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Le inclinazioni lavorative o delle opere e delle azioni in astrologia

Nell’astrologia classica la letteratura che ci parla di determinazione del così detto Signore delle Opere è molto variegata e corposa. Il pianeta (o più di uno) che identifica le opere e le azioni in un tema di nascita andrà a specificare le attitudini e le sfumature anche in ambito professionale.

Sostanzialmente sono tre i pianeti da cui dobbiamo partire per lo studio delle inclinazioni professionali, ovvero Mercurio, Venere e Marte. Tolta la Luna e il Sole tra i cinque pianeti erranti questi indicati sono i più veloci e quindi proprio per via del loro moto orbitale, significano le opere e le azioni perché queste sono da intendersi come ciò che muove l’individuo nelle sue attitudini e propensioni professionali.

La scelta tra Mercurio, Venere e Marte dipende da molti fattori, e tale scelta ha la funzione di “indicatore”, infatti ci serve per dirigerci verso la comprensione della natura delle opere di un individuo; tra i vari parametri da considerare ci sono quelli astronomici di estrema importanza, tra questi abbiamo le fasi eliache. Per sintetizzare (altrimenti la trattazione si farebbe molto complicata) in genere ci si orienta per un pianeta tra i tre significatori naturali con specifiche qualità eliache:

  1. Per Marte è in particolare favorevole quando risulta visibile e orientale rispetto al Sole.
  2. Per Venere quando è in particolare vespertina e visibile.
  3. Mercurio deve essere mattutino in una nascita diurna, vespertino in una nascita notturna.

Tra i tre pianeti dobbiamo poi vedere quello che ha più diritti sulla Decima Casa esattamente sul Medio Cielo. Deve governarla per domicilio o per esaltazione oppure possiamo a volte anche accontentarci della triplicità e del confine (personalmente considero anche volti e signori dei dodicesimi).

Tra i tre pianeti avvantaggeremo quello che oltre ad avere una posizione eliaca specifica ha anche altre qualità importanti. Per esempio, per le questioni delle opere e delle azioni favoriremo in particolare pianeti di moto veloce, diretto, perché tali condizioni accidentali significano le qualità stesse delle opere. Dunque, come già indicato, considereremo in particolare la Doriforia al Sole dei tre pianeti Mercurio Venere Marte.

Inoltre, i pianeti eventualmente posti in X casa hanno un valore accidentale sulle opere, ovvero significano o avranno significato nel definire alcune qualità delle azioni del nativo. Come anche i pianeti eventualmente in trigono (nel mondo) alla decima casa. Alcuni autori inoltre, come ibn Ezra, indicano poi che il terzo signore della triplicità della decima casa ha significato sulla natura e qualità del lavoro svolto dal nativo.

Le varie combinazioni che ricaveremo ci daranno indicazioni generali sulla qualità delle opere e quindi anche sulle inclinazioni professionali, ma non possono da sole indicare la propensione lavorativa perché unitamente al signore delle opere dobbiamo giudicare anche la natura della mente e dell’animo di una persona, che incidono parecchio sulle attitudini individuali! Le diverse qualità poi dipendono anche dai segni occupati dai significatori delle opere, come anche dai luoghi che occupano, le figure che formano.

Nell’esempio che segue vediamo la genitura di Umberto Eco.

  1. Personalmente parto nel considerare la condizione del Medio Cielo: è nel domicilio di MARTE nell’esaltazione del SOLE nella triplicità di SOLE MARTE SATURNO nel confine di MERCURIO (e personalmente considero anche il volto che è del SOLE e il signore dei dodicesimi che è di VENERE). Il Governatore della X casa è Marte.
  2. Partiamo nel considerare Mercurio: la nascita è notturna, Mercurio è mattutino (ma la nascita è notturna), diretto, passo giornaliero lento, visibile. Mercurio non ha alcuna doriforia al Sole. Ci sono alcune condizioni che intanto lo penalizzano nel poterlo considerare signore delle opere, per esempio non vi è doriforia al Sole. Tuttavia, Mercurio è il signore dei confini della X casa. Ma andiamo avanti.
  3. Proseguiamo nel considerare Venere: è visibile, vespertina, diretta, veloce. Ha una buona condizione eliaca, oltre ad essere diretta e veloce, e quindi un pianeta che potenzialmente potrebbe avere significato sulle opere. Venere comunica con il luminare del tempo che è la Luna, è reggente dei signori dei dodicesimi del Medio Cielo. Venere è in doriforia al Sole.
  4. Proseguiamo nel considerare Marte: è invisibile, occidentale, diretto, veloce, non è dunque doriforico al Sole, Marte molti autori lo considerano preferibile quando orientale per le questioni delle opere e delle azioni (vedi Paolo d’Alessandria) inoltre è preferibile quando è visibile. Tuttavia Marte ha diritto sulla decima casa perché è il suo governatore. Quindi ha alcune qualità per essere eletto a signore delle opere, ma ne ha anche molte altre che non lo promuovono a tale elezione.

La scelta, dunque, deve cadere tra Marte e Venere. È sempre necessario dare una importanza alla fase eliaca del pianeta quando siamo in condizioni non molto chiare (a volte invece le disposizioni sono molto nette e precise ma nel caso di Eco non è così semplice la determinazione del suo signore delle opere); quindi per esclusione, proprio per via della sua efficacia sulle questioni delle opere considero che Marte non è doriforico al Sole, inoltre è invisibile e quindi è da escludere nonostante sia il governatore della X casa. Rimane Venere. Venere può essere candidata a Signore delle Opere? Notiamo nelle disposizioni in mondo che GIOVE è configurato alla X casa e quindi ha diritto nel significare le opere. Nello zodiaco come anche nel mondo Venere e Giove comunicano tra loro. Venere è in una casa angolare, e governa una casa angolare la IV.

VENERE quindi è un possibile candidato a signore delle opere. Tuttavia autori come Retorio ci dicono che quando il signore individuato delle opere è in una condizione peregrina, sarà necessario giudicare il pianeta che lo dispone! Quindi Venere ci indica la natura delle opere ed essendo peregrina, ci dice di guardare SATURNO.

SATURNO QUANDO HA SIGNIFICATO SULLE OPERE – Notiamo che Saturno è il terzo signore della triplicità della decima casa, ci dice ibn Ezra che questo signore ha VALORE nell’identificare la natura delle opere. Notiamo che è in VI casa un luogo che ha significato sulle opere perché la VI è nel mondo in trigono alla X, Saturno governa la VI casa, ma è anche il dispositore di Marte governatore della decima casa. È in domicilio, quindi in una sua essenzialità nonostante comunque sia un pianeta diurno, è doriforico alla Luna e quindi ha anche significato sull’animo.

CONCLUSIONE: Saturno è un pianeta che significa o ha significato sulle qualità delle opere, unitamente a Venere; e Giove perché è nel mondo in trigono al Medio Cielo.

Venere fa tutti coloro che svolgono lavori legati al bello, alla bellezza, all’arte in genere.

Quando interviene anche la natura di Saturno vi è una propensione ad esprimere queste nature in modo razionale, categorico, settario, o in genere con lucidità, razionalità, analisi.

Quando interviene anche Giove (specialmente quando Venere-Giove sono in aspetto) le opere sono prestigiose, riconosciute, valorose, oppure il nativo si interessa di cose prestigiose, anche di cose sacre, religiose.

Unitamente a quanto emerso Venere, con le commistioni di Saturno-Giove, e nel caso specifico analizzato, ci orienta proprio verso opere artistiche (Venere) che hanno a che fare con l’antichità (Saturno… Eco era amante della storia antica specialmente medievale) e la religione, il sacro, l’austerità religiosa (Giove… la sua opera più celebre è certamente. Il nome della rosa che ben esprime le tre nature indicate di Venere Giove Saturno). Comunque il confine della decima casa ha anche sfumature di Mercurio, e quindi c’è nel significatore accidentale delle opere un valore Mercurio da considerare.

Inoltre Mercurio avrà significato anche sulle inclinazioni della mente, della parola, e in questo caso notiamo Luna Mercurio uniti, nella casa di Giove e Giove che si configura nel mondo al Medio Cielo, la mente e l’animo di Umberto Eco hanno colorature di Giove, quindi visione magnanima, sanguigna, curiosa, pensiero filosofico, visione cosmopolita, questo dimostra che la questione delle opere dovrà essere poi necessariamente unita ad altre questioni come quelle dell’animo e della mente.

E per concludere, andrebbe giudicata la questione valutando il temperamento prevalente nonché il Signore della Genitura, il che fa ben comprendere quanto qualsiasi questione da analizzare con le metodologie astrologiche non è mai lasciata al caso ma ad una complessa e articolata analisi.

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Natura dei Nemici secondo Ranzovius. E caso Emanuela Orlandi: la natura dei suoi nemici secondo genitura.

La natura dei nemici, secondo Ranzovius. Applicazione delle regole sul caso Emanuela Orlandi: la natura dei suoi nemici. Descrizione delle indicazioni di Ranzovius. Subito dopo una analisi sulla genitura di Emanuela Orlandi per quanto riguarda l’argomento “nemici del nativo”.

Ranzovius (Steinburg, 11 marzo 1526 – Breitenburg, 31 dicembre 1598, astrologo umanista e generale tedesco) nel suo trattato sulla natività descrive nel Sedicesimo Capitolo della Terza Parte come determinare i significatori dei nemici di un nativo, ovvero come identificare la qualità dei nemici di una persona, di coloro che possono causare male, danno, o chi può operare contro il nativo. Propone una breve indicazione generale sui significatori accidentali e naturali. Nell’astrologia del XVI secolo (periodo a cui è appartenuto Ranzovius) vi era l’abitudine di semplificare gli approcci con metodi didascalici, indicando tuttavia schemi per individuare i significatori accidentali quanto quelli naturali, con una serie di riferimenti, aforismi, e indicazioni affinché si possa arrivare a un giudizio finale.

L’autore indica di considerare i significati dei nemici dalla Dodicesima Casa e dal suo Signore. Poi propone l’utilizzo della parte dei nemici (che chiama Pars Inimicorum e che dice si calcola da Saturno a Marte nel giorno, lanciando dall’ascendente; di notte da Marte a Saturno). Poi indica un significatore naturale dei nemici, senza fare distinzione tra nascite diurne o notturne: item Saturni (nam is natura significat odia hominum) ovvero Saturno significatore naturale dei nemici perché è nella natura del pianeta significare l’odio degli uomini, o tutto ciò che è contrario alla vita e quindi all’uomo. È necessario poi considerare gli almuten dei luoghi indicati: ovvero almuten del governatore del XII luogo; almuten di Saturno; almuten della dodicesima casa.

È necessario, scrive, considerare se i pianeti e gli almuten che indicano o hanno a che fare con le questioni dei nemici del nativo sono in buone o cattive condizioni. In particolare, scrive se sono in “luoghi bruciati”: probabilmente vuole dire se sono pianeti sotto i raggi (sub radiis) o peggio ancora combusti, oppure ci indica anche una questione di visibilità del pianeta perché l’essere bruciati (o sotto i raggi) significa un pianeta che subisce un processo di invisibilità. Quasi a voler significare, rifletto, che l’invisibilità degli astri possa indicare qualcosa sui “nemici” e sul loro modo di agire (un modo invisibile, subdolo?). Ne consegue che l’eventuale visibilità non è detto significhi assenza di nemici, ma potrebbe indicarci nemici “visibili” o che si palesano chiaramente.

Saturno genera gli odi più feroci, dice Ranzovius. L’odio, e l’azione feroce e violenta dei nemici, dice l’autore si ha allo stesso modo quando la sorte di fortuna guarda la sorte dei nemici (pars inimicorum). Ne consegue che è da verificare le qualità o la situazione legata al governatore o dispositore della sorte di fortuna e della sorte dei nemici, se sono in tensione tra loro o se hanno qualche caratteristica particolare o qualche connessione particolare, i nemici del nativo agiranno sulla sostanza del nativo stesso ovvero avranno azione agente sulla vita del nativo (di danno).

Ranzovius dice che se il governatore della parte dei nemici è angolare, questa agirà con forza sulla o nella vita del nativo. Riporta poi alcune indicazioni di Albubater e scrive: se il segno del dodicesimo luogo oppure il segno del suo signore, oppure il segno del governatore della parte dei nemici è in un segno comune (gemelli vergine sagittario pesci) allora saranno tanti i nemici da temere!

La natura del segno della dodicesima casa può conferire ulteriori informazioni sulla natura stessa dei nemici. Ma Ranzovius dice che è importante giudicare piuttosto il “governatore” della dodicesima casa, la sua qualità essenziale come anche accidentale, e il luogo che occupa, per comprendere la natura dei nemici o la loro capacità agente o il modo di agire. Quindi dice che ciò che il pianeta significa come costumi sociali, professioni, o come descrizione di persone, questo darà l’indicazione sulla natura dei nemici del nativo.

Propone poi un altro metodo di indagine, che dice che “proviene da diversi codici”.

Scrive di considerare i pianeti che sono nel settimo e dodicesimo luogo (perché avranno significato sui nemici del nativo). Nonché i pianeti che si oppongono ai luminari (in questo caso l’autore pare indicare che i pianeti con l’aspetto più tensivo in assoluto, l’opposizione specificatamente ai luminari ovvero Sole e Luna, possono avere significato sui nemici del nativo, ne consegue a rigor di logica che anche i pianeti in quadratura ai luminari possono aver significato sui nemici) … poi indica nuovamente Saturno che è necessario da considerare in qualità di significatore naturare dell’odio nei confronti degli uomini.

ANALISI DELLA GENITURA DI EMANUELA ORLANDI

ho provato ad analizzare la questione dei nemici sulla natività di Emanuela.

Chi sono i nemici di Emanuela Orlandi? Quale la natura di chi ha operato o ha agito a suo danno? La domificazione della natività è Regiomontano. Orario della nascita RR=A.

CONSIDERAZIONI

  • Identifichiamo il pianeta della vita – Stabiliamo l’Hyleg perché è importante verificare se i significatori accidentali e naturali dei nemici sono in relazione con il pianeta che significa la vita. L’Hyleg (o Afeta ovvero predominatore haylâj) è Giove. Giove è il governatore dell’Ascendente e Hyleg della natività, è retrogrado e nella sua essenzialità debilitato poiché in detrimento.
  • Identifichiamo i pianeti dei nemici – secondo le indicazioni di Ranzovius possiamo utilizzare la Casa Dodici come luogo di riferimento per identificare il significatore accidentale dei nemici del nativo. La dodicesima casa è in Scorpione, quindi, è Marte senza ombra di dubbio il significatore accidentale dei nemici. Marte è nella casa di Giove (ovvero nel segno in cui incontriamo proprio il domicilio dell’Hyleg Giove). Inoltre, la natività essendo notturna vede la Luna come primo luminare: essa si separa da Marte il pianeta che rappresenta il significatore accidentale dei nemici del nativo, e si applica subito dopo a Saturno, significatore naturale dei nemici del nativo. Saturno è proprio nella casa di Marte. Questo significa che la Luna è assediata, pur essendo in domicilio occupa inoltre l’ottavo luogo indicato anche nei testi di Ranzovius come un altro luogo di ostilità per il nativo. L’assediamento del luminare può significare l’essere preda di nemici.

Soffermiamoci un attimo su alcune qualità di Marte (significatore accidentale dei nemici del nativo) e di Giove (Hyleg della natività).

  • MARTE è visibile, veloce, diretto, occidentale, nella sua triplicità.
  • GIOVE è visibile, lento, retrogrado, orientale, nel suo esilio.
  • Il pianeta dei nemici è veloce, visibile, diretto quindi è famelico, agisce in modo pronto e veloce. Mentre il pianeta della vita, Giove, è lento, retrogrado e anche in esilio quindi subisce Marte, ovvero Marte è capace di avere la meglio sul pianeta che rappresenta la vita del nativo. Questo significa che i nemici rappresentati dalla natività di Emanuela Orlandi sono capaci di predazione e di avere la meglio sul nativo stesso.
  • Da notare che Marte è in III casa e Giove è in IX casa, la dinamica nemici VS vita del nativo avviene in luoghi cadenti, metakosmion, ma che comunicano con l’ascendente hanno cioè efficacia sulla vita stessa della persona. Inoltre, come significati e come luoghi, la terza e la nona sono per antonomasia luoghi della dea e del dio, ovvero luogo della religione, dei riti, dei culti, dei templi, dei luoghi sacri o consacrati.
  • Marte identifica la natura del nemico del nativo: chi è o chi sono i nemici che causeranno danno al nativo?
  • Può essere un gendarme, o chi ha a che fare con le milizie o chi indossa una divisa, un militare, il pianeta rappresenta i generali di eserciti, i colonnelli, i capitani, i soldati, i militari di ogni specie, ma anche i medici, i farmacisti, i chirughi, gli alchimisti, gli artiglieri, i macellai, gli ufficiali in genere, i fornai, i macellai, gli armaioli, gli orologiai, i barbieri, i caprentieri.
  • Da considerare una indicazione di Ranzovius; dice che se il Governo della dodicesima casa è retto da un segno comune (come in questo caso essendo Marte in Pesci) e se anche il governatore della parte dei nemici è in un segno comune (che vedremo più avanti, comunque lo è essendo Venere il governatore della parte dei nemici, nel segno sagittario) molti saranno i nemici da cui difendersi! In questo caso Marte e Venere in segni comuni, il primo significatore accidentale dei nemici e il secondo governatore della sorte dei nemici, significano che il nativo avrà molti nemici, ovvero che il nemico non è uno ma una moltitudine.
  • È necessario anche verificare la natura del segno: Marte è in Pesci. Quindi il segno dei Pesci essendo casa di Giove il nemico può avere anche a che fare con i significati di Giove. Ma il volto di un pianeta ci indicherà le vesti indossate da Marte, gli abiti che porta: il volto è di Saturno.
  • I nemici identificati dalla natività di Emanuela Orlandi hanno una natura Marte (è come un militare o agisce come un predatore) e nature connesse a Giove e Saturno. Giove significa persone di alto rango, Giove è significatore della religione, dei nobili, del governo, degli orefici, dei banchieri, dei re, visir, magnati, giuristi, ricchi, mercanti. Saturno significa i proprietari di immobili, amministratori dei re, religiosi di varie sette, uomini maligni, devoti, ladri, stregoni, agricoltori.
  • La discriminante la fa il segno occupato da Marte che è il segno dei Pesci che significa “le dimore degli angeli e dei santi e dei sacerdoti e dei maghi, nonché i luoghi del lamento”.

I nemici di Emanuela Orlandi sono a questo punto circoscritti in modo abbastanza chiaro.

LA PARTE DEI NEMICI

  • La sorte dei nemici cade nell’ultimo grado della Bilancia, quindi il suo governatore è Venere in Sagittario.
  • Poiché Venere è in prima casa significa che i nemici agiscono sul nativo, ed essendo Giove Hyleg e governatore dell’ascendente impedito dal moto retrogrado, lento, in esilio, e in luogo cadente, risulta più debole di Venere signora della sorte dei nemici che è veloce, diretta e in casa angolare e non è peregrina essendo nel suo confine.
  • Venere è in antiparallelo alla sorte di fortuna, i nemici agiscono sulla sostanza del nativo sottraendola.
  • Ma sia la Sorte di Fortuna che la Sorte dei Nemici sono entrambe disposte e governate da Venere ma la Sorte di Fortuna è in VI casa la sorte dei nemici è in undicesima, dunque la sorte del nativo del nativo è più debole rispetto alla sorte dei nemici che è quindi avvantaggiata.

ULTIME OSSERVAZIONI

  • Osservo che il significatore accidentale dei nemici (Marte) il governatore della sorte dei nemici (Venere) hanno qualche connessione a Giove pianeta Hyleg e pianeta che governa l’Ascendente, Marte agisce con opposizione a Giove; inoltre Saturno è nella casa di Marte, e in esilio quindi agisce in modo distruttivo.
  • La capacità distruttiva dei nemici è data anche dall’aspetto della Luna a Saturno che è applicativo, un aspetto tra l’latro molto lesivo per questa natività che è notturna: è figura che indica sempre danno e infortunio a chi nasce, e se questa figura è con Saturno governato da Marte significatore accidentale dei nemici, l’infortunio e il danno viene proprio da loro.
  • Il nativo è soggetto quindi alle azioni di danno dei nemici, che sono numerosi, e che hanno una natura abbastanza eloquente visto quanto è emerso da questa analisi.
  • Non meno importante è il movimento della Luna calcolato nel percorso NYCHTEMERON  che va a realizzare una opposizione al secondo luminare, il Sole. Le opposizioni o le quadrature tra i luminari, specialmente quando i significatori dei nemici agiscono con danno sui significatori della vita, amplificano la capacità di danno dei nemici e la loro capacità agente.

FINE

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Doroteo. Capitolo Venticinque del Carmen Astrologicum (Libro Uno). Commento alla capacità di sostenersi secondo i decreti del Signore della Triplicità del Luminare del Tempo.

Nel capitolo ventiquattro del Carmen Astrologicum, Doroteo propone dei giudizi sulla fortuna e proprietà del nativo con alcuni esempi pratici, attraverso l’uso delle triplicità e le loro disposizioni nelle dodici case celesti. Doroteo scrive: “Ora ti descriverò una serie di natività in relazione alla questione della proprietà e della fortuna. Un nativo è nato quando all’ascendente sorgeva il segno Gemelli, e la posizione dei pianeti nella sfera erano disposti secondo questo diagramma”.

Nello schema riportato nel testo tradotto in lingua inglese da Pingree (e da me riprodotto in italiano) l’Ascendente è in Gemelli, il segno viene definito come “che sorge” connotando con questo concetto un segno estremamente importante perché all’atto della nascita risultava in ascesa. Doroteo aggiunge che: “La natività è notturna, e indico come primi pianeti in materia di fortuna: Marte e Venere, perché sono signori della triplicità del segno in cui si trova la Luna; ed entrambi sono in luoghi cadenti, così quest’uomo dovrebbe essere stato bisognoso, povero, incapace di trovare il pane quotidiano, misero. E questo è stato in lui più di quanto ti ho indicato”.

L’autore definisce immediatamente la qualità della natività, ovvero dice che è notturna. Infatti, il Sole si trova sotto l’orizzonte. Quindi dice che considererà Marte e Venere come primi pianeti (o significatori accidentali) per la questione della fortuna generale. Per fortuna, concetto frequentemente utilizzato da Doroteo, ci si riferisce in questa sede alla capacità del nativo di sopravvivere, ovvero la capacità di sussistenza e di mantenersi, di essere emancipato o di vivere in un certo senso con un buon potenziale. Ma per quale motivo considera Marte e Venere? Tra Sole e Luna, Doroteo sceglie la Luna come luminare fondamentale della natività: questo perché la nascita è notturna e quindi preferiremo il luminare che presiede tale condizione del tempo. La Luna è nel segno dello Scorpione, quindi secondo le dignità essenziali signori della triplicità dei segni di acqua (quindi signori della triplicità della Luna) sono Marte e Venere. I pianeti vanno a collocarsi in due luoghi celesti precisi, Marte occupa la IX casa celeste e Venere occupa la III casa celeste. I due luoghi celesti sono cadenti, unitamente alla casa XII e VI. I luoghi cadenti sono considerati da Doroteo come luoghi di impoverimento, o di diminuzione delle cose.

È interessante notare che in questo passaggio l’autore non tenga in considerazione il fatto che il luogo nove e tre, pur essendo luoghi cadenti sono in aspetto nel mondo all’ascendente, quindi rispetto ai quattro luoghi cadenti noti, sono i due luoghi più forti. Tuttavia, rimangono cadenti a significare cioè la diminuzione delle cose. Tutti i pianeti posizionati in luoghi cadenti, sono per le faccende della capacità di sostenersi considerati disposizioni di indigenza o di difficoltà. Così Marte e Venere poiché cadenti sono in un certo senso indeboliti, o intendono come signori della triplicità indicarci che il nativo potrebbe avere qualche difficoltà nel sostenersi e mantenersi, tant’è che Doroteo conclude dicendo che: “quest’uomo dovrebbe essere stato bisognoso, povero, incapace di trovare il pane quotidiano, misero. E questo è stato in lui più di quanto ti ho indicato”.

Doroteo propone altri esempi, tra cui ne riporto un altro come segue.

Scrive Doroteo: “Quest’altra natività è diurna, l’Ariete si alzava all’orizzonte in quell’ora, dall’oriente e dalla profondità del mare, e i signori della triplicità del Sole sono Saturno e poi Mercurio. Saturno è nel luogo che segue il cardine dell’occidente e Mercurio in quello che segue il cardine del mezzo cielo, che è luogo della fortuna, in modo tale che il nativo dovrebbe essere stato ricco, potente negli affari, con grandi proprietà, inclinato all’eminenza e alla fortuna e al loro aumento”.

In questo diagramma l’Ascendente ci indica che il segno che stava sorgendo era l’Ariete, la natività è diurna quindi Doroteo considera il Sole come luminare del tempo. Poiché il Sole è nel segno Acquario (segno di aria) considera i signori della triplicità del trigono dell’elemento aria, ovvero Saturno e Mercurio. Saturno si posiziona in Casa Otto, mentre Mercurio si posiziona in Casa Undici. Saturno, dice Doroteo, è nel luogo che segue l’occidente, significa che è nella casa succedente che viene (secondo il moto diurno) prima del settimo luogo celeste. Infatti i luoghi succedenti sono quelle case celesti dove il pianeta, nel suo moto diurno, è in “avanzamento” (così lo definiscono gli arabi, esattamente con il termine al-iqbal) e questi luoghi sono considerati potenti, forti, o comunque capaci di dare sostegno al nativo. Stessa cosa per Mercurio che occupa invece l’Undicesima Casa Celeste, dove i pianeti ivi presenti sono in avanzamento, in al-iqbal, ovvero procedono verso un angolo (in questo caso verso la casa dieci).

Noto in questo caso che Doroteo non riporta nulla sul fatto che Saturno, uno dei signori della triplicità del Sole, occupa si un luogo succedente, ma luogo considerato inoperoso, ovvero incongiunto all’Ascendente. Pare che per questa questione, o per questo modo di approcciarsi alla natività, Doroteo tenga in considerazione solo la qualità della casa, senza proporre uno schema di forza accidentale delle case, infatti i luoghi succedenti sono casa undici e cinque, come anche casa otto e due; ma la casa undici e cinque sono considerate più forti delle altre due, perché nel mondo hanno relazione con l’Ascendente; mentre la casa due e otto sono considerate pigre, ma sicuramente sono più forti delle case cadenti, e anche se sono considerate incongiunte all’Ascendente, per Doroteo hanno comunque capacità di indicare la possibilità del sostentamento.

È necessario tuttavia indicare che Doroteo in queste descrizioni pare proporre una prima analisi generale sulle capacità di sostenersi da parte del nativo, in altri capitoli infatti dice che è necessario analizzare ulteriormente questa questione, tenendo in considerazione altri approcci. È quello che risulta strisciante in tutta la letteratura, ovvero per una stessa questione gli Astrologi devono ricercare più testimonianze che producano lo stesso risultato prima di dichiarare un fatto. Allora Doroteo in altri capitoli dice che la questione del sostentamento e della capacità di sostenersi da parte del nativo, sarà valutata anche in base ai rapporti che il luminare del tempo forma con i benefici o i malefici, o che i signori della triplicità del luminare del tempo formano con gli altri pianeti, indica in alcune parti anche di verificare se il luminare del tempo ha qualche relazione con l’Ascendente e con il suo dispositore; e se il Signore dell’Ascendente ha qualche relazione con l’Ascendente stesso; e ancora indica la necessità di giudicare anche la sorte di fortuna, con il suo dispositore, e i signori della sua triplicità, e di valutare se questi formano aspetti con il luminare del tempo. Queste variabili o questi approcci diversi nel vedere una stessa questione, produrranno una serie di testimonianze a favore o meno di una certa tesi finale.

BIBLIOGRAFIA

Carmen Astrologicum, nella traduzione dell’edizione inglese curata da D. Pingree
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Il Demone Peculiare. E le possessioni in Astrologia

Partendo da Robert Zoller, ho approfondito l’aspetto esoterico e più misterico del così detto Signore della Genitura o Almuten Nativitatis. Da questo argomento, che presenta la teoria del Pianeta che domina su tutta la genitura e che identificherebbe il Demone peculiare di ognuno di noi, arriveremo al concetto di possessione (da divinità e da demone) secondo le intuizioni della letteratura astrologica antica, osservando in grandi linee il ruolo della Luna e di Mercurio e dei pianeti che circondano, in riferimento ai significatori dell’animo e della mente alla base dei mali dell’animo.

Saranno presentati i casi di Bernardette e Lucia, testimoni di apparizioni di una entità divina. E il caso più tragico e violento di Anneliese Michel (che meglio conosciamo dal film ispirato alla sua storia vera, L’Esorcismo di Emily Rose) posseduta da un demone da cui non è mai stata liberata, morendo a soli 23 anni.

L’articolo è in pdf essendo uno speciale di Almuten.it e si consiglia la sua lettura da PC o da Tablet.

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Quarantesimo Giorno Lunare: la qualità della morte

Diversi autori riconducibili a quella che chiamiamo “astrologia ellenistica” ci indicano la propensione ad elaborare il grafico della genitura attraverso tre momenti lunari. La prima carta da cui partire è quella della nascita, vera e propria, il momento del parto. Appare poi evidente la tendenza di elaborare il grafico di nascita in diverso modo, per esempio stabilendo la qualità del cielo al “terzo giorno lunare”, poi al “settimo giorno lunare” e ancora al “quarantesimo giorno lunare”. Ne parla in particolare Firmico ma è indicata anche da altri autori come Critodemo, appare ma non sempre anche nella letteratura medievale.

La Carta del Terzo Giorno Lunare (letteralmente tre giorni dopo la nascita) ci indicherà la qualità della fortuna del nativo, e la sua capacità di operare ed espandersi nel mondo.

La Carta del Settimo Giorno Lunare (sette giorni dopo la nascita) ci indicherà la qualità realizzativa, i successi e i traguardi raggiungibili dal nativo.

La Carta del Quarantesimo Giorno Lunare (quaranta giorni dopo la nascita) ci indicherà la qualità della morte, ovvero della fase conclusiva della vita.

La logica dietro queste “derivazioni lunari” è legata alle fasi lunari ovvero al ritmo lunare. Nel terzo giorno lunare giudichiamo l’allattamento, di conseguenza ha significato sulla capacità di sopravvivenza di chi nasce, e di conseguenza significa sulla fortuna del nativo nel sopravvivere, nel mantenersi, ovvero la capacità di resistenza e di guadagni favorevoli. Ragionando sulla ciclica lunare, partendo da un Novilunio il terzo giorno lunare è corrispondente alla fase di Primo Quarto Crescente, e questa fase significa la Luna che si è liberata dalla combustione (novilunio), ovvero la capacità di superare la prima sfida della vita. Se la condizione della Luna al terzo giorno lunare sono disagiate per esempio una Luna in luogo cadente (tranne per la terza casa) e una Luna in relazione applicativa ai malefici, il nativo ha difficoltà nel sopravvivere oppure nel crescere in modo sano e senza accidenti (Firmico).

Nel settimo giorno lunare giudichiamo la capacità del nativo di esercitare le sue attività nel mondo, ovvero la modalità attraverso cui entrerà nella vita pubblica, le sue possibilità di realizzazione, o meno. Se la Luna è crescente in questo giorno lunare ma si applica a Saturno o a Marte (ad un malefico) il nativo vedrà fallimento nelle sue attività, o le sue attività saranno mediocri (Firmico).

Discorso più complesso per il 40esimo giorno Lunare, che corrisponde al completamento di un ciclo lunare (partendo dal Novilunio) e all’inizio di un nuovo ciclo lunare, prossimo alla fase plenilunica, in un certo senso è come se stiamo parlando di una Luna gibbosa calante. Il 40 esimo giorno Lunare corrisponde quindi alla fine di tutte le cose, o meglio alla modalità attraverso cui avverrà la morte. Questa Luna era particolarmente usata per verificare una morte serena o una morte violenta.

Tolomeo nella Tetrabiblos identifica due tipi di morte: una morte naturale o propria, oppure una morte estranea. Cosa intende Tolomeo? Probabilmente distingue la morte naturale che è quella causata dalla corruzione del corpo, per esempio a causa di una malattia, e che può colpire il corpo in qualsiasi età, quindi non solo la morte per vecchiaia, ma anche la morte per malattia ovvero corruzione del corpo. Ma ci sarebbe anche un tipo di morte che non prevede la corruzione del corpo, ed è definita da Tolomeo come “estranea” ovvero causata da agenti esterni che improvvisamente causano l’exitus (per esempio un incidente stradale, o l’azione di qualcuno di esterno che causa l’evento come può avvenire in un omicidio, ma possiamo far rientrare in questo genere di morte anche quelle causate da eventi non propriamente connessi ad una malattia, per esempio sei sano, privo di malattie, ma ti cade un vaso in testa, muori sul colpo, questa è una morte estranea).

La quarantesima giornata lunare può identificare la qualità della morte. Dobbiamo tuttavia tenere in considerazione più variabili, questo metodo non ci identifica in assoluto la qualità della morte: consultando altri autori Bonatti per esempio dice di congetturare le immagini della ottava casa celeste, dice letteralmente che la costellazione dietro la cuspide dell’ottava casa ci informa sull’organo colpito o sul tipo di morte, pare non identificare il “segno della cuspide in sé” ma piuttosto le stelle fisse dietro la cuspide dell’ottava casa; o ancora abbiamo autori come Critodemo, od altri, che identificano il confine della VII casa come promotore di informazioni sulla natura della morte, ovvero il signore del confine e la sua condizione, come anche la disposizione del governatore dell’ottava, o ancora la natura dell’Anereta e la sua condizione e le figure che forma, dunque il comportamento essenziale ed accidentale che tradurrà la natura della morte. Tutto pare evidente che debba partire dalla natura del temperamento che può aiutarci intanto a identificare le tipologie di vulnerabilità a cui siamo più soggetti. Concorrono alla morte eventi tuttavia variabili.

Critodemo indica:

se la Luna del quarantesimo giorno è diretta verso un malefico, indica morte violenta; il signore della Parte di Fortuna combusto, senza intervento dei benefici, fa coloro che muoiono di morte violenta secondo la natura del segno; Saturno Mercuro Marte nel quarantesimo giorno privi di relazioni ai benefici fa la morte violenta; Marte che impone la decima alla Luna quando ella è piena e in segni amputati, senza l’intervento delle benefiche stelle, genera la morte violenta; Mercurio opposto al plenilunio e osservato dai malefici (assediato) fa la morte violenta.

Ricordiamoci che gli autori antichi propongono sempre delle indicazioni, che vanno prese come orientative. Le descrizioni di Critodemo ci indicano la valutazione generale per verificare se la Luna al quarantesimo giorno ci indica una morte violenta o non. Infatti è evidente che la morte violenta si presenta quando nel cielo del quarantesimo giorno lunare dalla nascita (che in genere corrisponde a 39 giorni solari ovvero 39 giorni di 24 ore):

  • i malefici agiscono sui punti vitali della nascita che sono ascendente, parte di fortuna, i luminari, la sizigia;
  • quando la Luna si muove verso i malefici;
  • quando il signore dell’Ascendente della natività è combusto al 40esimo giorno o sotto l’assediamento dei malefici,
  • quando in ottava casa del 40 esimo giorno governa un pianeta che nel 40 esimo giorno è sotto i raggi combusto o assediato dai malfici
  • ne consegue che non avremo morte violenta quando la Luna al 40 esimo giorno forma aspetti armonici con i benefici, oppure pur formando aspetti con i malefici, è supportata dai benefici, o ancora quando i cinque astri erranti si presentano in case celesti favorevoli, e quando i malefici non assumono un ruolo dominante.

ESEMPI PRATICI

Segue il 40 esimo giorno lunare della nascita di Diana Spencer, morte violenta (incidente)

La Luna del 40 esimo giorno sta tramontando, Saturno è retrogrado e si posiziona proprio sull’Ascendente uno dei significatori più importanti della vita. La Luna si relaziona a Saturno. Marte è sulla cuspide della ottava casa. C’è una mutua ricezione maligna tra Luna e Saturno (la Luna è nell’esilio di Saturno, Saturno nell’esilio della Luna). Nella natività di Diana il confine della VII casa è Marte che nella nascita si trova in segno umano e libero dai raggi del Sole, significa secondo Critodemo chi muore in modo pubblico e per mano di altre persone. Dice Firmico che la Luna all’occaso, e Saturno o Marte all’oroscopo, indicano morte violenta.

Segue la Luna del 40 esimo giorno di un ragazzino ucciso dalla sorella con violenza, in casa.

Molto interessante la Luna del 40 esimo giorno. Marte si va a posizionare sull’Ascendente, Marte è uno dei significatori naturali dei fratelli.. questo bambino viene ucciso con ferocia dalla sorella. L’uccisione avviene nella casa di famiglia. La Luna è in IV casa e si relaziona a Mercurio. In questo caso la testimonianza principale del rischio di morte violenta è data da Marte sull’Ascendente e dall’aspetto negativo tra Luna e Mercurio dove Mercurio è anche retrogrado e afflitto da Saturno.

La luna del 40 esimo giorno di Anna Frank.

La Luna del 40 esimo giorno di Anna Frank rispetta una regola di Critodemo: la disposizione ci da un Plenilunio (prossimo a perfezionarsi quindi in fase di massima luminosità della Luna). La Luna fa un aspetto a Mercurio separativo per poi applicarsi al Sole. Notiamo il confine della Luna che è quello di Saturno, Marte è comunque nella casa uno, la Luna non riceve sostegno dai benefici che sono in segni incongiunti. Anna Frank muore si per consunzione, ma la sua morte è stata a tutti gli effetti violenta e atroce, in condizioni di violenza e sottomissione.

La qualità della morte di Carl Gustav Jung, si dice che la sua morte non sia stata violenta, al contrario è stata graduale e serena, una fine “dolce”.

In effetti lo schema della Luna del 40 esimo giorno cambia drasticamente rispetto a quelli osservati in precedenza. In questo caso la Luna forma aspetti con uno dei due malefici, ma intanto è un aspetto di trigono (a Saturno). Saturno però non agisce su un punto vitale (come può essere l’Ascendente). Quello che invece emerge è l’aspetto più significativo della Luna che in questo caso è una applicazione a Giove. La Luna si congiungerà per corpo a Giove identificando una “Buona morte” o comunque una morte non violenta. Osserviamo anche Marte che è si culminante nel 40 esimo giorno ma ha comunque una relazione a Venere. Non ci sono aspetti netti o evidenti di una morte violenta.

CONCUSIONI – per verificare la morte violenta (una qualità del morire) possiamo concludere dicendo di verificare la Luna al 40 esimo giorno, e che aspetti forma con i benefici e i malefici, e come i malefici si relazionano al quarantesimo giorno con i punti vitali. Inoltre, non basta la verifica del 40 esimo giorno di nascita, è necessario avere qualche testimonianza nel tema di nascita di morte violenta. Nel tema di nascita la morte violenta la ricaveremo da:

  1. lo studio della sizigia della natività, che se osservata dai malefici è testimonianza di morte violenta
  2. la condizione di Tyche che se in aspetto ai malefici con raggi di quadratura, opposizione oppure i malefici congiunti alla sorte, può indicare morte violenta;
  3. la condizione e i pianeti eventualmente presenti in Thanatatikos ovvero l’ottavo luogo a partire dalla posizione della sorte di fortuna;
  4. la condizione della ottava casa celeste, se ci sono benefici indica buona morte, se malefici morte violenta, oppure dalla disposizione del governatore della casa otto che se è assediato dai malefici indica una cattiva morte,
  5. il primo signore della triplicità della IV casa ci indica secondo diversi autori la natura o qualità della morte, si giudica nello stesso modo verificando che aspetti fa con i malefici e i benfeici;
  6. molti autori indicano alcune sorti, per esempio la Sorte o Parte della Morte: solitamente si calcola nel giorno la distanza tra Saturno e Marte e si lancia dall’Ascendente, nella notte da Marte a Saturno e si lancia dall’Ascendente. Dunque si studia il dispositore di questa sorte.

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Signore Genitura di Oscar Wilde: Marte o… Venere? Interpretazione dei risultati

Segue l’analisi del Signore della Genitura di Oscar Wilde secondo il metodo ibn Ezra. Il risultato mi ha permesso di riflettere sulla scelta finale del Signore della Genitura. Infatti, nel computo di ibn Ezra l’autore propone una valutazione di questo Signore tenendo in considerazione solo alcune variabili di essenzialità e di accidentalità. Questo a volte può produrre dei risultati non netti come nel caso della natività di Oscar Wilde. Anche se è Marte ad acquisire qualche punto in più, Venere è molto vicina come punteggio a Marte. Così ho proceduto con una serie di considerazioni da valorizzare in caso di risultati non netti con una ulteriore “procedura di valutazione” nella scelta finale del Signore della Genitura, attraverso la ricerca di “testimonianze” di supporto.

Notiamo nella scelta che alla fine Venere pare avere un peso maggiore ma anche Marte partecipa alle colorature del signore della genitura di Oscar Wilde, come segue nella trattazione che può essere letta nel seguente documento PDF.

LINK DOCUMENTO PDF

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Inizia il Regno di Carlo III – natività e carta della proclamazione

Charles III, King of the United Kingdom – Partiamo da una citazione di Retorio sulla Luna in decima casa, la posizione della Luna di nascita di Carlo: “Quando il Sole e la Luna culminano, senza che gli astri malevoli osservano, significano genitori distinti e chi nasce ha molti amici potenti. E se qui si trova il dodecatemorio del Sole o della Luna, dirai che i genitori sono di nobile origine.

La Luna è nel dodicesimo del Toro (Signore dei dodicesimi Venere angolare); la cuspide della X casa è nel dodicesimo della Vergine (Signore dei dodicesimi Mercurio in un luogo angolare, la Luna è in opposizione a Mercurio). Ma è il grado eclittico della Luna ad essere sorprendente, è al grado zero del Toro, come è al grado zero del Toro il Sole di sua madre, Elisabetta II, il che rivela l’importante connessione tra madre e figlio, nell’eredità del potere. Retorio aggiunge che” Quando il nodo nord culmina con la Luna (come in questo caso) … significa coloro che hanno successo, che hanno amici illustri. E quando la Luna è culminante, conforme alla sua fazione (come in questo caso) fa i grandi, i potenti, i re, i signori di vita e di morte“.

Nascita di Carlo III – RR = A – Londra 14 Novembre 1948 alle ore 21:14


Credo che sia inutile chiedersi se ha la stoffa del re, è diventato re… quindi c’è poco da discutere. Allora in un tema di un re andremo a vedere la posizione dei luminari prima di tutto. Essendo questa una nascita notturna, notiamo che il Luminare che regge la notte, detto anche Signore del Tempo ovvero la Luna, è angolare e in esaltazione, ottima posizione. Culmina l’Ariete che è Pastore e Guida dello Zodiaco come ci ricorda anche il Thema Mundi essendo l’Ariete posto nella culminazione superiore della genitura del mondo. Il Sole è un significatore naturale del Re, è in trigono in mundo all’Ascendente. Benefico della fazione notturna, Venere, è angolare e dispone il luminare della natività, la Luna. Anche Venere è in una dignità essenziale, il domicilio.

Che Carlo sia amante della cultura, un romanticone, uno che si è lasciato “corrompere” anche dai sentimenti o uno che ha dato ai sentimenti e alle pulsioni affettive, nel bene e nel male, una certa indulgenza e una certa liberalità, è cosa nota e confermata dalla disposizione della Luna e di Venere. Ma un Re quanto una Regina devono avere anche Marte e Giove abbastanza forti, meglio se configurati tra loro. Anche Elisabetta II ha Marte Giove congiunti, ma lei li aveva in Ascendente posizione di capacità di dirigere. Marte Giove sono prossimi alla congiunzione anche se non è la stessa congiunzione “forte” che aveva Elisabetta II essendo Giove di Carlo nei confini del segno, tuttavia Firmico ci dice che se Giove Marte sono vicini e procedono in prima casa, undicesima casa, quinta casa, genera “chi governa su grandi città o regioni. Questo è il caso di Carlo.


Tuttavia è da segnalare una quadratura Marte-Saturno in mundo, che può indicarci la dura salita a diventare re, o la lunga attesa che ha creato frustrazione nel nativo, Carlo III ha già un record quello di essere stato nominato Re ad una età considerevole, nessuno dei suoi predecessori al trono d’Inghilterra condivide con lui questo record, è il primo!

Urania’s Mirror (London, 1825) Cane Minore, allegoria della costellazione.

Sorge all’orizzonte il Segno Zodiacale del Leone, segno dei re, segno imperioso, segno del comando. Sorge all’Ascendente la costellazione del Cane Minore e in particolare la beheniana Procione, la costellazione fa amare i cani… per dirla in modo più estensivo fa amare gli animali in genere, e Carlo è noto per numerose iniziative filantropiche in favore di animali, ama i cani, e ne ha anche due che vizia nel lusso più sfrenato. Ma l’aspetto più “serio” è quello che ci offre l’Anonimo del 379, Procione nelle geniture notturne genera i capi militari, i valenti, gli energici, i versatili, gli scaltri… gli impetuosi e insaziabili nei loro desideri (trovate tutte le definizioni delle stelle nel testo Con-Sider-Azioni di G Ufficiale e F Corrias).

Sarà un regno lungo? O breve? Insomma vista l’età di Carlo non potrà sicuramente raggiungere il record della madre, ma che abbia qualità di reggenza, è indiscutibile. Che il suo regno sarà difficile (il che non perché sia incapace di regnare) può essere una possibilità, l’eredità che riceve dalla madre è impegnativa, e il mondo che riceve nel suo nesso storico è a dir poco impegnativo, è epico! Curiosità: la sizigia della natività è una Eclissi di Sole. Anche il figlio William, erede al trono, è nato con una sizigia di eclissi. In alcuni manoscritti medievali ho letto che un Re nato con una eclissi (vediamola come sizigia precedente la nascita) sarà un Re che governerà su un mondo difficile e governerà con estrema difficoltà. Ciò che riceve in eredità Carlo è impegnativo. Ma impegnativo è anche il mondo che si ritrova all’insediamento sul suo trono. Importante sarà la carta evento dell’incoronazione dove osserveremo la disposizione del cielo.

Proclamazione ufficiale del Re, Carlo III.

La proclamazione a Re, con un atto ufficiale, avviene il 10 settembre a pochi minuti dalla Luna Piena. L’Ascendente della proclamazione vede il sorgere di Spica, stella benefica e che proteggerà il suo mandato, buone le disposizioni dei luminari specialmente del Sole significatore del Re che è in XI casa luogo succedente, luogo operoso e industrioso, luogo del buon genio, rimane tuttavia l’opposizione dei luminari che è un aspetto insidioso nel bene e nel male, Firmico sull’opposizione dei luminari dice che a volte porta aumento del bene ma poi lo fa perdere, oppure aumento del male che poi diminuirà, quello che vuole dire Firmico è che l’opposizione dei luminari è sempre indice di “mutevolezza” e di cambiamenti repentini della propria condizione, ciò avviene tra l’altro con i luminari in segni bicorporei, questo regno può incontrare delle insidie. Da segnalare che l’Ascendente di nascita di Carlo si posiziona nella X casa della nomina ufficiale a Re, luogo della corona, del potere, dell’autorità, un tempo chiamato luoghi dei re.

Se vogliamo vedere la carta evento come descrizione di ciò che stava avvenendo durante la proclamazione ufficiale, possiamo dire che: Sole e Venere sono vicini entrambi per moto diurno procedono verso il luogo della culminazione, sono il Re (Carlo III) e la Regina Consorte (Camilla). La Luna opposta al Sole può rappresentare la madre di Carlo, la Regina Elisabetta II che proprio nell’opposizione può ricalcare l’idea dell’eredità lascia al figlio e il distacco della madre dal figlio.

Auguriamo a Carlo III un felice regno.
God Save The King!

car
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La prima Legge di Thelema è inscritta incredibilmente nella Natività di Aleister Crowley

Aleister Crowley nasce il 12 ottobre 1875 a Leamington (temperamento prevalente collerico). Grazie alle ricerche di Irene Zanier (link sito personale) (co-founder di The sun astrology), divulgate in un live trasmesso dalla Società dello Zolfo con una intervista curata da Mattia Mazzeo (link video), conosciamo anche la rettifica dell’ora di nascita, che è intorno alle ore 23:16. La vita di Crowley è certamente particolare e molto intensa, ma nello studio della sua natività è emersa incredibilmente la “traslitterazione” della Prima Legge di Thelema, che possiamo proprio rintracciare in alcune posizioni della sua nascita [Amore + Legge ovvero Venere + Saturno ovvero REGNO DELLA BILANCIA].

La prima cosa che possiamo notare è l’Ascendente in Leone nei suoi primissimi gradi. La fierezza è un concetto tipico del Leone, nonché quello dell’autorità e della leadership, la voglia di essere visti, notati, osservati, il desiderio di dimorare e di imperare è tipico dell’Ascendente Leone. Ciò è dovuto alla natura del segno che è DIAPYRON ovvero infuocato e rovente, PYRODES ovvero fiammeggiante, THERMON ovvero caldo, THERINON ovvero estivo. Chi nasce quando all’orizzonte sorge il Leone, nasce in un certo senso mostrando di sé caratteri della natura leonina. Dice Sphujidhvaja: chi nasce al sorgere del Leone sarà un uomo dotato di grande forza, il cui petto è solido e compatto, e il viso è fiero come quello del leone, avrà profondità di pensiero, fermezza, tenacia, coraggio. Noto è l’impettimento in alcune immagini di Crowley in cui era solito farsi ritrarre, tipica postura leonina. Aspetti negativi dell’ascendente leone sono la superbia e l’arroganza, l’autorità e l’imposizione, tuttavia elementi necessari all’edificazione di grandi imperi. Infatti il Leone è un segno imperiale e regale, suoi sono i luoghi di montagna, quelli elevati, i palazzi del re, i santuari (secondo le indicazioni del Picatrix).

Sono tuttavia alcuni gli elementi su cui voglio soffermarmi. Uno è l’Ascendente, fugacemente trattato, l’altro però è il Segno che occupa il Pianeta Significatore della Professione o delle Attività personali. Ovvero quale è il modo di “agire” di Crowley? L’identificazione di questa qualità, ci dice la dottrina astrologica, possiamo individuarla in tre erranti: Mercurio, Venere oppure Marte. Questi solo, insieme poi ad altri elementi, ci daranno indicazioni sulle qualità delle attività fisiche e anche professionali.

Tra i tre astri citati, l’unico che è in una casa angolare e più vicino all’angolo è VENERE. Venere in Bilancia lo candido a Significatore delle Attività Fisiche del Nativo e delle sue attitudini fisiche. Tutti gli astri sono infatti occidentali al Sole, e l’unica ad avere una relazione molto forte al Sole è Venere (considerando solo Venere Mercurio Marte). La decima casa è governata da Marte, nonché dal Sole per esaltazione, e da Giove-Saturno nel rispetto della triplicità notturna e del cooperante. Tuttavia VENERE ha diritto sulla decima casa per confine egizio, e Venere è dispositore del Sole, che governa la decima per esaltazione. Se Venere è significatore delle attività del nativo, esse saranno orientate verso le qualità venusiane, che sono anche le arti, le ispirazioni delle muse, la creatività, la teatralità, e tutto ciò che ha attinenza con Venere.

LA PRIMA LEGGE DI THELEMA
Tuttavia, essa (venere) è nel segno Bilancia quindi nel suo domicilio. Orbene, Leone e Bilancia, il primo segno dell’ascendente il secondo segno del Significatore naturale delle attività del nativo, sono gli unici due segni che insieme condividono alcune qualità molto peculiari: sono infatti gli unici segni che nella tradizione ellenistica sono denominati DEMOSIA e POLITIKA ovvero democratici e politici. Questa combinazione crea le doti e le qualità per la determinazione di grandi opere, e poiché Venere è in IV casa, ha potere di edificare cose importanti, democratiche e politiche, ovvero organizzate all’interno di un certo ordine sociale. Siamo in nascita notturna e la Luna completa il quadro: in una nascita notturna è rilevante la posizione del luminare, è infatti in nona e fa coloro che detengono i riti dei culti, ma anche chi fonda i riti e i culti, è nel segno dei Pesci, segno quest’ultimo della esaltazione di VENERE! Tralascio tuttavia il fatto che Venere sia combusta (aprirebbe una trattazione molto articolata) che è comunque un dato da considerare e che ben si plasma con l’effettiva riuscita dell’edificazione della Chiesa di Thelema almeno dal punto di vista cementale: proprio quella venere in bilancia bruciata rievoca le condizioni disastrose dell’Abbazia di Thelema, inaccettabile l’assenza delle politiche alla salvaguardia dei beni culturali, l’Abbazia (che si trova a Villa Santa Barbara di Cefalù in Sicilia) non è mai stata curata dal comune ne dalla regione Sicilia, ne da nessun altro ente della regione, una grave mancanza e un grave danno per un luogo che ha anche un valore artistico e culturale. 

Ecco che l’aspetto più interessante di Crowley, l’aver fondato una religione (Thelema), lo rintracciamo in Venere significatore naturale delle attività del nativo, che è nel segno Bilancia e in IV casa, luogo che edifica le fondamenta di qualcosa, è in un segno giusto perché la Bilancia significa “la giustizia” ed è il segno dell’edificazione della Legge.

Che Venere sia il significatore delle attività di Crowley, lo evinciamo anche dal Signore della Genitura ovvero l’Almuten Nativitatis che è proprio Venere ma anche Mercurio (ottengono lo stesso punteggio secondo il calcolo di Morinus che si basa sulle indicazioni di Ibn Ezra). Inoltre lo deduciamo da il motto più importante di Crowley, direi immortale, la prima legge di Thelema: “Fai ciò che vuoi sarà tutta la Legge. L’amore è la legge, amore sotto la volontà.” In questo concetto rintracciamo una natura saturnina e venusiana. La Legge compete alla BILANCIA che è segno di esaltazione di Saturno, e l’Amore compete a Venere che in BILANCIA trova uno dei suoi domicili.

Inoltre la disposizione di Venere in IV casa è una disposizione non di poco conto: qui giace nel Thema Mundi il fondamento del mondo, è dove tutta la creazione si poggia, il culmine inferiore è la base stessa della Legge Universale che regge e regola tutte le funzioni del mondo creato. Ancora una volta, l’astrologia mi sorprende benevolmente!


HO CONSULTATO
Alcune citazioni in lingua inglese tratte da Yavanajātaka di Sphujidhvaja
Le dimore celesti G. Bezza
Guido Bonatti, On Nativities
Picatrix

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