Il THEMA MUNDI che appartiene alla tradizione dell’Astrologia Ellenistica è riportato e discusso da vari autori come da Trasillo, Macrobio, Firmico, Valente, Manetone, Retorio, Efestione. Marsilio Ficino vede nel Thema Mundi la perfezione della provvidenza divina che nell’ordine in cui ha stabilito le cose del cielo, così perfette e così precise, ha dato origine alla vita. Ovvero secondo un certo punto di vista, non è la casualità che ha generato le cose nel modo in cui le vediamo, ma una “intelligenza” che è al di sopra della casualità che attraverso la sua potestà ha reso possibile una manifestazione coerente e capace di generare la vita. Dietro il concetto di “sfera” ruota una notevole letteratura filosofica e naturale dove si arriva a congetturare su Dio. Ovvero, per capire Dio dobbiamo capire il cielo e l’universo perché essi sono sue manifestazioni dirette.

Intelligenza che tutto muove

Anche se l’Astrologia non è una materia religiosa, è tuttavia una materia che cerca di interpretare il fenomeno astronomico che permette la vita, l’esistenza e il verificarsi delle cose, e tale meccanica non è il prodotto del caso o della casualità, ma piuttosto è una meccanica dotata di una sua intrinseca intelligenza. Infatti le leggi che regolano le cose del cielo se non fossero intelligenti, e quindi ciò che non è intelligente è caotico e facilmente corruttibile, tutta l’intera creazione e manifestazione non potrebbe sussistere. L’esistenza di certe regole, di certe meccaniche, di certe logiche matematiche, rendono il disegno dell’universo una cosa magnifica, per certi versi eternamente inesplicabile e mai comprensibile fino in fondo. Ancora oggi la scienza di questi tempi comprende bene i suoi limiti nel capire l’origine delle cose e come sia possibile che certe cose esistono e sono così come sono, perfette nella loro manifestazione. La filosofia arriva a non porsi il problema dicendo, sinteticamente, che non serve chiedersi perché le cose esistono o se esiste una origine alle cose, piuttosto sarebbe meno frustrante accettare che tutto ciò che appare intorno a noi è semplicemente esistito ed esiste, per questo non può esserci idea di fine o di principio, ma semmai di eterna presenza ed eterna manifestazione: le cose si manifestano da sempre e per sempre.

Deus est sphaera intellectualis

Nel testo SPHAERA curato dalla casa editrice Leo S. Olschki Editore, i diversi esperti consultati affrontano la Sfera come manifestazione astronomica tradotta poi in qualcosa da interpretare sul piano umano e spirituale: il testo affronta il Libro dei XXIV filosofi del medioevo, l’analogia del cerchio e della sfera in Plotino, la rotondità e circolarità nell’alchimia arabo-islamica, il centro e la circonferenza in Proclo, Boezio e Tommaso d’Aquino, la meccanica e l’acustica e l’armonia delle sfere nel medioevo, la sfera infinita e la sfera intellegibile in Alano di Lilla, il concetto di sphaera in Giovanni Sacrobosco attribuito a Michele Scoto, il Deus est sphaera intellectualis infinita ovvero Eckhart, il moto circolare e la perfezione dell’anima nell’ultima terzina del Paradiso di Dante, le declinazioni della sfera in Nicolò Cusano, e via dicendo… dimostrando come la volta celeste sia stata sempre oggetto di studio astronomico parallelamente tradotto poi in comprensione del mondo spirituale e animico delle cose.

Ciò che in un certo senso fa l’Astrologia… che parte dal dato astronomico per poi vedere in questo fenomeno una manifestazione coerente e complessa dei fenomeni vitali come prodotto di un disegno e quindi di una meccanica che è al di sopra della comprensione umana ed entra nel mondo dell’Intelligenza Divina.

Struttura del Thema Mundi

Nel Thema Mundi che quindi è una immagine simbolica (un totem) della creazione del mondo, si rievoca la disposizione degli astri visibili nei loro domicili noti, mentre la divisione della sfera locale avviene nei segni tropici equinoziali e solstiziali ovvero:

  1. l’Ascendente è posto in Cancro e rappresenta la nascita delle generazioni
  2. il Discendente è posto in Capricorno e rappresenta la fine delle generazioni, il tramonto dell’uomo e l’ingresso nel mondo degli dèi
  3. il Medio Cielo ovvero il Culmine superiore è posto in Ariete che è pastore e guida di tutto lo zodiaco, è capo supremo e dispositore di ogni cosa
  4. il Fondo Cielo ovvero il Culmine inferiore è posto in Bilancia ovvero la legge universale e naturale, incorruttibile, che presiede al fondamento e al sostentamento di tutta la manifestazione attraverso l’equilibrio delle sue leggi inviolabili.

Firmico pone tutti gli astri nel 15° del loro domicilio come a voler indicare una posizione di equilibrio a metà strada nell’ampiezza eclittica del segno zodiacale. Nel testo dello pseudo-Paolo la versione che viene offerta del Thema Mundi prevede la collocazione degli Astri nei segni delle loro esaltazioni, in gradi precisi che dipendono dalla loro elongazione dal Sole, che ha un chiaro riferimento alla dottrine orientali che sottopongono tutti i cinque astri erranti (Mercurio Venere Marte Giove Saturno) alla potestà del Sole e della Luna, ovvero dei luminari. Albiruni indica che le dignità essenziali (domicilio esaltazione triplicità confine e decano) sono di estrema importanza per la valutazione della forza degli astri, a queste dignità sono assegnati dei punteggi 5 al Domicilio, 4 alla Esaltazione, 3 alla Triplicità, 2 ai Confini o Termini, 1 ai Decani o Volti. La logica di tali dignità è comprensibile nella struttura del Thema Mundi.

La forza delle dignità è la vera cartina tornasole che l’Astrologo ha a disposizione per valutare la natura della disposizione degli astri. Le dignità non si limitano a quelle indicate, vi sono anche le debilità, come esistono dignità e debilità accidentali, che amplificano o diminuiscono certe virtù degli astri. Come esistono altri fattori, ovvero la qualità specifica dei gradi, o l’azione dei nodi lunari che possono amplificare come diminuire, sia il bene che il male, e via dicendo.

In età successiva alla tradizione ellenistica, anche i chierici hanno ragionato sul Thema Mundi tuttavia trasportando il concetto della perfezione della meccanica celeste in un contesto questo si esclusivamente religioso. Come è testimoniato, per esempio, da un libricino pubblicato nel gennaio 1644 da un Chierico, intitolato “Maria sempre vergine, discorsi predicabili” dove la perfezione della disposizione degli astri nei loro domicili fondamentali (dunque un chiaro richiamo all’idea di Thema Mundi) è paragonata alla santità e alla perfezione della Vergine Maria. Ecco cosa dice il Chierico a riguardo: La sentenza di S. Damasceno chiama l’anima della Vergine “casa propria delle virtù” ovvero Maria domicilium virtutum omnium affecta est … dicono gli Astrologi che ogni pianeta ha la sua casa propria nel cielo, che è in uno o in due segni del celeste zodiaco; così il Sole ha per sua casa il Leone, la Luna il Cancro, Mercurio Gemelli e Vergine, Venere Toro e Bilancia, Marte Scorpione e Ariete, Giove Sagittario e Pesci, Saturno Aquario e Capricorno; or d’altra maniera sempre secondo gli Astrologi stanno i pianeti esiliati nelle case straniere (ovvero nei segni opposti). Se Saturno è fuori dalla sua casa e si ritrova esiliato in Leone o in Cancro, cagionerà vili e imprudenti pensieri. Se Giove albergherà forestiero in Gemelli o nella Vergine, causerà alterigia, superstizione e prodigalità. Se Marte sarà confinato in Bilancia o in Toro, imprimerà negli animi crudeltà e vendetta. Se il Sole si troverà sbandeggiato in Aquario, tramanderà costumi indecorosi. Se Venere alloggerà pellegrina in Ariete o è in Scorpione, pioverà nelle campagne animo di negligenza e timore. Se Mercurio sarà ramingo in Sagittario e in Pesci, seminerà costumi instabili e pensamenti precipitosi e bugiardi. Se la Luna sarà prigioniera del Capricorno causerà languidezza e mutabilità.

L’autore aggiunge: Ora fate che questi stessi pianeti siano nei propri segni e nelle proprie case del gran Zodiaco (ovvero i pianeti nei loro domicili), e sperimenterete generosissimi effetti. Saturno dimorante in Aquario e in Capricorno cagionerà gravità e prudenza. Giove che alberga in Sagittario e in Pesci compatirà magnanimità, e liberalità. Marte soggiornante in Ariete e in Scorpione partorirà generosità e intrepidezza. Il Sole signore raggiante in Leone tramanderà nei mortali religiosità e giustizia. Venere riposando in Toro e in Bilancia innesterà eloquenza, pietà, misericordia. Mercurio posto in Gemelli e in Vergine genererà sagacità, ingegno. La Luna co’ suoi nodi ben annodata nel Cancro comunicherà brio e sollecitudine. Così insegna Tolomeo Principe degli Astrologi; intendetelo però sanamente Uditori, non che le stelle abbiano dominio affatto nell’animo, ma perché per mezzo della complessione del corpo possono probabilmente inclinarlo.

L’autore conclude dicendo: Signori udite, le virtù sono come tanti pianeti, l’amore divino fa l’ufficio del Sole, che poiché cammina, cagiona il giorno dell’anima. L’umiltà è la Luna che quando è maggiormente ricolmata d’onori, s’annienta. Mercurio è la contemplazione, che trascorre alata, riportando ambascerie dal cielo in Terra. La fortezza fa l’ufficio di Marte, che contro i nemici dell’anima continuatamente guerreggia. La prudenza è Saturno che con maturo consiglio sa discernere fra gli estremi del bene e del male. La magnanimità è quel Giove, ch’ha sublimi cose aspirando della vita del peccato. Albergano queste virtù negli umani petti, ma talora non operano tutte quell’azioni eroiche, le quali dalla loro natura si sperano, sapete per quale ragione? Perché albergano come pellegrini in straniere province, l’umano petto da che assaggiò il vietato pomo, divenne del peccato misero albero tiranneggiato dalla sua prole (…)

L’autore non fa altro che rievocare la potenza dei domicili o delle dignità in generale, esse poiché coincisero con la perfezione della manifestazione del creato, coincidono di conseguenza alla perfezione delle cose del mondo sublunare. Ogni qual volta questo “dignitoso ordine” è alterato da qualcosa, corrisponderà nel mondo sublunare un disordine conseguente.

Oggi siamo soliti valutare le dignità principali, escludendo frequentemente la triplicità, il confine, il decano, come anche altre dignità o debilità essenziali e/o accidentali, che invece se utilizzate con un certo criterio permetterebbero di avere una visione ampia e a 360° della Forza o Debolezza essenziale e accidentale degli Astri Visibili e dunque sulla loro virtù nell’azione delle cose del mondo sublunare.

La collocazione dei 12 segni zodiacali nella struttura del Thema Mundi

Alcuni astrologi internazionali rievocano la “cosignificanza” delle case celesti collegandola alla struttura del thema mundi. Non è una pratica estranea all’Astrologia Tradizionale. Evinco per esempio che numerosi autori antichi dichiarano concetti con questa premessa: il segno Acquario è nella disposizione del mondo posto nel luogo della morte e per questo è segno della fatica dell’uomo; la Bilancia è posto nell’immagine del mondo creato a fondamento di ogni cosa (fondo cielo) e significa la legge e le regole, e via dicendo. L’associazione quindi dei segni alle case, non è una corrispondenza così errata perché già concepita in antichità e dava quanto meno una struttura mentale all’astrologo nel ricordare le virtù e le qualità di certi segni, riflettendo proprio sul loro orientamento all’interno della domificazione simbolica del Thema Mundi.

Così secondo la rievocazione del Thema Mundi:

  1. il Cancro è nella disposizione del mondo in Ascendente ed insegna sulla nascita delle generazioni, è la porta dell’uomo
  2. il Capricorno è nella disposizione del mondo in Discendente ed insegna sulla fine delle generazioni, è la porta degli dei
  3. l’Ariete è nella disposizione del mondo in Medio Cielo ed insegna sulla manifestazione delle cose
  4. la Bilancia è nella disposizione del mondo in Fondo Cielo ed insegna sul fondamento di tutte le cose
  5. il Leone è nella disposizione del mondo in Casa Due a guardia delle porte dell’ade e la difesa della soglia oltre la quale è il luogo della morte
  6. l’Acquario è nella disposizione del mondo in Casa Otto ovvero dispone il luogo della morte e insegna sulla fatica dell’uomo
  7. la Vergine è nella disposizione del mondo in Casa Tre luogo della dea per eccellenza
  8. i Pesci sono nella disposizione del mondo in Casa Nove luogo di Dio, i Pesci come “piedi” rievocano la metafora del cammino verso la fede
  9. i Gemelli sono nella disposizione del mondo in Casa Dodici, luogo del cattivo genio, molti miti rievocano “coppie celebri” di amanti o fratelli condannati da Dio per la loro sordità nei confronti della legge di Dio, e sono condannati all’esilio e alla dannazione, alcuni testi medievali indicano il segno gemelli come segno a cui è preclusa la capacità dell’oracolo, ovvero l’incapacità di percepire la voce di Dio, non a caso tale segno è proprio nel luogo del cattivo genio nel Thema Mundi
  10. il Sagittario è nella disposizione del mondo posto in Casa Sei, perché luogo di estrema difficoltà e schiavitù, non a caso posto in questo luogo un segno metà bestia e metà uomo (l’unico dell’intero zodiaco) come a sottolineare la sottomissione dell’uomo alla Fatica della Vita
  11. il segno Toro è nella disposizione del modo posto in Casa Undici, perché segno operoso coincide con un luogo altrettanto operoso e industrioso, del buon genio
  12. il segno Scorpione è nella disposizione del mondo in Casa Cinque, luogo del piacere e delle passioni, della sessualità per eccellenza, dove non potevamo che trovare un segno da sempre associato agli organi sessuali e agli umori dell’orgasmo maschile e femminile.

BIBLIOGRAFIA
Thema Mundi: world theme of the cosmos by Ashely Owens for Santa Monica Astrology Meetup
Thema Mundi by Douglas Noblehorse
The Thema Mundi by Chris Brennan
Arcana mundi, Giuseppe bezza

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