Меркурий встречается с Юпитером, случайный сигнификатор того, кто обладает властью в России, встречается с Юпитером, правителем VII (известные враги или антагонисты того, кто управляет властью). Возможно, на подходе договоренности с известными за эти два сезона врагами, договоренности и пакты, которые однако уволят и дадут тотально уничтоженную фигуру Путина, по сравнению с его прежней властью и авторитетом. Судя по этим изображениям, Путин полностью теряет свою харизму и коллективный консенсус: по двум астрономическим и астрологическим причинам; первое, потому что Меркурий является случайным сигнификатором того, кто имеет силу (Меркурий), находится в изгнании и падении; второе, потому что оно находится в полуразрушенном месте, месте жалкого упадка (нисхождения и упадка могущества и силы). Давайте также добавим естественный сигнификатор Короля, которым всегда является Солнце на закате по отношению к горизонту.
Карта вхождения Солнца в Овен как бы говорит нам о моменте крайней трудности для Путина, который мы хорошо поймем в весенне-летний сезон, когда сущностная и случайная сила сигнификатора тех, кто держит власть, в решительном упадке и в решающей фазе слабости и меньшей способности к власти и авторитету. В России происходит важный «исторический закат», который касается Путина и самого будущего России. Хозяином года для весеннего и летнего сезона является Сатурн, потому что в месте преемника и управителе дома, в котором он расположен, осада Венеры и приложение соединения Марс-Сатурн, которое не способствует возможности указывать на расслабление, а скорее verte для обозначения чрезвычайно сложного и сурового периода для России, который мы лучше поймем в двух предстоящих сезонах (весна и лето 2022 года).

Хозяин часа — Сатурн в день Солнца: истощение субстанций, связанных с Солнцем, и всего того, что Солнце означает случайно и естественно.

Следует отметить, что Бонатти сообщает, что обращает особое внимание на соединение Марс-Сатурн в том случае, если оно происходит при входе Солнца в Овен, потому что это будет означать трудности, препятствия, момент бремени или ответственности по отношению к унаследованному. вещи. Он добавляет, сообщая Альбумазару, что «будет война, если Марс в доме Сатурна пойдет на встречу с Сатурном», особенно если аспект будет телом или соединением. Он добавляет, говоря, что «если Марс не отделится от Юпитера, войну будет вести недостойный человек, или человек, недостойный своего царства, то есть лишенный значительного достоинства».
Мы рассуждаем о том, что при вхождении Солнца в Овен во всех земных картах мира будет присутствовать аппликативное соединение Марса с Сатурном, происходящее в доме Марса, найдем, исходя из места, где мы будем доминировать вступление, некоторые случайные положения разные, которые, однако, не меняют самой атмосферы этого соединения, которое означает войну, конфликт или момент крайней трудности, вражды и ненависти. Добавим, что это соединение происходит в тригоне знаков воздуха, в знаке Водолея, в том же знаке, в котором имело место среднее соединение Юпитер-Сатурн в декабре 2020 года и которое ознаменовало изменение триплицитета будущих соединений, подчеркнув предстоящее изменение, которое будет выделяться в течение текущих двадцати лет (2020-2040 гг.) в отношении общества, власти, политики, международных правил и баланса между нациями.

При вхождении Солнца в Овен по всему миру мы будем характеризоваться аппликативным соединением Марса с Сатурном, где Венера отделяется в сторону и обращается к Сатурну в состоянии осады. В соединении Марс-Сатурн в Водолее Сатурн имеет больше силы из-за своего существенного состояния. Гвидо Бонатти советует обратить пристальное внимание на это соединение, которое, когда оно происходит при входе Солнца в Овен, будет означать «бремя, ограничения, вытекающие из наследственности, обремененных задачами, и препятствия», о которых следует догадываться на основе места, в котором происходит соединение. , к управителю часа, к управителю места встречи.
ВЫВОДЫ - в первой половине весны и лета 2022 года для России сложилось неблагополучное состояние власти и тех, кто ее удерживает. Часть Короля по формуле Альбируни находится в 18 градусе Близнецов, в границах и в декане Марса, общается со своим диспозитором Меркурием в изгнании падшем и в падающем доме, так как падшее положение судьбы , еще раз подтверждая это указание на «утрату» Путиным престижа и авторитета. Мы поймем, как он потеряет этот престиж за эти два сезона, но это могло быть связано со значительным недостатком внутренней поддержки, предательством подчиненных, но также очевидно, что это может касаться снижения престижа и здравого смысла на часть иностранных держав приходится на долю 9-го дома. Что касается НЕПОДВИЖНЫХ ЗВЕЗД, то Арктур ​​находится в соединении с Асцендентом и готовится к восхождению (неумолимая и беспристрастная звезда марсианской природы, которая окрашивает атмосферу военного положения или военных действий внутри/вне страны), Бетельгейзе идеально выровнена с куспид десятого дома (мышца красноватого и сияющего света, которая активирует вытягивание меча Ориона), все это напоминает нам о воспламененной атмосфере, но также и о точном соображении о позиции Путина: вот-вот восстанет новый Царь России или скорее мы совершаем конец его царствования? Выводы за вами.
 

SECONDA PARTE DELL’ANNO 2022 STAGIONE AUTUNNO INVERNO

Sarà affrontata per la stagione estiva 2022. (Prossimamente).

ВТОРАЯ ЧАСТЬ ГОДА 2022 СЕЗОН ОСЕНЬ ЗИМА

Это будет рассмотрено в летнем сезоне 2022 г. (скоро).

 

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Sole e Venere nei loro domicili e in quelli degli altri pianeti, secondo Abu ‘Ali al-Khayyat

Prosegue la traduzione del pensiero di Abu ‘Ali al-Khayyat che nel suo manoscritto De Iudiciis Nativitatum propone una dissertazione, ovvero un ragionamento generale, sulla posizione degli Astri all’interno dei vari segni visti come domicili di altri pianeti.

 

Quando il Sole specialmente nella natività diurna è in un domicilio di Saturno (Capricorno o Acquario) il nativo sarà laconico ma molto ridente e riuscirà in tutte le sue imprese, ma se la nascita è notturna allora si adirerà facilmente, sarà incostante nei suoi affari disdegnando e criticando ogni cosa, cambiando continuamente.

Se il Sole è in un domicilio di Giove (Sagittario o Pesci) il nativo sarà esperto delle proprie leggi, sarà buono e senza alcuna pigrizia, di alto livello rispetto a quelli della sua specie. Se la natività è notturna significherà una buona educazione e intimità con i nobili, sarà fornicatore, commetterà iniquità con la moglie di suo padre o con la moglie di uno dei suoi parenti.

Se il Sole è in una casa di Marte (Ariete o Scorpione) il nativo e suo padre soffriranno di malattie, e per la natura del rapporto di sangue significherà dolori e malattie, e il padre del nativo sarà gravato da malattie difficili e da una morte difficile. Se il Sole è in Scorpione nelle nascite maschili e diurne, fa ben sperare e provocherà elevazione e successi per tutta la vita. Ma se la natività è notturna, questa fortuna diminuirà.

Se il Sole è nella sua casa (Leone) nei nativi diurni, in un angolo o in una casa successiva ad un angolo, il nativo sarà amato, eserciterà grande potere, sarà ricco, forte, le fortune verranno a lui da altri uomini, e avrà successi negli affitti di terreni o nella gestione dei poderi di altri. Nelle natività notturne questo significherà che suo padre avrà uno spirito non elevato, o che sarà un orfano o capriccioso, oppure che si separerà presto dai genitori.

Se il Sole si troverà in un domicilio di Venere (Toro o Bilancia) il nativo come un indovino spiegherà i sogni e le cose invisibili gli appariranno. Sarà sincero nel bene, farà molti viaggi che gli piaceranno, ma sarà attaccato al piacere.

Se il Sole è in un domicilio di Mercurio (Gemelli o Vergine) solleverà molte voci, sarà soggetto a buone azioni, insegnerà la scienza e potrebbe essere un astronomo noto a tutti, soprattutto se la nascita è diurna. Ma se è una natività notturna, sarà povero, agirà male e sarà scortese. Quando raggiungerà la mezza età acquisirà ricchezze sconosciute e segrete. Soffrirà allo stomaco o in una parte nascosta del corpo e sarà in compagnia di uomini impegnati in opere demoniache.

 

Venere in una casa di Saturno (Capricorno o Acquario) darà al nativo una moglie malata o sarà un individuo che cercherà prostitute, e per questo sarà criticato. Corromperà le donne sposate e ne approfitterà per i suoi affari. Ma nelle nascite notturne questo significherà grande fornicazione, accusa di oscenità e guadagnerà solo in molte polemiche e critiche. E quando raggiungerà la mezza età, si arricchirà grazie alla morte delle sue mogli.

Se Venere è in una casa di Giove (Sagittario o Pesci) il nativo guadagnerà in dignità, avrà bei vestiti, avrà successo grazie alle donne e grazie al lavoro legato alle donne, guadagnerà grazie ai compagni e conoscenti, avrà mogli nobili, o farà un lavoro presso donne nobili e ricche. Ma la sua famiglia lo perseguiterà con odio. Se la nascita è diurna, ciò accadrà in modo minore.

Quando questo pianeta si trova in un domicilio di Marte (Ariete o Scorpione) il nativo sperimenterà disgrazie e conflitti a causa delle donne, potrà fare affari con donne cattive, diventerà schiavo per sposarsi, cadrà in controversie, inimicizie, subirà perdite. Ucciderà le sue mogli per sospetti (o gelosie).

Curiosità: l’autore evidenzia in Venere nei domicili di Marte un temperamento potenzialmente violento e dannoso, perché qui Venere è nei segni del Malefico. Ovviamente, l’autore propone una traccia riflessiva ma molto dipenderà dalle disposizioni degli astri. Emblematica è la Venere in Scorpione del Serial Killer Frederick West: insieme a suo moglie orchestrò oltre dieci omicidi efferati, tutti contro giovani ragazze violentate selvaggiamente e poi uccise con atrocità. In un certo senso si è espresso il carattere più nefasto di Venere in Scorpione, così come descritto sommariamente da Abu ‘Ali al-KhayyatNel caso specifico, il serial killer Frederich West presenta:

  • una Venere in Scorpione quindi nel domicilio di Marte;
  • Marte è in Ariete, nel suo domicilio, angolare nella casa sette;
  • Venere è governatore dell’Ascendente e Saturno è Almuten dell’Ascendente;
  • Saturno è in casa otto, nel segno del Toro, ovvero nel domicilio di Venere.

Come appare evidente, la risonanza che si crea tra Venere dispositore di Saturno, e Marte dispositore di Venere, è veramente coincidente gli eventi efferati nei confronti delle donne, con la complicità della moglie, rispettando quindi le tracce che l’astrologo arabo, grossolanamente, fa nei capitoli relativi ai pianeti nei domicili degli altri pianeti. Ancora una volta il ruolo dei malefici è centrale nella comprensione delle modalità attraverso cui i temperamenti individuali tenderanno ad esprimersi.

Ma se Venere è nella casa del Sole (Leone) il nativo non avrà grandi fortune con le donne, [omissis], e farà sesso frequentemente, cosa con cui avrà molta fortuna.

Venere nella sua stessa casa (Toro o Bilancia) significherà molta gioia e amicizia con le sue mogli e con altre mogli, che saranno una fonte di piacere. Il nativo vedrà ciò che gli piace in ciò che intraprende, e se Venere è in un domicilio di Mercurio (Gemelli o Vergine), sarà legato alle mogli dei sacerdoti o alle donne oneste e guiderà donne e uomini effeminati. Realizzerà sculture, gioielli, e altri ornamenti per le donne.

E se Venere è nel domicilio della Luna (Cancro), significa passioni vergognose e desideri subliminali. Di solito, quando Venere è in segni mobili (intende dire cardinali), significa poca stabilità.

 

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TRATTO DA
De Iudiciis Nativitatum, Abu ‘Ali al-Khayyat
da una traduzione dal francese all’italiano

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Astri in dignità essenziale bruciati: come una pietra che decade e si rompe

Interpretare una carta di nascita, o qualsiasi altra immagine celeste, presuppone la necessità di tenere in considerazione questioni astronomiche imprescindibili. L’astronomia è una conoscenza che non può essere elusa dallo studio dell’Astrologo cosciente di ciò che sta facendo, altrimenti staremmo praticando astrolatria, legittima se intendiamo praticarla ma che non ha nulla a che fare con l’Astrologia.

L’Astrolatria infatti è quell’approccio nei confronti delle immagini celesti che tende a vedere nelle cose del cielo un fenomeno simbolico più che reale, che produce congetture deduttive ma che sono il frutto di una elucubrazione di un simbolo e quindi della sua idolatria (che ciò possa essere fatto coscientemente o meno, è un’altra faccenda). Tuttavia il fenomeno Astronomico e quindi ciò che realmente avviene sopra le nostre teste, e che noi possiamo vedere attraverso gli Astri che si rendono visibili a occhio nudo, è qualcosa di reale e matematico, di preciso. Questo non denatura il fenomeno in qualcosa di “assoluta razionalità” anzi, conferisce alla creazione e al suo fenomeno una intelligenza dai caratteri superni non affidata al caso ma ad un ordine che segue un suo ordine e una sua Legge che nessun uomo potrà mai sovvertire.

Il primo approccio che dobbiamo avere nei confronti di una immagine celeste è comprendere, per quanto è in nostra conoscenza, il fenomeno astronomico stabilendo per esempio quali astri sono realmente visibili nella sfera locale e nella percezione del nativo, oppure quelli che sono più forti per posizione accidentale, nonché quegli astri che si rendono invisibili per l’eccessiva loro vicinanza al Sole, o quelli che sono eccessivamente distanti da esso. Infatti, in una carta di natività gli astri visibili e in relazione al Sole sono quelli più forti e che più di tutti hanno importanza. Tra due astri angolari, uno in aspetto ai luminari e l’altro no, prevarrà quello che è in aspetto ai luminari, nel bene o nel male. Stabilire un astro forte, significa di conseguenza apprendere e comprendere che quell’astro, nelle sue caratteristiche naturali, infonderà su di noi una sua impronta, che noi esprimeremo rievocandone un temperamento, o una certa modalità. Questo perché l’uomo non è svincolato dal fenomeno astronomico, non siamo estranei ad esso e la nostra esistenza dipenderà anche dalla relazione agli astri e dal loro perfetto equilibrio in relazione alla Terra, luogo del nostro esistere ed essere. Vedete, ultimamente mi sto sempre più rendendo conto che un certo modo di fare astrologia ha portato, con un approccio relativista, a ritenere l’umana complessione come un qualcosa di estraneo al cielo, così diventa più importante la psiche dell’uomo e meno rilevante la realtà del macrocosmo, dell’universo e del cielo, quando basterebbe solo ragionare e capire che se esiste una psiche e che se abbiamo funzioni psichiche ed emotive è anche dovuto a fattori fisici, e a situazioni ambientali, ed ecosistemiche, connesse a loro volta alla natura del cielo perché è il Cielo a decretare le possibilità di qualsiasi ecosistema. Il Sole se fosse stato più vicino alla Terra, o la Luna se non fosse dove è, non avrebbero permesso la vita che conosciamo sul nostro pianeta, e probabilmente i sistemi biologici e naturali sarebbero molto diversi da quello che sono, e diverse sarebbero anche le condizioni della eventuale materia vivente, incluse quelle psicologiche.

Così in questa occasione riporto un pensiero di Albumasar, attraverso un suo aforisma, che condivido pienamente. Egli si riferisce agli astri combusti evidenziando come non tutti li considerino allo stesso modo. Afferma che ci sono alcuni che ritengono un astro in dignità essenziale ma combusto come meno sofferente. Ma se ci riflettiamo perché dovrebbe essere meno sofferente? Solo perché in dignità essenziale? Quindi la dignità essenziale renderebbe meno “bruciato” un astro…? E in che modo lo farebbe? Proteggendo l’astro? E come può esprimersi una condizione simile? Albumasar osserva che un Astro bruciato al Sole, è bruciato e basta. Perché tale condizione è astronomica e determinata dalla vicinanza eccessiva dell’Astro al Luminare diurno. Quindi per un fatto specificatamente astronomico e matematico.

DICE ALBUMASAR: II, 179 Alcune persone dicono che quando un astro è combusto nel proprio domicilio o nella propria elevazione (esaltazione) non provoca offesa. Tuttavia, quando Saturno, che è freddo e secco, viene combusto, è simile alla pietra che, bruciata dal fuoco, decade e si rompe. Quando Giove viene combusto è simile all’oro che si scioglie e quando si muove sotto i raggi del sole la sostanza pura assume una tonalità rossa (è corrotto). Quando Venere e la Luna vengono combusti sono simili all’argento vivo che gettato nel fuoco, il fuoco fuoriesce da esso come da qualcosa di diverso dalla sua natura originaria, a tal punto che non è in grado di tollerarlo.

 

 

Osserviamo come Albumasar per gli astri fondamentali afferma con estrema convinzione che quando combusti, a prescindere se sono o non in dignità essenziale, subiranno corruzione e danno. Perché arriva a questa considerazione? Per una semplice constatazione razionale e astronomica: un Astro troppo vicino al Sole non potrà mai sopportare l’azione di estrema distruzione del Luminare diurno, e sarà corrotto nella sua natura, e la combustione sarà ugualmente severa anche se l’Astro è in dignità. Ovviamente il fenomeno di combustione non significa che realmente il pianeta è distrutto dal sole, questo avvicinamento dell’Astro al Sole è una percezione che ha l’uomo dalla terra, e dopo questa fase l’astro risorgerà da questa condizione. Da un dato astronomico ricaviamo poi deduzioni interpretative chiare che si produrranno normalmente nell’osservatore senza bisogno dell’ausilio di chi ci dica cosa significa un astro bruciato al sole e che poi fuoriesce da tale condizione: naturalmente si arriverà ad una deduzione da tale osservazione!

 

Aforisma tratto da
Giuseppe Bezza da Angelicus 29, fo. 62ss. Laurentianus Plut. 28, 33, fo. 123ss.
Traduzione in inglese di Daria Dudziak. CIELO E TERRA LINK
Abû Ma’sar, Libri mysteriorum

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